SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, da parte dei sindacati e la Rete degli Studenti Medi, riguardo all’aspro dibattito sui trasporti presenti in Riviera e dintorni:
“La lunga battaglia e le proposte che la Cgil, la Filt-Cgil e la Rete degli Studenti Medi hanno portato avanti per garantire anche a San Benedetto la fermata dell’Alta Velocità hanno alla fine portato qualche piccolo frutto. Per tutta l’estate, infatti, i treni ad Alta Velocità, anche se in numero decisamente insufficiente, hanno fatto sosta anche a San Benedetto.
Una piccola battaglia che abbiamo portato avanti, ma che non si arresta. La sfida è di garantire una maggiore accessibilità a tutto il Piceno tramite il servizio pubblico. Due fermate al giorno di certo non bastano, c’è bisogno di migliorare e aumentare sensibilmente il servizio. Il trasporto pubblico e l’accessibilità’ della provincia attraverso il trasporto sono temi di centrale importanza per il rilancio della provincia tutta. Chiediamo alle Istituzioni locali e a chi si candida a guidare la provincia di Ascoli Piceno, alla Regione Marche, e ai Parlamentari del territorio di farsi portavoce di queste battaglie: più fermate dell’alta velocità alla stazione di San Benedetto, maggiori trasporti tra Ascoli e l’ospedale Torrette e tra Ascoli e l’aeroporto di Falconara. Chiediamo che si vada oltre, e si apra un tavolo ampio di discussione che coinvolga le rappresentanze sindacali e studentesche per immaginare, insieme, una nuova mobilità sostenibile, ecologica, e s’investa finalmente nella mobilità per tutti.
Siamo convinti che il trasporto, tanto su gomma, quanto quello su ferro, sia un servizio sia deve essere garantito a tutti i cittadini. Tanto più in un periodo di così forte crisi, è assolutamente necessario immaginare un investimento strutturale nel trasporto pubblico, per garantire a tutti gli studenti e ai pendolari lavoratori i servizi. L’esperienza del treno dell’azienda privata Italo, che ha già cancellato le corse sulla costa Adriatica, ci dimostra che c’è e ci deve essere una differenza sostanziale tra il servizio privato che considera esclusivamente l’utenza e i profitti che ne derivano, e il servizio pubblico, che deve garantire un servizio a tutti i cittadini, che deve aprire nuove porte di possibilità, stimolare l’economia creando nuove possibilità di muoversi.
Qualche piccolo passo si è compiuto con le prime fermate dell’Alta Velocità a San Benedetto, ma non basta. Lo ribadiamo, il progetto deve essere ben più articolato e completo, ragionato a fondo con le forze sindacali e studentesche, che rappresentano l’utenza maggiormente penalizzata dai disservizi, e anche con il mondo delle imprese, produttive e turistiche, in quanto sono le infrastrutture, insieme ad altri nodi cruciali quali il credito, la lotta alla mafia, l’investimento sulla creazione di posti di lavoro, a essere alla base dello sviluppo del Paese, e non le modifiche frettolose allo Statuto dei Lavoratori.
Siamo convinti che queste battaglie siano centrali per rilanciare il Piceno e dare possibilità a tutti di raggiungere il nostro territorio. Come Cgil, Filt-Cgil e Rete degli Studenti Medi, chiediamo a gran voce che si faccia di più, perché il cambiamento come abbiamo dimostrato riportando anche qui l’alta velocità, è possibile, ma necessita della volontà politica e dell’impegno di tutti quanti. Da parte nostra siamo disponibili ad aprire da subito un tavolo di discussione con i Comuni e la Provincia su questi temi, per provare a costruire una discussione positiva e fruttuosa”.
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Ma di quale Alta Velocità stiamo parlando??? Per andare a Milano ci sono solo due Frecciabianca (che NON sono alta velocità; i Frecciarossa fermano ad Ancona) “strategicamente” posizionati alle 6 e alle 8 del mattino. Tornare a Milano la domenica pomeriggio dopo un weekend a SBT è un’impresa: necessario cambiare ad Ancona o Bologna, ma con almeno un’ora di margine per la coincidenza perchè gli IC che arrivano da sud sono sempre in ritardo anche per lasciar passare quei Frecciabianca che non fermano a SBT. Cose simili ovviamente per scendere da Milano. Il mio sostegno a chi sbatte per ottenere… Leggi il resto »
Scusate ma di cosa stanno parlando questi personaggi? Io non ho visto nessun Frecciarossa e nessun Italo (che sono gli unici treni propriamente detti ad alta velocità presenti in Italia) fermarsi quest’estate alla Stazione di San Benedetto. La nostra stazione è stata abbandonata perfino dai frecciabianca (gli intercity di una volta) e questi vengono a parlare di alta velocità? Ma dove vivono? In che stazione sono andati? Ormai qui a San Benedetto il delirio è all’ordine del giorno….
Ricordo 8 anni fa quando andavo e tornavo occasionalmente da Milano, citta’ in cui ora (ahimè) risiedo. C’erano due treni Eurostar che impiegavano 4 ore e 23 minuti e fermavano ad Ancona, Rimini e Bologna prima di terminare la corsa a Milano, ed un treno EurostarCity che impiegava 4 ore e 55 minuti. Questi treni erano posizionati in fasce orarie comode e strategiche. Ora invece ci sono due frecciabianca, verso il nord alle 6 e alle 8:40, e verso il sud con partenza da milano alle 15:30 e alle 17:20. In 8 anni, i tempi di percorrenza non sono diminuiti… Leggi il resto »
Aggiungici che le tariffe sono aumentate!!!!
ti dirò di più: ho iniziato a fare su e giù da Milano 20 (V E N T I) anni fa e allora c’era il pendolino che impiegava 4 ore e 40. Oggi ci si impiega di più e la qualità del servizio è peggiorata (unico miglioramento la gestione su internet dei biglietti). Lo porto sempre ad esempio di come in vent’anni l’Italia sia andata indietro invece che avanti.
PS: ma se tra le rivoluzioni di cui ha bisogno questo Paese iniziassimo abolendo i sindacati?
Faccio il pendolare verso il Nord da più di 10 anni e dal 2012 vivo a Torino. Torino è la terza città in Italia per importanza economica e la quarta per popolazione con un’area metropolitana di più di 2 milioni di abitanti. Triste constatare che a oggi non esistono collegamenti diretti tra San Benedetto e Torino, collegamenti che fino a qualche anno fa erano assicurati da Espressi Notturni o da Intercity giornalieri. Viaggiare, che sia per ragioni di lavoro o di piacere, diventa un’impresa assoluta tra attese interminabili alla stazione di Bologna o treni persi per pochi minuti a quella… Leggi il resto »