
da Espresso Rossoblu N. 1213
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Partirei da una constatazione e, quindi, non da un’opinione. La regola degli under è sbagliata e va tolta, prima possibile, anche in campo dilettantistico. Quanti giovani, dopo uno due campionati dilettantistici nei quali sono scesi in campo, non per scelta tecnica ma per le norme della Lega, hanno fatto carriera? Si possono contare sulle dita di una mano mentre sono migliaia quelli che hanno finito di sognare appena superata l’età fatidica.
È anche diventata una questione matematica: esistono così tanti giovani in grado di poter disputare onorevolmente campionati sui quali le società investono per vincere? Secondo me no. È una regola pazzesca che va immediatamente eliminata, perlomeno adesso che la serie D è ridiventata la Quarta Serie Nazionale. Ancor più diabolica se si pensa che molti genitori pagano per far sì che i propri figli giochino da titolari nelle squadre giovanili prima e nella categorie per adulti dopo.
Quello che riesco a capire è che molti addetti ai lavori, più che le società stesse, ci ricavano stipendi da piccoli manager della ‘marchetta’, quello che ancora non riesco a capire è il vantaggio che ne trae la Lega Dilettanti e, in qualche caso, anche quella Pro. Forse per il numero esagerato di squadre professionistiche (e relativi costi di iscrizione) ma pare che si vogliano ridurre a 74 (contro le 102 attuali e le 60 in Germania). Riduzione che offrirebbe meno miraggi di arrivare nel professionismo con conseguente eliminazione del vergognoso fenomeno del ticket per scendere in campo e con essa l’abolizione dell’assurda regola di dover far giocare chi è giovane e raccomandato a discapito di chi merita, 18enne o 40enne che sia.
Il perché di questo preambolo mi sembra abbastanza chiaro: oggi la Samb è stata costretta a giocare con un centrocampo (il reparto cruciale) formato da un ragazzo nato nel 1995 ed un altro nel 1996. Vista l’assenza di Viti, Mosconi avrebbe potuto mettere il fortissimo Carteri al posto di Ubaldi o meglio ancora di un 1995-96 ma il padovano era appena arrivato per cui Mosconi ha preferito farlo partire dalla panchina, probabilmente per problemi di affiatamento. Nel primo tempo la carenza di esperienza nel settore centrale si è sentita molto ma per fortuna il Fano non se ne è accorto subito ed ha preferito non forzare, cosa che ha invece fatto sin dai primi minuti della ripresa. È passato subito in vantaggio e sfiorato il raddoppio.
A quel punto è scattato il 12° uomo che, con un tifo da grandi stadi, ha ridato forza ai propri beniamini che così hanno deciso di rischiare il tutto per tutto. La Samb ha iniziato a collezionare calci d’angolo ed ha avuto la fortuna di sfruttare al meglio mischie in area che, nelle giornate storte, si risolvono sempre a favore dei difensori o del portiere. A proposito, l’altra sera durante una cena con Mosconi e i dirigenti rossoblu il nostro Pier Paolo Flammini ha detto a Mosconi: “Cercate di giocare la ripresa sempre sotto la curva nord…” Il particolare oggi è risultato decisivo perché ha infuso coraggio dei nostri e messo sotto pressione difesa e portiere ospite.
Come dicevo, primo tempo nettamente inferiore alle attese, due soli tiri in porta ma non particolarmente pericolosi. È sembrato che le due squadre si temessero oltre misura. Nella Samb Napolano si è dato da fare ma è apparso troppo isolato e senza compagni adeguati quando doveva far partire le azioni di attacco. Nella ripresa un bel Fano che però è stato sfortunanto nelle conclusioni altrimenti sarebbe stato pareggio.
Per vincere i campionati serve anche un po’ di buona sorte che oggi è stata al nostro fianco, adesso sarà importante non disperdere i tre punti di oggi che valgono più dei canonici tre. Con Tozzi Borsoi, Borghetti e Carteri in campo tutto dovrebbe essere un po’ più facile. Comunque la realtà è che, dopo aver perso una sola gara nello scorso torneo, la Samb ha collezionato un pareggio rimontando tre gole e tre vittorie realizzando dodici gol in quattro gare. Troppo… tanto (e non troppo poco) per non criticare e attendere di capire se è stata solo fortuna o no.
Aspetterei pazientemente prima di andare a cercare il pelo nell’uovo che, volendo, si trova sempre. Faranno bene anche le attuali analisi negative ma per le sentenze o per gli applausi c’è ancora tempo. Anche perché alla fine ha ragione sempre il campo che fino ad oggi sta ed è stato sempre dalla parte di tecnico e direttore sportivo.
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Mosconi nell’intervista di ieri ha dichiarato che mai la samb nei campionati di serie D era partita cosi bene. Che significa questa affermazione? Mai la samb nei campionati precedenti è partita con una squadra cosi forte sulla carta, mai prima d’ora ha avuto la fiducia di cosi tanti tifosi che credono in questo progetto, per cui è necessario caricarsi sulle spalle tutta questa fiducia senza nascondersi dietro le tabelle delle statistiche. Fare bene non significa fare meglio dei campionati precedenti ma significa vincere il campionato. La regola degli under è assurda e lo si dice da anni , ma noi… Leggi il resto »
Io credo che con una partenza da 0-3 meglio di così non si poteva fare come risultati in 315 minuti cioè 12 gol fatti e due subiti, Nove punti su nove più quello dallo 0-3. La considerazione statistica che avrà sicuramente ricavato dai miei dati forniti su Espresso Rossoblu non è sicuramente decisiva per raggiungere il traguardo ma reale sì. Per il centrocampo credo con uomini come Borgese, Carteri e D’Angelo con l’aiuto di Tozzi Borsoi simile a quello dello scorso anno nel nostro girone non dovrebbe avere pari. Il problema resta negli under che, come dico nell’articolo condizionano eccessivamente.… Leggi il resto »
Non riesco a capire se è d’accordo con le mie considerazioni o fino a che punto lo è. Grazie.
La regola dell’under in effetti serve a poco anche se a mio avviso potrebbe invogliare le squadre a costruirsi un proprio settore giovanile e ad investirci. Bisogna però dare atto che la regola c’è per tutti e quindi oltre che il miglior attaccante e il miglior difensore i direttori sanno di dover trovare i migliori giovani altrimenti i compionati non si vincono. Dall’alto della tribuna si è visto chiaramnete che quando ci toglievano palla alla trequarti ospite , un passaggio ben assestato ci tagliava fuori l’intero centrocampo e vicini alla porta avevano sempre minimo due soluzioni ….e il portatore di… Leggi il resto »
Il direttore nel suo articolo ha centrato in pieno ogni aspetto, purtroppo quando a centrocampo si sbagliano passaggi laterali o soluzioni approssimative dei singoli, si da la possibilita’ agli avversari anche se non sono dei fenomeni di ripartenze pericolose con ampi spazi…..i gol ..tutti uguali…ad Agnone, Celano, e Fano..passaggi sbagliati e ripartenze in contropiede, inoltre l’inesperienza in quel settore porta a poche idee o soluzioni alternative quando una squadra si chiude bene. La regola degli under e gli infortuni condiziona il tecnico a scelte poco lineari anche a livello di impostazione sul campo,..non ci resta che aspettare per una giusta… Leggi il resto »
Dopo quattro giornate:
95-96: 4 punti 96-97: 7 punti 97-98: 10 punti 98-99: 5 punti 99-2000: 8 punti 00-01: 4 punti 10-11: 6 punti 11-12: 8 punti 12-13: 7 punti/ 144-15: 10 punti.
Come puoi controllare da Espresso Rossoblu 1213.
Mosconi ha detto la verità.
Siamo stati promossi nel 2000-2001 (Gaucci) quando avevao 4 punti e nel 2012-2013 (Pignotti) quando avevamo 7 punti. Soddisfatto?
Quindi chi è nei dilettanti deve rimanere dilettante a vita?
Deve limitarsi a far crescere talenti che andranno a giocare con le altre squadre professionistiche? E ovviamente senza percepire neanche un soldo per questo…
Non deve avere contributi come in serie C per far giocare questi giovani, ma esserne solo obbligato?
E come la mettiamo con gli altri calciatori che meriterebbero, per bravura e professionalità, di avere la pagnotta da riportare a casa, ma che non possono perchè deve giocare chi è giovane? (penso ad uno come Amaranti per esempio)
Va abolita. Stop.
Speriamo di no. Anche perché sono soltanto i campionati in cui ha giocato la Samb non tutti quelli di serie D
La C2 l’abbiamo sempre vinta, due volte su due. E se non c’è due senza tre…
Non se siamo la squadra più forte non avendo mai visto giocare le nostre dirette avversarie.
Nel 1996-1997 non è giusto dire che la Samb scoppiò perché i motivi erano altri e non attribuibili al tecnico Bruno Piccioni che fu bravissimo in quel torneo.
Ad un certo punto si spezzò il feeling tra alcuni giocatori e l’Astrea ci soffiò la promozione.Speriamo che non ri-succeda.
E tutti i professionisti che hanno giocato nella vecchia C2 diventeranno “esodati”…
Amen