ASCOLI PICENO – Una guerra verbale senza esclusione di colpi. Il sindaco Gaspari ha espresso su twitter la soddisfazione derivante dalla candidatura unica di Paolo D’Erasmo alla presidenza della Provincia di Ascoli: “Il centrodestra piceno ha vissuto il suo 8 settembre. Dopo 5 anni di mal governo non trovano il candidato. Nessuno da San Benedetto, si vergognano”.

Immediata a quel punto la replica di Piero Celani, che giudica “baldanzosa” la marcia del centrosinistra verso Palazzo Raffaello. “Dice che lasciamo un’eredità disastrosa? Il tanto vituperato Celani è riuscito a portare in porto una gestione quinquennale della Provincia che si trascinava dietro una eredità, quella sì, devastante. Un regaluccio dei precedenti presidenti e dei loro esecutivi, guarda caso, tutti targati Pd. Se lo avesse dimenticato sarà mia premura fargli avere il bilancio della provincia 2009”.

Celani butta quindi un occhio alle vicende sambenedettesi: “Da anni ormai è in bilico sulla poltrona di primo cittadino sambenedettese, alle prese con una fronda interna, democraticissima però, che non gli ha risparmiato i colpi più bassi e ripetuti inviti ad andarsene per presunti scempi politico amministrativi. Intanto la città si è come ripiegata su se stessa. Gaspari prova a nascondersi dietro Giove Pluvio e le bombe d’acqua. Nessuna opera pubblica degna di questo nome è stata realizzata, promozione e cultura sono all’anno zero, i turisti ricordano solo le manifestazioni promosse da questa tanto vituperata Provincia e senza alcuna partecipazione finanziaria del Comune che non ha messo un solo euro. E l’affare stadio? Emblema della sua inefficienza e arroganza”.

Infine, l’ultimo affondo: “Non è forse Gaspari quello che è  stato chiamato dalla Corte dei Conti a risarcire i danni da lui perpetrati? E ancora: la tassa di soggiorno, i parcheggi a pagamento, un lungomare che grida vendetta, la figuraccia sul Ballarin, sulle pensiline fotovoltaiche, sui fondi della Fondazione Carisap finiti a Grottammare, il Prg che attende da 20 anni, gli interventi spot sulla riqualificazione dell’Albula mai progettati, gli allagamenti quotidiani, le crociate sulla discarica al solo scopo di raddoppiare ai suoi cittadini la tassa rifiuti. Per non dire dell’incapacità di scegliere una delle tante soluzioni progettuali proposte dalla Provincia per la bretella. Altro che 8 settembre! Qui siamo in presenza di una autentica Caporetto, una Waterloo”.