SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Solitamente per distinguere le epoche si usa dire: prima della Guerra e dopo la Guerra. Per quel che riguarda il territorio mi è capitato di dire che prima di Riviera Oggi (nato nel 1992 con il nome di Sambenedetto Oggi) all’informazione picena mancava qualcosa. Mancava quel tocco di editoria indipendente in grado di permettere ai lettori, ai cittadini, di fare confronti e capire meglio quanto stava accadendo realmente. In particolare nel campo amministrativo politico perché è lì che noi comuni cittadini, con il voto, ci giochiamo il futuro ogni 4 o 5 anni. Innovazione editoriale necessaria, secondo me, che ho sempre vantato in modo trasparente, leale e basata sui fatti.

Non è invece né leale, né onesto, né curioso, né goliardico, né serio il tentativo maldestro con cui in questi giorni alcuni cittadini hanno tratto in inganno alcune testate cittadine tra cui noi, in un giorno dell’anno diverso dal Primo aprile. Appena ci siamo accorti del falso (a mezz’ora dalla pubblicazione) lo abbiamo tolto: la lettera di protesta firmata da tal Guido Capretti Palestini era una “bufala”. È la prima volta che cadiamo in un inganno così becero e vigliacco perché ci documentiamo sempre prima di riportare un qualsiasi accadimento. Ci consola in questo unico caso, però, il beneficio della buona fede aumentata dalla reale esistenza di un Palestini residente in via Volturno e dal coinvolgimento nel falso di una bimba (inesistente) di 4 anni. Incredibile ma vero.

Come si suol dire, il veleno però sta sempre nella coda. Gli autori dello “scherzo” si sono auto elogiati (una vera e propria confessione seppur anonima… ancora per poco) in una mail inviata agli stessi organi di informazione sambenedettesi (“Vi abbiamo purgato…”). Ma non basta: ancora più ridicoli sono apparsi gli elogi incondizionati al tentativo di far diffondere notizie false, da parte di rappresentanti della stampa e della politica sambenedettese. Siamo proprio in un Paese di ‘nani e ballerine’.

PS: Capitò anche a noi di inviare una ‘mail falsa’ riferita ad un inesistente centenario sambenedettese che viveva a Martinsicuro. La notizia fu riportata come vera dal Corriere Adriatico che andò a cercarlo. Era il Primo aprile e tutto il mondo sa che quel giorno… ‘tutto’ è permesso.