CELANO – A dirlo non ci si crederebbe: la squadra che ha letteralmente sbranato il Giulianova ha vinto a Celano con una partita al minimo sindacale, fortunata prima ancora che cinica. Tre gol e una traversa da una parte, un gol e tre pali dall’altra. Ma la Samb ha giocato quasi 70′ con l’uomo in più, segnando un rigore a (primo) tempo scaduto e due gol tra il 59′ e il 60′, a squarciare arbitrariamente il secondo tempo.

Per il resto la squadra di Mosconi non ha brillato, anzi: a fine partita i singoli episodi si equivalgono, nonostante i valori (e l’uomo in più) messi in campo dai rossoblu.

L’inizio dei rossoblu è stato in linea con le prime due gare: buon possesso, buone combinazioni, poca sostanza. I movimenti dei tre davanti sono interessanti, e – soli – riescono a mettere in moto l’intera squadra: con D’Angelo che si accentra spesso (alle spalle o in sostituzione di Di Paola, che viene incontro) e Napolano larghissimo i rossoblu creano spazi, ma poche occasioni.

Gli inserimenti centrali di Baldinini e le sgroppate esterne del duo Cichella-Botticini sono il leitmotiv della gara, ma nessuno dei tre incide. Così, dopo 12′ passati quasi interamente nella metà campo di casa, i rossoblu subiscono gol alla prima azione utile: discesa di Luzi sulla destra e appoggio per Di Berardino; bel cross e testata vincente di Buongiorno.

Nonostante il cognome molto evocativo del marcatore avversario, i rossoblu non si svegliano: al 15′ è il Celano a sfiorare il raddoppio (su una battuta sciagurata di Botticini), mentre i rossoblu creano situazioni solo su calcio piazzato – senza mai impegnare Amabile, però.

Al 24′ l’intervento scomposto (e sciocco) di Suleiman – intervento col piede a martello su Borgese, a metà campo – semplifica la partita ai rossoblu, che non ne approfittano: un tiro di Napolano (fuori di poco) e qualche traversone, prima dell’occasione clamorosa di Piccirilli (traversa) e la punizione di Napolano (altra traversa).

I rossoblu prendono coraggio e iniziano ad attaccare con più grinta: ci provano D’Angelo (bel tiro da fuori) e Borghetti (anticipato da Ferrara), ma per l’1 a 1 bisogna aspettare il secondo minuto di recupero del primo tempo, quando Napolano trasforma il rigore “regalato” da Luzi (fallo di mano evidente in piena area).

Nella ripresa la partita sembra completamente in discesa – e così è, effettivamente, almeno in partenza. Col Celano chiuso nella sua area, in fase di possesso Napolano arretra quasi in posizione di trequartista, con Baldinini che va esterno alto.

La mossa paga. Al 59′ Napolano riceve, sfrutta la sovrapposizione di Baldinini e lancia dentro per D’Angelo: stop meraviglioso e cross – deviato – che cade a fagiolo nei pressi di Di Paola, che ratifica in rete.

Il raddoppio spezza le reni al Celano, che – pochi secondi dopo – subisce il raddoppio: gran palla di Di Paola per D’Angelo, che si inserisce e batte Amabile. Sopra di due gol e con l’uomo in più i rossoblu sembrano avere la partita in pugno, e invece se la lasciano scivolare via: nei minuti successivi il Celano aumenta il baricentro, e al 74′ sfiora il gol con Marfia – splendida punizione che si infrange sul palo.

I rossoblu incassano, ma – dopo qualche tentativo, sempre sull’asse Baldinini-Napolano – iniziano a coprirsi, accontentandosi di gestire invece di spingere per il quarto gol. Da qui la scelta di Ubaldi – e non Fapperdue- dopo l’uscita di Borghetti (infortunato a un dito), con Borgese arretrato in difesa allo scopo di gestire meglio il possesso.

La partita – effettivamente – scorre senza eccessivi patemi; questo fino al 90′, almeno, quando Marfia – da più quaranta metri (!) – colpisce la traversa, e la linea di porta.  I rossoblu ringraziano la buona sorte – due minuti dopo – Fulop, bravissimo a respingere il secondo tentativo di Marfia (stavolta su percussione centrale).

Per i rossoblu finisce in sofferenza una partita che avrebbero dovuto chiudere ben prima. La cosa che più preoccupa, al di là degli spazi concessi al Celano, è nell’incapacità – abbastanza reiterata – di sbloccare la partita. Con il Giulianova i rossoblu sono andati in gol solo al 57′ (dopo un’ora di forcing), contro l’Olympia hanno iniziato a reagire solo a 20′ dalla fine, quando erano sotto di 3 gol.

I gol sono arrivati facilmente solo a partita sbloccata, o compromessa. L’impressione è che la Samb debba fare qualcosa di molto speciale, per sbloccare le partite, altrimenti si fa dura. Mosconi dovrà lavorare su questo e, magari, su qualche alternativa di gioco in più.