SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Venerdì 19 settembre parte l’incontro nazionale dei Teatri Invisibili, alle ore 19.00, al teatro dell’Olmo, con “La penna di Salgari”, messo in scena da “La bottega del teatro”. È un omaggio al grande drammaturgo Eduardo de Filippo nel trentesimo anniversario della scomparsa. Tre attori (Pierluigi Tortora, Peppe Romano e Michele Tarallo) raccontano due storie della prima produzione edoardiana, ispirandosi ai canoni della tradizione partenopea. Due interni familiari pieni di comicità e ironia su grandi tematiche come l’amore e gli affetti.

Seguiranno due spettacoli, entrambi al Teatro Concordia: il primo, alle ore 21.00, è “Un bès – Antonio Ligabue” di e con Mario Perrotta della compagnia “Teatro dell’Argine”. É il ritratto palpitante del pittore Antonio Ligabue. Una vita solitaria, selvatica, percorsa da incubi che grazie ai pennelli si trasformavano in fantastiche visioni. Perrotta evoca la straziante solitudine che segna Ligabue nel suo vagare fra gli argini del Po.

Concludono la serata alle ore 23.00 i “Babilonia Teatri” con “Pinocchio”, in collaborazione con la compagnia “Amici di Luca” della Casa dei risvegli Luca De Nigris di Bologna, il centro innovativo di assistenza per persone uscite dal coma o in stato vegetativo. Tre corpi nudi, vestiti solo con pantaloncini corti, entrano in scena in tutta la loro fragilità: traballanti e instabili, mostrano una realtà che non incontriamo tutti i giorni. Non narrano fiabe, ma rispondono alle domande incalzanti della voce fuori campo: nome, età, altezza, incidente. Vengono interrogati sulla loro vita, di come è cambiata dopo quel giorno: parlano di nebbia, alberi, moto rovesciate, muri comparsi all’improvviso. Basta un attimo e il corpo non è più quello di un tempo. Tutto ricomincia da capo, come una seconda rinascita: bisogna re-imparare a parlare, camminare, rimanere in equilibrio. Una vita da ricostruire con pazienza, pezzo per pezzo.
Ricca di appuntamenti è. anche, la seconda giornata, in programma sabato 20 settembre.

Si comincia alle ore 16.00, Teatro delle Energie di Grottammare, con il convegno “Da vent’anni invisibili?” a cura di Pierfrancesco Giannangeli, che ripercorrerà genesi e storia dei Teatri Invisibili. Un movimento che ha attraversato tutt’Italia, coinvolgendo centinaia di compagnie indipendenti. Un’onda che ha lasciato segni sul territorio, fecondando esperienze ricche e vitali. Indagando gli aspetti positivi del fenomeno, si esaminerà lo stato dell’attuale teatro contemporaneo. Relazioni di Marco De Marinis (Università di Bologna), Paolo Ruffini (studioso di teatro), Vincenzo Maria Oreggia (scrittore e critico). Interventi di Piergiorgio Cinì, Saverio La Ruina (attore), Giovanni Guerrieri (compagnia “I sacchi di sabbia”), Pierluigi Tortora (attore). Contributi di Luca Ricci (Kilowatt Festival), Roberto Scappin (compagnia Quotidiana.com). Conclusione di Gilberto Santini (direttore artistico AMAT).

Il primo spettacolo, alle ore 19, presso il teatro dell’Olmo, è “Piccoli suicidi in ottava rima” della compagnia “I sacchi di sabbia”. È un excursus nella memoria dei Maggi Toscani: avventura, western, fantascienza, recitati in ottava rima e quartine di ottonari. Si vedrà il duello eterno dei pistoleri Pat Garrett e Billy The Kid, morti e rimorti prima di morire davvero, il lupo di Cappuccetto Rosso che vuole abbandonare il ruolo del cattivo, una battaglia di spermatozoi in attesa del lancio e vestiti come per una missione intergalattica, un alieno ispirato al film “L’invasione degli ultracorpi” a casa di uno svogliato napoletano, per finire con una inedita Sacra Famiglia… Un racconto per parodia, intesa come straniamento della forma, distorsione dell’equilibrio.

Alle ore 21, al teatro Concordia, Scena Verticale propone “Italianesi”, una tragedia rimossa dai libri di storia, consumata a pochi chilometri dalle nostre case. Alla fine della 2° Guerra Mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l’avvento della dittatura. Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime, la maggior parte viene condannata e rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia, circondati da filo spinato, controllati dai servizi segreti, sottoposti a interrogatori, lavori forzati e torture. In questi lager vengono dimenticati, per quarant’anni. Con la sola colpa di essere italiani.

Alle ore 23, sempre al Concordia, il Collettivo Internoenki con “M.E.D.E.A. Big Oil”, rilettura del mito di Medea per raccontare la Basilicata, la regione italiana più povera, più maltrattata, ma anche la più ricca di petrolio, e con il più alto incremento di tumori. Come Medea uccide i suoi figli, così il popolo lucano combatte ogni giorno lo Straniero, il colonizzatore, ribellandosi a quell’amore tradito che uccide senza scandalo uomini, donne e bambini. Lo straniero-invasore è l’amante infedele che non restituisce il “bacio” ricevuto, che non mantiene la promessa d’amore di una regione che regala ricchezza, per ricevere in cambio povertà.

Biglietto Teatro dell’Olmo: € 5. Per prenotazioni: tel. 0735 58.27.95 o teatriinvisibili@libero.it. Biglietto Teatro Concordia: € 10 (valido per i due spettacoli).