
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la partita di Agnone per i rossoblu si prospettavano due strade; tutto dipendeva dalla sincerità o meno delle dichiarazioni di mister Mosconi, nel post partita.
Se lui e la Samb fossero stati sinceramente convinti della bontà della prestazione di Agnone, sarebbe stata dura – durissima. Se Mosconi avesse fatto buon viso a cattivo gioco, e strigliato i suoi in privato, i rossoblu avrebbero tirato fuori gli occhi della tigre. Il risultato è davanti agli occhi di tutti: la Samb vince e convince, con una partita solida nel primo tempo e dilagante nel secondo.
Con uno stadio del genere e un avversario del genere, in una giornata del genere, sarebbe stato difficile il contrario. il Riviera vestito a festa rimbomba fin dai primi minuti, e – insieme ai tantissimi tifosi – c’è un nugolo di ex giocatori e allenatori legati ai rossoblu, pronti ad una partita che si annunciava spettacolare.
Lo è stata, in un certo senso, ma solo per 45 minuti, e solo per una squadra. Che il Giulianova non avesse grandi progetti lo si vede sin dai primi minuti, dove – alla feroce pressione dei rossoblu – risponde con muta passività, limitandosi a coprire la porta difesa da Falso. I rossoblu giocano, pressano, spingono, ma davanti creano poco; le migliori occasioni arrivano sui tanti – tantissimi – palloni recuperati a metà campo, con Padovani-Napolano sempre pronti a spezzare gli equilibri nell’uno contro uno.
A parte l’occasione di Borghetti (al 6′ su calcio d’angolo) le opportunità migliori partono tutte da lì: i rossoblu arrivano alla conclusione con diversi giocatori – da Baldinini, a Di Paola, a Napolano – sempre sui cross dalle fasce, cercate appena recuperata palla. La fase offensiva non è brillante, ma il Giulianova non riesce a giocare – in nessun modo. Borghetti e Pepe giocano sempre in anticipo, senza sbagliarne uno, e – nelle (rare) scorribande laterali dei giuliesi – Botticini e Vallorani coprono benissimo.
Già al 30′ la squadra di Ettorre cambia fisionomia – passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3, a specchio – ma non basta: il pallino del gioco resta in mano ai rossoblu, e nel finale i padroni di casa sfiorano il gol in due occasioni, con l’ottimo Botticini che mette due ottimi cross per Baldinini – che non riesce ad indirizzare – e Di Paola – limitato da un intervento (probabilmente falloso) di Ferrante.
La ripresa parte sulla falsariga del primo, con Botticini protagonista. Nel giro di pochi minuti il terzino rossoblu salva alla grande su Romano (lanciato a rete) e serve a Napolano la palla dell’uno a zero, puntualmente trasformata.
Il gol sblocca il talento di Terracina e – con lui – la Samb tutta, fino a quel momento sospesa in un limbo di non-realizzazione. I rossoblu giocano con disarmante sicurezza, amministrando senza patemi. La partita sembra trascorrere su binari tranquilli, ma l’ingresso di D’Angelo accende di nuovo la partita. L’esterno rossoblu prova subito a lasciare il segno e, dopo un paio di tentativi, trova il gol con una parabola resa impossibile dalla deviazione di Testoni.
Subito il 2-0, il Giulianova crolla: una manciata di secondi dopo i rossoblu hanno già l’occasione per siglare il tris, e Falso è costretto a due grandissimi interventi, sul tiro di Di Paola e (soprattutto) la ribattuta a colpo sicuro di Baldinini.
I giuliesi non ci sono più, e nonostante il cronometro prenda sempre più docilmente la via del 90′, i padroni di casa non si fermano: la coda della partita è densa di emozioni, con il (meritatissimo) gol di Di Paola – su gentile concessione della difesa ospite – e la seconda rete di Napolano, che fa tremare lo stadio e tanti, nostalgici cuori.
Il senso della partita viene proprio nella sua conclusione. Il 4 a 0 sui rivali abruzzesi riesce a nascondere le circostanze dello stesso: senza Tozzi Borsoi, Viti e – virtualmente – Padovani (oggi evanescente), i rossoblu hanno vinto con una grande partita dei loro sostituti. I rossoblu hanno dimostrato una rosa invidiabile e la cattiveria giusta. Se sarà sempre così, sarà divertente.
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che belle le magliette, fanno molto anni 80…