SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sta terminando una stagione estiva che, oltre ad aver visto crollare le presenze turistiche, ha riacceso la vecchia polemica legata alla famosa Direttiva Bolkestein, che prevede la messa all’asta, nel 2015, delle concessioni balneari.

Qualche giorno fa il presidente provinciale della Confesercenti Traini sosteneva come la Bolkestein fosse un’opportunità. A questa dichiarazione ha risposto Giuseppe Ricci, presidente dell’Itb Italia: “Le dichiarazioni di Traini ci preoccupano e scandalizzano! A parte l’evidente conflitto d’interessi che lo riguarda, vorremmo che avesse il coraggio di venirle a dire in faccia a chi, ogni giorno dall’alba fino a dopo il tramonto, lavora e s’impegna a portare avanti il turismo nella Riviera”.

Aggiunge il presidente dell’Itb Italia: “Abbiamo capito da tempo che alle nostre spalle, nelle segrete stanze, si muovono grossi interessi speculativi che mirano a mettere le mani sulle spiagge per trasformarle in resort con inclusi spazi commerciali. Chissà cosa ne pensano i negozianti del centro loro aderenti?”.

Nelle ultime ore, due considerevoli novità sono tornate a scuotere il comparto balneare italiano. La prima riguarda il documento presentato presso la Sesta commissione alla Camera, dall’onorevole Gutgeld (Pd) e altri, con il quale si chiede al governo di impegnarsi, entro il 15 ottobre, a legiferare a favore di aste e indennizzi.

La seconda notizia, riguarda invece l’onorevole Ignazio Abrignani (Fi), vice presidente della Decima Commissione alle Attività Produttive della Camera (e presidente dell’Osservatorio parlamentare sul turismo) il quale, nel corso del suo intervento alla conferenza nazionale sul Turismo costiero e Marittimo in corso a Favignana, ha commentato: “Sia il momento per risolvere il problema delle concessioni demaniali, portuali e soprattutto quelle degli stabilimenti balneari, utilizzando i contenuti della Direttiva europea 2014/23 che a mio parere svincola tali concessioni dalla Direttiva Bolkenstein”.

Dopo questa dichiarazione è stata posta una questione risultata fondamentale. Vale quanto scritto nella Direttiva Bolkestein cui si rifà la richiesta dell’onorevole Gutgeld, oppure quanto previsto nella nuova Direttiva Concessioni 2014/23 cui si riferisce l’onorevole Abrignani?

Conclude Giuseppe Ricci: “Stiamo aspettando da maggio che il governo ci convochi per chiarire cosa intende fare per il futuro di 30 mila imprese e 300 mila lavoratori. Noi la nostra soluzione l’abbiamo già ripetutamente presentata e illustrata. Attendiamo solamente che ci diano una risposta, in modo da poter eventualmente agire di conseguenza. Pertanto se non ci ascolteranno e non ci daranno una risposta chiara e univoca, annunciamo sin da ora che dal prossimo 25 ottobre, in occasione della Fiera Sun di Rimini, la categoria balneare entrerà in stato di agitazione con eclatanti forme di protesta”.