SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 8 maggio 2014: Mosconi – a margine della serata delle stelle rossoblu – resta fuori dallo chalet a discutere con alcuni giornalisti. Tra un argomento e l’altro, si arriva alle voci che vorrebbero il ritorno di Forgione e Marini: “A me non piacciono i cavalli di ritorno, non funzionano mai”.

Quattro mesi dopo, eccomi chiedere spiegazioni. L’intervista telefonica si apre con il rumore di piatti che circondano la sua cornetta e il mio avvertimento: “Ti faccio subito una domanda difficile”. L’allenatore rossoblu finge di prendersela, ma mi risponde con una serenità disarmante:

“Di norma non mi piacciono, ma quando un giocatore arriva con l’entusiasmo e l’umiltà che ho visto in Giordano, un allenatore può rivedere quello che dice. Mi sono reso conto che alla mia squadra serviva uno come lui – uno che sa creare superiorità numerica, sa far gol e assist, ed essere importante nei momenti decisivi della partita.

Nel mio progetto tattico, partendo da ala sinistra, credo che possa essere devastante; non so come era esattamente il suo gioco, due anni fa, ma sono sicuro dell’idea tecnica che ho in mente ora. Il futuro non lo prevede nessuno, sta a lui dare il massimo e a me dargli i mezzi per farlo”

“A livello tattico Napolano si inserisce bene in squadra. Certo è che Tozzi Borsoi tornerà a fare stabilmente la prima punta: nel precampionato ha fatto bene più lontano dalla porta – l’idea era di sfruttare Di Paola centrale con Tozzi Borsoi sulla fascia. Con Di Paola avevamo in mente di utilizzare anche un modulo con due punte, o variare un po’, ma uno come Napolano sposta gli equilibri e anche il progetto tecnico. Con il nuovo arrivato avremo un 4-3-3 più puro e tenere Di Paola sarebbe stata una forzatura”

La brutta sconfitta di Coppa ha tolto qualche certezza?

“La sconfitta di coppa è solo una sconfitta. Né bella, né brutta. Dopo un ottimo precampionato è arrivata una gara un po’ così – un’esperienza che ci farà crescere. Può succedere, è normale, e sono convinto che sia una lezione che potrà farci bene”

Rispetto all’anno scorso – dove c’era solo il Castelfidardo – nella prossima stagione ci sono diverse pretendenti alla vittoria finale, tutte ben attrezzate.

“Siamo in serie D, tutti hanno fatto squadra buone: ci sono cinque-sei compagini che lotteranno per la vittoria finale, ma le altre non staranno a guardare. Non basta il blasone, per vincere; dobbiamo lottare come e più dell’anno scorso, perché non c’è mai nulla di scontato. Se saremo bravi, se lotteremo, se rimarremo uniti, potremo vincere: la nostra squadra è al livello delle altre, sta a noi.

So che siamo competitivi, ma il campo ha sempre l’ultima parola. Per questo dovremo impegnarci e lottare per vincere partita dopo partita: la squadra deve dare tutto, non siamo il Real Madrid né la Juventus, non possiamo avere la pretesa che le vittorie arrivino dal cielo: dobbiamo andarcele a prendere 

Il primo scoglio è Agnone… chi suonerà le campane?

“In vista del nuovo campionato c’è la stessa consapevolezza dell’anno scorso, ma la prima giornata è sempre un’incognita. L’avversario è difficile, così come lo saranno gli altri. Con la scomparsa della seconda divisione il livello della serie D si è alzato molto, tutte le squadre hanno preso elementi di valore. Ma il nostro futuro dipende sempre da noi. Dobbiamo essere bravi a soffrire e crescere gara dopo gara”

Alla prima mancheranno Pepe e Napolano

“Ho una squadra capace di sopperire alle assenze, però. Riguardo alla formazione decido domenica. Potrei mettere Viti centrale o inserire qualcun altro dietro. Di base, quest’anno, avremo una linea a 4. La formazione la deciderò il giorno stesso, in base al lavoro della settimana: devono essere tutti pronti, tutti sul pezzo, nessuno deve essere sicuro del posto.

Avere una squadra capace di mettermi in difficoltà ogni domenica è un’ottima cosa, e non mi spaventa. I ragazzi sono – umanamente, prima che tecnicamente – eccezionali, sarebbe ingiusto dare a priori delle gerarchie. Chiunque può andarsi a prendere il posto, di settimana in settimana. Non possiamo permetterci di perdere un ragazzo perché non ha avuto la fiducia giusta; e nessuno deve rilassarsi – mai”

La società è nuova per metà. Cosa è cambiato, con l’arrivo di Bucci?

“La presenza di due presidenti non ha cambiato niente, del mio lavoro. Parlavo e parlo poco coi presidenti, lascio che farlo siano i risultati – anche perché loro devono giudicare soprattutto quelli. Sia con Moneti che con Bucci ho un buon rapporto, di calcio ne masticano”

La squadra è completa?

“A livello di mercato sono soddisfatto, il direttore Arcipreti ha fatto un ottimo lavoro; manca qualcosa a livello di under, vediamo cosa si potrà fare – ma non prenderemo tanto per prendere. In attacco siamo a posto così, se va via Di Paola l’alternativa a Tozzi Borsoi sarà l’impiego di D’Angelo finto a centravanti – come Ventanni lo scorso anno, per intenderci”

PS Una novità importante di questo campionato sarà la diretta televisiva delle partite in  trasferta che sarà realizzata da VeraTv. Le gara casalinghe verranno trasmesse in differita. Una novità importante con la quale i tifosi sambenedettesi potranno vedere tutte le partite e riavvicinarsi alla Samb come ai bei tempi. In attesa delle categorie più adeguate alla storia rossoblu. (IL DIRETTORE)