SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Ceimas (Consorzio Economia Ittica Marina Sambenedettese) appoggia in pieno la battaglia portata avanti dall’assessore alla pesca del comune di San Benedetto Fabio Urbinati sul mancato dragaggio del porto sambenedettese.

L’intervento è infatti bloccato a causa del mancato carotaggio del quale dovrebbe occuparsi il Genio Civile delle Opere Marittime di Ancona. I fondi per l’intervento di rimozione della sabbia dai fondali sono infatti pronti per essere usati ma senza quell’ intervento propedeutico (del quale si può occupare soltanto la Regione) i lavori non possono partire.

“Più si continua a temporeggiare – fanno sapere dal Consorzio – e maggiori sono i rischi per l’incolumità degli equipaggi imbarcati sui pescherecci che quotidianamente effettuano manovre di entrata o di uscita dal nostro porto. E siamo ormai entrati nella fase autunnale con le mareggiate già cominciate che rischiano di aggravare ulteriormente la situazione”.

Il Consorzio annuncia, a questo punto, la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli nei confronti delle Autorità civili e militari preposte: “Lo presenteremo per omissione di atto di ufficio  denunciando l’altissima pericolosità della situazione e pertanto la somma urgenza dei lavori ”.

E’ da molto  tempo che viene segnalata la necessità di intervenire e, da oltre un anno ormai, sono stati reperiti i fondi ministeriali necessari per effettuare l’ escavazione. Ma per far partire i lavori occorre un piccolo intervento, il carotaggio del fondale appunto, per il quale è necessario il via libera della Regione che però non ha ancora dato alcun segnale a riguardo. E la situazione, giorno dopo giorno, è davvero critica considerato il fatto che le imbarcazioni non riescono più ad uscire in mare con i serbatoi di carburante pieni al fine di evitare di essere troppo pesanti ed incagliarsi sul fondale.