
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Se Dio vuole cominciamo i lavori del lungomare all’inizio del prossimo anno”. Margherita Sorge si era sbilanciata durante l’appuntamento di “Piazza Democratica”, ma non aveva fatto i conti con l’irritazione dei Socialisti, che ancora una volta mettono in discussione le modalità degli interventi in materia di Lavori Pubblici.
L’accensione del mutuo porterebbe nelle casse comunali 2 milioni di euro, utili ad avviare il restyling dei primi 400 metri di Viale Trieste. Si opererebbe sulle balaustre e sui sottoservizi, tenendo conto dei problemi idrici riscontrati dagli stabilimenti balneari nel tratto non riqualificato.
Il segretario socialista Umberto Pasquali vorrebbe però impegnare metà del bottino per risolvere altre situazioni. “I marciapiedi e le strade sono in uno stato disastroso. Se ci si fosse mossi gradualmente con l’ordinaria amministrazione non avremmo avuto troppi problemi. Invece ora occorre la manutenzione straordinaria. C’è l’opportunità economica? Sfruttiamola. Ovunque ci giriamo troviamo dei manti oltre il limite”. Pasquali fa quindi notare che “per noi la priorità è la città, per altri il lungomare”.
Per usufruire del mutuo occorrerà comunque presentare un progetto definitivo, che ad oggi non c’è. Tra propositi rivoluzionari (qualcuno invoca una nuova pavimentazione) e minimali, pure il 2014 rischia di diventare l’anno del lungomare. A parole.
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