SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pietro Ricci, presidente dell’associazione Nati in Adriatico ed iscritto alla Federpesca, è stato ufficialmente scelto dagli armatori sambenedettesi come rappresentante del settore pesca presso la Camera di Commercio.

La scelta, effettuata tramite un referendum consultivo, è una presa di posizione unanime della marineria a sfavore dell’altro candidato spinto da Confindustria, Rolando Rosetti, presidente del circolo nautico sambenedettese e proprietario della Iscar cavi.

“Non abbiamo nulla contro Rolando Rosetti, semplicemente non è espressione della nostra categoria” – affermano Pietro Ricci e suo cugino Nazzareno, in veste di portavoce della marineria – “per troppi anni dei personaggi appartenenti all’ambiente dell’indotto della pesca hanno occupato quel posto in Camera di Commercio senza che venissero realizzati dei progetti in grado di realmente favorire e rinnovare la pesca.”

Gli armatori sambenedettesi vogliono chiedere un rilancio energico del settore anche tramite la collaborazione con altre marinerie e la messa in discussione di alcune sezioni della Pcp (politica comune della pesca), ovvero una serie di regolamentazioni imposte dall’Unione Europea che le imbarcazioni dovranno adottare nei sei anni dal 2014 al 2020 con il contributo dei fondi europei; per Pietro Ricci l’interpretazione errata di questo insieme di norme potrebbe portare alla scomparsa definitiva del settore. Tra i 38 ed i 45 milioni di euro sono stanziati dalla UE solo per la regione Marche: fa notare Nazzareno Ricci che “negli scorsi anni ai pescatori sono arrivate solo le briciole di quei fondi.”

La nomina del rappresentante del settore pesca sarà effettuata martedì 26 agosto. In una loro lettera alla Confindustria la marineria sambenedettese dichiara di non essere intenzionata a riconoscere un candidato che non rappresenti la categoria, pur rimanendo con la volontà di collaborare per il futuro economico del territorio.