
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un anno abbondante, per ritrovarsi quasi al punto di partenza. San Benedetto deve ancora fare i conti con numerosi sacchi dell’immondizia abbandonati a bordo strada, con il sole ed il caldo che peggiorano la situazione generando l’incremento esponenziale dei cattivi odori.
E’ il risultato del porta a porta spinto, mai davvero decollato in Riviera. In molte zone della città gli orari di conferimento dei rifiuti vengono completamente disattesi. Le buste vengono depositate addirittura ventiquattr’ore prima del giorno previsto, in barba alle indicazioni rese note dal Comune e rintracciabili sul sito www.comunesbt.it.
L’amministrazione Gaspari continua nel frattempo a tessere le lodi dell’iniziativa, in virtù di una raccolta differenziata giunta al 66%. E’ innegabile tuttavia che la fase di assestamento annunciata oltre dodici mesi fa non è ancora avvenuta. E chissà cosa accadrebbe se andasse in porto la diminuzione della consegna dei rifiuti ‘normali’ ad un’unica uscita settimanale, ipotizzata dal sindaco lo scorso maggio.
NOSTALGIA DEI CASSONETTI Non sono pochi i residenti a rimpiangere i cassonetti. Tuttavia, il Comune non effettuerà passi indietro. “Puzzavano, nessuno li voleva sotto casa, producevano rumore quando venivano svuotati nelle ore del riposo”, affermò tempo fa l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci. “Si rompevano, dentro ci finiva di tutto. Le proteste erano infinite”. Quindi avanti così.
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Questa è la prova che le nostre amministrazioni sono solo una parte del problema. La maggior parte della decadenza in cui stiamo sprofondando è nella pochezza dei cittadini, ignoranti di etica, estetica e logica. Ci meritiamo questo sindaco e questi politici!
Sono tutti inconvenienti facilmente prevedibili del “porta a porta”.
Del resto il sistema non è stato pensato per per ridurre l’inquinamento o il decoro urbano, ma solo per ridurre le spese di raccolta…
La prossima settimana