
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto dovrà risarcire all’Inps circa 22 mila euro. L’atto di ingiunzione di pagamento fa riferimento al recupero di indebito pensionistico erogato dal 2003 al 2006, nonostante il soggetto avente diritto fosse morto.
Le richieste dell’istituto previdenziale (che dal 2011 ha acquisito le funzioni dell’Inpdap, nel frattempo soppresso) poggiano sulla violazione da parte dell’ente della norma che obbliga gli ufficiali dello Stato Civile e le autorità incaricate della tenuta dei registri anagrafici di comunicare il decesso dei pensionati e degli altri titolari di assegni a carico dello Stato.
Il Comune è quindi accusato di aver tenuto una “condotta omissiva”, dopo che l’Inps aveva comunque tentato senza successo il recupero del denaro nei confronti del debitore.
Dalle parti di Viale De Gasperi avrebbero potuto opporsi alla domanda di pagamento con un ricorso alla Corte dei Conti. Tuttavia, una sentenza analoga del 2013 a seguito dell’opposizione proposta dal Comune di Fermo ha spinto il Municipio a “scongiurare il rischio di una lite temeraria con conseguente condanna risarcitoria ed ulteriore aggravio della posizione debitoria dell’ente”.
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In quegli anni il Dirigente ed i Funzionari (obbligatoriamente lettera Maiuscola) hanno percepito un lauto “premio di produttività”. Ora questa sanzione, causata da negligenza o errore, chi la paga? Noi cittadini con le tasse comunali o il risarcimento sarà, come giusto che sia, richiesto agli stessi colpevoli dell’ omissa comunicazione all’Inps? Spero in una risposta.
Anch’io spero in una risposta o meglio in una spiegazione dopo l’ennesima “gaffe”.
Ce la daranno?