GROTTAMMARE – Dopo due rinvii causa maltempo, finalmente la città potrà salutare il 12 agosto i bambini del Popolo Saharawi in soggiorno a Grottammare per l’annuale progetto di cure ed accoglienza sanitaria.

E’ in programma “Un thé in tenda”, la tradizionale serata di saluto ai bambini e di intrattenimento per tutti, grandi e piccoli. Cittadini e turisti sono invitati in piazza Fazzini, dove alle ore 21.30 inizierà lo spettacolo di giocoleria e arte di strada offerto dagli artisti del Ferrando Show. Seguiranno degustazioni di tè  alla maghrebina e tatuaggi all’henné.

L’ iniziativa fa capo all’assessorato al Dialogo per la Pace su proposta della Consulta per la fratellanza tra i popoli. La partecipazione  è gratuita, eventuali offerte saranno impegnate per proseguire il programma di cure e assistenza sanitaria, ad integrazione dei fondi raccolti durante la recentissima edizione del Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!”, che ammontano a 2022 euro, ben  500 euro in più dello scorso anno (1505 euro).

Insieme alla cena di solidarietà “Insieme per il saharawi” che si tiene in primavera e all’iniziativa “Sorrisi nel deserto” abbinata al Festival dell’umorismo, un “Thé in tenda” è uno degli eventi ideati per condividere con cittadini e turisti un’esperienza di solidarietà che il comune di Grottammare  porta avanti dal 1999.

I bambini sono accolti nella sede scolastica di via Battisti. Il loro soggiorno, iniziato i primi giorni di luglio, terminerà a fine agosto. Per qualcuno, però, potrebbe protrarsi ancora, nel caso che le cure stabilite in questo periodo siano impossibili da praticare negli ospedali da campo allestiti nelle tendopoli del deserto del Sahara, dove il Popolo Saharawi vive da quasi 40 anni.

Il gruppo, infatti, è composto da bambini affetti da varie e gravi patologie di natura psichica e fisica, seguiti e assistiti dall’associazione Rio De Oro – braccio operativo del progetto per conto del comune di Grottammare – che, oltre ai propri volontari, si avvale di persone provenienti dai campi di volontariato internazionale (giovani provenienti da Francia, Spagna, Danimarca, Cina, Germania e Russia) e da una rete sanitaria di medici specialisti e di fisioterapisti Feldenkrais.

Attraverso progetti destinati ai loro bambini, il comune di Grottammare, in virtù del Patto di amicizia che lo lega ai Saharawi, si impegna a tenere alta l’attenzione da parte dei media sulla causa politica di un Popolo che attende da decenni di rientrare nei territori di origine e dare seguito al referendum per l’autodeterminazione. Un diritto affermato anche da una risoluzione dell’Onu, totalmente disattesa dal governo marocchino che ha occupato le terre saharawi dopo l’abbandono della Spagna delle colonie nordafricane e costretto i suoi abitanti a rifugiarsi nel deserto del Sahara algerino, dove vivono accampati dal 1975.