
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se a giugno erano stati gli albergatori a chiedere invano di posticipare l’attivazione della tassa di soggiorno, stavolta la palla passa ai concessionari di spiaggia, che propongono al Comune di liberare i parcheggi blu del lungomare appena dopo ferragosto.
Il periodo di validità delle zone blu scadrà il prossimo primo settembre, ma gli operatori turistici sono dell’idea che il recupero di almeno due settimane possa far respirare l’economia turistica rivierasca, tormentata mai come quest’anno dal maltempo.
La proposta è stata avanzata ufficialmente all’amministrazione comunale dall’Itb su richiesta di diversi stabilimenti balneari. “In un momento di crisi si tratta di una sofferenza ulteriore per sambenedettesi e turisti”, commenta il presidente Giuseppe Ricci. “Gli leviamo i soldi ancor prima che scendano in spiaggia, non è carino”.
Un’anticipazione della scadenza al 16 agosto potrebbe favorire il ritorno di diversi pendolari. “Conosco molte persone che vengono a San Benedetto a fine maggio”, prosegue Ricci. “Mi salutano, poi si ripresentano a settembre, quando non si pagano i parcheggi. Per molti è una questione di comodità, per altri di principio. Se ne vanno volentieri al mare a Grottammare, Alba Adriatico o Tortoreto. Insomma, in posti dove è più conveniente”.
D’accordo anche Sandro Assenti della Confesercenti: “Proposta interessante, tuttavia temo non sia fattibile. Il Comune ormai conta su quegli incassi, non rientrano in un serbatoio destinato al turismo, bensì in un discorso di equilibri di Bilancio dell’ente”.
Sull’ipotesi non si esprime invece l’AssoAlbergatori. “Non sono né favorevole, né contrario – dice Gaetano Sorge – non sono uno specialista della questione. Se si pensa che possa incrementare il flusso pendolare si faccia pure la proposta, anche se un’idea del genere sarebbe stata più utile a giugno. Adesso non so quanto possa incidere”. Poi ammette: “Con i parcheggi gratuiti, i residenti piazzavano l’auto sui lungomare e non la toglievano più, occupando gratuitamente degli stalli riservati ai fruitori della spiaggia”.
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La sosta a pagamento sul lungomare ha senso solo per finanziare i lavori di restyling dello stesso lungomare, o per grandi eventi estivi; non essendoci traccia palpabile su nessuno dei due fronti, si può concludere che è uno spillare soldi senza scopo tangibile, dunque iniquo e dannoso al turismo.
Comunque i residenti dovrebbero godere di qualche agevolazione particolare, tipo 100euro a stagione.
Quindi alla fine ci parcheggiano lo stesso.
Infatti furono loro a chiedere di estendere le zone blu alle seconde file…
il sito booking.com inserendo una ipotetica permanenza a stb nella settimana dopo ferragosto riporta ”
San Benedetto del Tronto è molto richiesta dai viaggiatori per le date che hai scelto (90% di strutture prenotate).”
dove in alcuni hotel ancora disponibili, il prezzo per una settimana è superiore ai 2000€….mezza pensione!
dove sta che il turismo è ko?
se poi vogliamo dire che i parcheggi a pagamento sono una “nuova tassa” sui residenti e sui turisti, ben venga!
La nota che Lei riporta su booking.com non è reale; solo noi operatori che ci lavoriamo con booking.com sappiamo decifrare tali dati. Lei deve capire che nelle due settimane centrali di ferragosto gli alberghi non danno disponibilità di camere su booking.com perchè sperano di venderle da soli (se non vendono neanche quelle allora è meglio chiudere), per cui mettendo poche camere in vendita è logico che la percentuale di prenotazioni/numero di camere aumenta. Quelli che sono obbligati a mettere almeno 1 camera su booking o che vogliono essere comunque presenti per avere visibilità, sparano una cifra altissima proprio per non… Leggi il resto »
Tra i piani di chi amministra potrebbero rientrare anche quelli di provare a cambiare target.
A chi rischia di tasca propria questo tipo di idea viene… spontaneamente.
Direttore, quanti anni è che lo dico? Qualcuno l’ha mai preso in considerazione?
Insistiamo
Mi scusi ma quello che lei riporta viole le condizioni di uso di Booking. Booking ma anche Expedia e tutte le atre OTA impongono sempre di avere il prezzo più basso, e comunque vincola a non vendere a prezzi minori di quello del loro sito, anche sui siti proprietari delle strutture… Adesso non conosco i casi specifici però attenzioni a dichiarare queste cose, perché sarebbero una denuncia di violazioni contrattuali. Sul discorso del target, forse la situazione va analizzata con maggiore dettaglio, sulla costa Picena c’è sempre una correlazione positiva tra categoria dell’hotel e % di camere prenotate, cioè gli… Leggi il resto »
Mi scusi se vuole ne parliamo in privato, visto che non è inerente all’articolo. Ma è stato raggiunto un accordo tra l’OFT e Booking.com; e poi mi scusi ma chi pubblica più il proprio listino sul proprio sito? (revenue management insegna).Quando vuole ne possiamo parlare
Non capisco cosa intenda quando scrive”chi pubblica piu’il proprio listino sul proprio sito”. Lo fa la maggior parte degli alberghi di cui ho avuto occasione di consultare il sito (non si tratta di strutture di San Benedetto)
Ormai molti alberghi iniziano a non pubblicare più il listino in quanto la tariffa può variare in base alla vendita delle camere ed al periodo in cui si prenota (un pò quello che succede per i prezzi dei voli, per capirci). Certo molti ancora lo pubblicano ma vedrà che andranno sempre più a sparire. Ha mai notato quanti alberghi sul loro sito ti invitano a chiedere un preventivo on line? Consulti alberghi a Roma o Milano: la percentuale di siti in cui troverà i prezzi sarà bassissima. Spero di esere stata chiara
Volentieri…
Mi scusi il suo studio riguarda quale anno?
Stagione in corso
Le ho risposto ieri sul discorso del prezzi delle OTA ma evidentemente non hanno ritenuto il mio commento interessante. In ogni caso chiedevo anche a quale anno si riferisse il suo studio e dove è possibile consultarlo., Grazie per la risposta
E’ da rabbrividire quello che ha scritto.
Speculazioni da “Borsa del Turismo”…
Mi sembra un pò forzato parlare di speculazione; se booking.com mi prende minimo il 15% di commissione sul prezzo di vendita lordo, è logico che ad agosto (quando l’albergo può vendere senza booking) piazzo un prezzo alto su quel sito; mentre quando la struttura ha bisogno di booking.com per vendere inserisce dei prezzi vantaggiosi. L’albergo deve cercare di massimizzare i suoi guadagni, non vedo cosa c’è di strano nell’adottare tali tecniche……parliamo piuttosto di sopravvivenza!!! Facciamo un esempio: una camera costa una notte € 100,00; booking. com mi prende minimo il 15% di commissione= € 85,00, magari il cliente mi paga… Leggi il resto »
Vuole dire che se invece si mette il prezzo a 500 € a notte (tanta è la proporzione con le suddette 5000 €) con una camera si ripagano le commissioni di tutte le altre?
Ribadisco: speculazioni da Borsa del Turismo…
Non è quello che ho detto…..è proprio per non vendere su booking. che si mette quella cifra.
Mi scusi ma chi ha un albergo fa impresa o no? allora che significa che le strategie di marketing riguardano solo le altre aziende ma non possono essere applicate dagli hotel? perchè per i voli accetta queste politiche tariffarie e per le camere di hotel no? ma cosa vi hanno fatto gli albergatori, sembra che a SBT sia una categoria che magna si arricchisce e specula!!!!
carissima signora ulissi , spero che la sua struttura e il suo credo sia veramente diverso da quello di alcuni suoi colleghi. mia moglie nel 2012 e nel 2013 (assieme al comune di sbt ) si è recata a mosca per la fiera internazionale del turismo……il direttore lo sa quali sono stati i risultati: il primo anno tramite l’aiuto della fortek nautica e l’associazione riviera delle palme sono stati spesi poco piu’ di 1300 euro e sono stati riportati a casa circa 300 contatti con agenzie ….nel 2013 spesi piu’ di 30000 euro e il risultato si è limitato ad… Leggi il resto »
comunque quello che lei dice viola i termini contrattuali di booking.
“Aggiornamento da Booking.com a proposito degli accordi dell’OFT (Office of Fair Trading): Le OTA possono continuare a richiedere la parità tariffaria ai loro partner commerciali, ma l’obbligo della parità non si applica ai prezzi destinati o offerti a un gruppo esclusivo di utenti.Questo significa che non abbiamo il diritto di chiedere la parità tariffaria sui prezzi offerti a un gruppo esclusivo di utenti, ammesso che tali prezzi non siano direttamente o indirettamente resi pubblicamente disponibili da voi o da qualsiasi nostro concorrente diretto o indiretto (che sia esso un sito web, un (meta)motore di ricerca, un sito di comparazione prezzi… Leggi il resto »
Appunto, per un discorso di loyalty ed engagement si può fare ma è un’eccezione sotto specifiche condizioni… Comunque è solo per completezza d’informazione. Capisco perfettamente la problematica, e che le statistiche di booking sono appunto relative a booking, per questo conduco mensilmente delle indagini telefoniche per verificare la percentuale di prenotazione negli hotel del territorio, anche se la stampa preferisce non dare importanza a questi studi scientifici ma preferisce dal parola ai grandi guru locali che hanno affossato il turismo! In ogni paese normale sarebbero sputtanati, ma qui riusciamo comunque a valorizzarli!
A Ferragosto dovremmo avere il 100%! visti i dati Luglio e Giugno non è detto che se il tempo non sia dei migliori possano arrivare disdette…