SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sconto sulla tassa dei rifiuti per gli esercizi pubblici che lasceranno fuori dalla porta slot-machine, videopoker ed altri giochi che prevedono premi in denaro. Dopo l’esperimento del 2013, quando la detrazione alla Tares toccò il 30%, l’amministrazione comunale è intenzionata a bissare il provvedimento con nuovi sgravi. “Sostenemmo i locali che fecero quella scelta etica – ha ricordato il sindaco Gaspari in Consiglio – rivendico la bontà di un’azione meritoria. Nonostante le attività che ne hanno beneficiato si contino sulle dita di due mani, riproporremo l’iniziativa”.

Nell’assise di giovedì sera è stata votata la manovra di alleggerimento di Tasi e Tari per le fasce più bisognose, mediante l’utilizzo della somma a disposizione in Bilancio di circa 900 mila euro. Per quanto riguarda l’imposta sulla prima casa, sono previsti due parametri sui quali calcolare i benefici: la sommatoria delle rendite catastali dell’abitazione e di una pertinenza (che non deve superare i 500 euro) e l’Isee riferito ai redditi del nucleo familiare prodotti nell’anno precedente. Per i proprietari che hanno rendita catastale inferiore 500 euro e Isee inferiore a 10 mila euro è in programma una detrazione di 211 euro fino alla concorrenza dell’imposta dovuta. Per coloro che hanno una rendita catastale sempre inferiore a 500 euro e un Isee inferiore a 12 mila euro è invece stabilita una detrazione del 30% della Tasi dovuta. Passando alla Tari, viene concesso un risparmio del 30% per tutti quei nuclei con Isee minore di 10 mila euro.

Provocato dalla Emili, Gaspari ha assicurato che la scelta del Comune di posticipare le agevolazioni rispetto all’approvazione del Bilancio e delle imposte fu dettata dalla necessità, in carenza di risorse, di non ricorrere all’anticipazione di cassa, che avrebbe comportato il pagamento degli interessi. “Non siamo una banca, non saremmo contenti se rimanesse un euro in cassa. Vogliamo che tutto quello a nostra disposizione vada nelle case di chi ha diritto. Ci attiveremo affinché si attivi una comunicazione efficace”.

Durante il suo lungo intervento, il sindaco ha rispolverato anche il capitolo dell’Imu. “Chi la eliminò ha gravi colpe. Fu una scelta populista e scellerata, fatta solo per poter vincere le elezioni. Una mossa che ebbe la seguente aggravante della firma del pareggio di bilancio entro l’anno in corso. avuta un’aggravante della firma del pareggio di bilancio entro questo anno. Ciò ha costretto chi poi ha governato a dover assumere decisioni estremamente penalizzanti”.