
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Purtroppo, come accadde anche l’anno scorso, paghiamo gli effetti delle piogge sull’acqua che dall’Albula finisce in mare”. Paolo Canducci spiega così la concentrazione di batteri escherichia coli ed enterococchi rilevata nel tratto di mare antistante la foce del torrente, che ha portato all’ordinanza di divieto di balneazione per un tratto complessivo di 100 metri.
L’assessore all’Ambiente fa sapere che proprio martedì mattina si sono svolte le controanalisi dell’Arpam. “Speriamo possano consentirci di revocare il divieto al più presto. In ogni caso è assolutamente necessario comprendere da dove provengano gli elementi inquinanti. In ottemperanza a quanto previsto dal protocollo d’intesa siglato alcuni mesi fa con Arpam e Comuni del comprensorio, la nostra Polizia Municipale ha avviato delle verifiche lungo l’asta fluviale dell’Albula e del Ragnola che si prolungheranno anche nei prossimi giorni con il supporto dei loro colleghi di Acquaviva e Monteprandone. Vogliamo capire dove si verificano sversamenti non autorizzati per adottare le opportune e drastiche misure”.
Il prelievo è stato effettuato lunedì 21 luglio, giorno condito da forti precipitazioni. Il provvedimento sarà valido fino a nuova comunicazione dell’Agenzia Regionale che accerti il rientro dei livelli degli inquinanti nei limiti di legge.
“Da parte nostra – conclude Canducci – con Ciip e Ato stiamo profondendo il massimo impegno per far sì che, grazie ai lavori che stiamo conducendo in varie zone della città per la separazione delle condotte di acque bianche e nere, le pompe di sollevamento, che hanno il compito di ridurre la pressione sulla rete in occasione di piogge particolarmente copiose, entrino in funzione solo quando la quantità di acqua che arriva in rete è veramente imponente”.
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Vorrei far notare, che è cosa nota che nelle città dove nei sottosistemi non sono separate le acque chiare da quelle scure in presenza di piogge si sversa tutto nei torrenti cittadini…. Ma tanto questa è la città delle clientele non dei professionisti!
i turisti ed i cittadini resteranno certo favorevolemte impressionati dalle spiegazioni dell’assessore
Prelievo: 24/07/14
Escherichia coli (0 – 500) 5100 U.F.C./100ml
Enterococchi (0 – 200) 2000 U.F.C./100ml
Prelievo: 21/07/14
Escherichia coli (0 – 500) 2300 U.F.C./100ml
Enterococchi (0 – 200) 3100 U.F.C./100ml
Dopo la sommaria pulizia primaverile dell’alveo dell’Albula, in pieno centro di San Benedetto, sono stati lasciati, per settimane se non per mesi, cumuli di terra, sassi, detriti e rifiuti vari…
Tale materiale non è mai stato raccolto e portato via…
Come era prevedibile, alla prima pioggia di una certa entità, il tutto è stato dilavato e portato in mare ad aumentare sporcizia ed inquinamento…
Non era più logico far intervenire da subito un camion e smaltire tali materiali in maniera corretta e sicura???
Come dice giustamente alessandro84 in presenza di sistemi misti, anche se leggermente filtrate della fosse biologiche, le acque reflue confluiscono nei torrenti della città. San Benedetto necessita di lavori strutturali di rifacimento TOTALE del sistema fognario con la divisione tra acque bianche e nere come succede in altre città. Qui in alcune zone ci sono ancora i pozzetti a dispersione neanche collegati alla rete, poi ci lamentiamo se si allaga: la terra è una spugna fino ad un certo punto. E’ straovvio trovare tali batteri nelle acque…ma pure troppo poco vista la massa d’acqua reflua che ogni giorno viene prodotta… Leggi il resto »
ok non voglio dare colpe all’amministrazione questa volta se qualche ditta o privato ha sversato chissa’ cosa nell’albula ma sentire un assessore dire che la colpa e’ della pioggia e’ veramente troppo !!!!
in pratica ogni volta che piove sara’ cosi’?
Non sono un biologo ma vedendo i microorganismi trovati non credo si parli di rifiuti industriali ma della normale attività fisiologica umane che è stata sversata in mare per il problema dei sottosistemi.
Quando la piazza del mercato si riempie di quell’acqua beige è ben noto che non è né terra né scarico industriale alcuno bensì la conseguenza fisiologica di ciò che la popolazione mangia…