MONETI, BARRA E IL SOTTOSCRITTO. È questo il resoconto di una chiacchiertaa tra il presidente della Samb, il presidente di Noi Samb e il sottoscritto nella duplice funzione di giornalista e presidente di Tifosi Pro Samb. È lunghissima ma i temi sono svariati ma principalmente fedeli in quanto frutto di una registrazione audio. È un ‘articolo’ poco giornalistico che in pochi arriveranno a leggere fino alla fine ma non era possibile fare diversamente. Auguri. Prima domanda: Il settore giovanile, così come è organizzato attualmente a me appare equivoco e pericoloso. Meglio nominare presidente uno di Noi Samb senza nulla togliere agli aiuti economici, che possono essere parziali o totali dopo aver stabilito il budget necessario.  

MONETI: È stato così anche un anno fa, al settore giovanile hanno pensato loro in totale autonomia ma resta sempre della Samb Calcio cioè di mia proprietà. Faccio un esempio: se l’associazione riesce a mettere 10 mila euro e non bastano, il resto deve metterlo la società Samb. I tecnici devono essere condivisi. Se a me un tecnico non va bene lo dico. Un anno fa Noi Samb ha finanziato totalmente il settore giovanile. È successo che non pensavano entrambi di dover spendere tanti soldi, qualche errore lo abbiamo commesso, ma è anche vero che c’è chi non ha mantenuto la parola data e le entrate sono state minori. Meglio non fare nomi.

BARRA: devo aggiungere che in realtà noi abbiamo versato alla Samb tutto quello che abbiamo raccolto compresi i 15 mila euro per Sciocchetti. Su circa 120 mila euro 109 ne abbiamo girato alla Samb, per i campi e altro. Per esempio 16 mila e 400 euro per il materiale sportivo (MONETI: quest’anno non avrò più bisogno di quella cifra ma occorre tener presente che 35 mila euro sono stati aggiunti da me). Non solo per pagare gli stipendi ai tecnici.

MONETI: Ci aspettavamo di più noi e loro e le promesse non mantenute ci hanno creato qualche difficoltà. Lo stesso sindaco al quale certe persone non hanno dato quanto avevano promesso. Insomma alla Samb, extra Noi Samb, sono arrivati soltanto 47 mila euro.

Dico questo perché qualche vostra lamentela reciproca c’è stata. Comunque la storia della Joma a che punto sta? Mi hanno detto che non corrisponde alla realtà il loro contributo per quest’anno di 50 mila euro… sembra che sia della metà.

MONETI:  le lamentele ci sono state ma non per colpa nostra bensì perché sia a loro che a me non è stato dato quello che ci aspettavamo. La Joma? Un anno fa abbiamo speso 50 mila euro, quest’anno l’equivalente ci verrà dato (fra poco verranno a trovarmi) dalla ditta spagnola, poi se a loro costa 25 mila il discorso è diverso. Precisiamole le cose.

BARRA: quindi per il 2014-15 ci sarà un bel risparmio per il settore giovanile.

Non si può però negare che fra Noi Samb e Moneti è spesso corso… cattivo sangue?

BARRA: io quando ho sentito qualche chiacchiera riferibile a Moneti e negative nei nostri confronti l’ho subito chiamato per chiedergli spiegazioni. I miei dubbi  li ho sempre espressi ed erano questi: parliamo chiaramente, non ci nascondiamo dietro ad un dito, se ci sono difficoltà economiche vanno messe subito sul tavolo. Moneti le ho dette o no queste cose? Come fai a pagare quest’anno, come hai fatto anno scorso quando ti chiedevamo: hai pagato questo, hai pagato quest’altro? Vorrei avere delle risposte.

Ho preferito che la diatriba venisse risolta in privato tra loro due perché altrimenti entriamo nell’ambito personale e forse anche nel pettegolezzo. Per cui sarebbe meglio che le risposte Moneti le desse in privato a Noi Samb, non ci siamo riuniti per litigare ma per chiarire. Dovrei altrimenti mettere qui in ballo le varie accuse che vengono fatte nella nostra rubrica dedicata ai commenti…

MONETI: Allora io che dovrei dire di ‘gianburrasca’, ‘topolino’, ‘vesperini’ di quella gente lì. 

Guarda che chi ha il nick name ‘gianburrasca’ non è un anonimo e nemmeno Vesperini, hanno un nome e cognome che appare chiaro sulla loro e mail, magari glieli presento. Cambiamo argomento: la Asd è stata trasformata in Srl portandosi dietro una certa cifra debitoria abbastanza consistente, della quale però non risponderebbero eventuali nuovi soci della Srl ma Moneti soltanto. I nuovi, solo dal momento in cui acquisiscono le quote, senza dover rispondere delle pendenze precedenti.

MONETI: è una grande fesseria. Se uno entra in una Srl  risponde anche dei debiti pregressi (Barra interrompe chiarendo meglio il concetto: se noi entriamo ci assumiamo anche le somme debitorie contratte da altri? Sì la risposta di Moneti.)  

A me è stato detto di no…

MONETI: non ne rispondono a livello personale perché è una società a responsabilità limitata ma quando una Asd si trasforma in Srl debiti e crediti passano automaticamente alla nuova società. Con questa storia dei debiti ho le scatole piene. La società non ha alcun debito, invece voi puntate continuamente a rompermi, non tu, anche Noi Samb seppur non Barra personalmente. Io ho fatto fare la certificazione da un professionista del quale preferisco non fare il nome ma fa parte di Noi Samb, nella quale di può verificare che il debito è zero, sia della Asd che della nuova Srl. C’è solo il debito di una cifra consistente (300 mila euro? Ndr) che è solamente di Gianni Moneti. Lo si evince facilmente da carte che ho nella borsa.

Sempre un debito è…

MONETI: ma quale debito, è un finanziamento soci che va rinunciato. BARRA: significa che se entra un nuovo socio tu ci rinuncerai? MONETI: Sì, sennò me li deve dare. Facciamo una riunione con Enrico Perotti e Collina, due vostri commercialisti di fiducia così ci chiariamo. Però, la restituzione del finanziamento soci, per Legge avviene solo se sono stati pagati tutti i debiti e se lo scopo sociale corisponde. I debiti della Sambenedettese sono pochi e relativi a privati (Moneti elenca nomi e cifre che per la privacy non riportiamo). Per questo ho chiesto una mano  a voi di Noi Samb (circa 40 mila euro?).  

Per l’anno in corso?

MONETI: ho già anticipato belle cifre per i lavori sul campo che il Comune dovrebbe restituirci, oltre ai 50 mila euro per iscrizione e fidejussione. Non me li hanno dati né Barra né Longo o altri. Nelle società si fa così: se vuoi il 50% devi mettere la metà di quello che ho messo prima io, poi si fa insieme il budget per la nuova stagione con versamento di cifre uguali. Esempio: chi vuole dovrebbe chiedermi quanto ho speso per questa società, se io rispondo 600 me ne deve dare 300 poi gestiamo il tutto insieme.  

Insomma per la metà vorrebbe 300 mila euro?

MONETI: ma no, le società di calcio non valgono nulla, ma quanto le vuoi. Per il budget poi trovare chi mette, per esempio 250 euro per la metà, è un’assurdità.

BARRA ribatte: se un socio vuole entrare rinunci al tuo debito-credito?

MONETI: certo perché lo pretenderà chi entra. Devo rinunciare al finanziamento soci anche perché non lo riprenderei mai.

BARRA: quindi la nuova Samb ripartirebbe da zero senza un centesimo di debito. MONETI: sì ma c’è da dire quest’altra cosa: domani mattina uno mi chiede di entrare, io che ho dovuto pagare 50 mila di iscrizione e altre cose, pretendo la restituzione dell’equivalente.

Per la gestione attuale. Mi pare logico…

MONETI: per il resto, sulla base della vostra proposta, facciamo il budget insieme poi, se avanza qualcosa, ridarmi qualche euro per le cifre che ho investito in precedenza, non sarebbe sbagliato anche se nel calcio non succede mai. Nessuna trattativa per le quote che ho sempre detto che le regalo. Se tu, Perotti, vuoi il 100% della Samb te la regalo. A te Barra l’ho detto più volte, cosa hai risposto? (Barra annuisce: “io il presidente non voglio farlo”)  

Mi scusi ma perché la regalerebbe?

MONETI: perché per fare calcio ci vogliono i soldi e chi vuole deve metterceli, poi se vuol fare la squadra con due soldi faccia pure. Fatelo, così vi accorgete in che razza di piazza andate incontro.  

Come fa a sapere che chi accetta il dono farebbe una squadra da due soldi? Mi scusi di nuovo ma ha sempre detto che i 100 mila euro offerti dai Milone erano pochi?

MONETI: è una bugia, non è così, quando sono andato da loro hanno cambiato tutto, quella cifra non era più vera…

BARRA: c’era un’offerta scritta…

MONETI: sì ma appena mi ha visto ha detto: è cambiato tutto. Cosa era successo? Quando, tra l’offerta e il nostro incontro ha incontrato i tifosi, è si è stranito e mi ha detto queste testuali parole: “ma che si pensano questi, io sto a Centocelle e non mi metto paura, io vò in Sardegna”, hai registrato Però (Però sarei io ndd)? Poi mi ha detto: facciamo insieme e invece è sparito. Appierto? Anche lui si è stranito per colpa di qualche tifoso (Barra: io c’ero e non ho detto niente. Non tu, chiarisce Moneti). In quella circostanza ho detto ad un tifoso dai su non fare lo scemo.

Appierto mi disse che era stato aggredito a parole, chiaramente non fisicamente…

MONETI e BARRA: ma quale aggressione, uno gli ha detto: torna da dove sei venuto, noi non ti vogliamo. MONETI: La stessa persona lo ha detta anche a me ma ormai lo conosco e non ci faccio più caso.  

Non è la stessa cosa per uno che si presenta per la prima volta (se a lei fosse accaduta la stessa in Comune il giorno della fidejussione io credo che avrebbe avuto la stessa reazione) e sa che non ha nulla da rimproverarsi. Lei stesso, dopo che Appierto mi aveva riferito la cosa per telefono, mi confermò l’accaduto

MONETI: sì ma l’equivoco fu che non era stata Noi Samb ad essere scorretta ma solo uno di loro.

BARRA: occorre anche dire che la reazione del nostro associato è arrivata dopo che Appierto ha detto: voglio investire come sponsor su una squadra di calcio, mi piace la Samb  ma se non può essere ne trovo un’altra. Parlò anche di 250 mila euro e Maurizio Vannucci gli rispose che in Serie D le sponsorizzazioni non possono superare i 250 mila per cui precluderebbe l’ingresso di altri sponsor.

Vabbè, andiamo avanti…

MONETI: Appierto voleva investire un milione in tre anni.

Le ha anche detto che il primo anno per il 50% avrebbe lui messo 300/350 mila euro e lei niente

BARRA. Questa cosa non la sapevamo, è vero?

MONETI: a me non ha fatto nessun offerta ma solo che voleva investire un milione in tre anni. Io gli ho solo detto quello che dico a tutti: i soldi me li devi garantire al 100%. Lui disse che non aveva problemi e che era pronto anche a risolvere il problema della fidejussione. Tutto a parole (le stesse che al sottoscritto Appierto aveva riferito in interviste scritte e video, vedi archivio Ndd). Poi si è urtato ed i motivi li abbiamo già detti.

BARRA: tu stesso hai giustificato poco fa che Milone se ne è andato per lo stesso motivo. Così non si fa ad uno che viene a portare soldi. Non è neanche vero che in quel momento preferivamo Milone ad Appierto.

MONETI: chi si fa impressionare da 4-5 persone che gli buttano addosso brutte parole non può fare calcio. Comunque a me Milone non lo ha portato Noi Samb ma Gizzi.  

Dopo che è stato chiarito perché Milone ed Appierto non sono approdati alla Samb, passiamo ad un’altra domanda, forse più provocatoria delle altre ma devo farla: sembra che lei stia facendo una squadra forte per competere nell’alta classifica, giusto?

MONETI: lo dicono in molti, solo un giornalista dice che sono solo seconde scelte.  Io in questa categoria non ho la competenza dei mie colleghi ma credo ad Arcipreti. Perché non mi sembra così poco furbo da fare una squadretta, visto che è rimasto. Ma il nodo della domanda è proprio questo e anche il problema: l’agire delle società oggi, sia per l’aspetto tecnico ma di più per quello societario non si giudica all’inizio del campionato, bensì alla fine sia vincendo o non vincendo campionati, i recenti casi di Termoli, Bojano eccetera parlano chiaro. Lei ha la copertura economica per tutto il torneo o dipende da quanto l’aiutano?

MONETI: non solo Arcipreti ma neanche io voglio fare brutte figure. La mia è un’idea ben precisa con un budget che Noi Samb ha già. Tanti costi verranno abbassati.  Non possono rendere pubbliche le cifre. Io spero e conto, con l’aiuto di tutti, di arrivare a 2000 abbonamenti (il mio sogno) e sto facendo altre cose.

La domanda è un po’ più precisa: ha lei personalmente la potenzialità per evitare brutte sorprese:

MONETI: io personalmente no, dipende chiaramente da quanto verrò aiutato.

Chiarisco: lei può dire che il budget è Y, che lei lo può coprire all’X%, che servirebbero X% di sponsorizzazioni e così via?

MONETI: il campionato di quest’anno non avrà nessun tipo di problema se riusciamo a fare 2000 abbonamenti (o anche poco meno), se riusciamo a raccogliere il massimo consentito in sponsorizzazioni (250 mila), se qualche imprenditore entra in società e tira fuori soldi in funzione della quote, a Barra ho proposto un 10% da quantificare in modo chiaro e trasparente, allora non solo potremo disputare un campionato vincente ma anche qualcosa di più, per esempio destinare denaro agli impianti sportivi.

Indicazioni molto chiare per raggiungere gli obiettivi che San Benedetto sportiva si aspetta, 2000 abbonamenti, 250 mila euro di sponsor. Se gli obiettivi verranno raggiunti sarà anche facile arrivare ala cifra investita dai soci, una volta conosciuti il budget totale (preciso che questa seconda considerazione mi è venuta in mente adesso, quindi non ha fatto parte della domanda)

MONETI:  voi parlate sempre così, un po’ a vanvera, siete stati abituati male; preciso: se invece di 2000 abbonamenti ne facciamo 500, se invece di 250 mila euro ne raccogliamo 40 mila, il budget va coperto comunque e devo farlo io perché la responsabilità è la mia. Così ho fatto nel campionato scorso.

BARRA; quindi se facciamo 1000 abbonamenti, 100 mila euro dagli sponsor e nessuno entra in società, tu sei in grado di coprire egualmente i costi?

MONETI: farò sacrifici ma lo farò come ho fatto quest’anno.

BARRA:  quindi saresti in grado egualmente di fare da solo

MONETI: non è che devo essere in grado, sono obbligato. Ed è per questo motivo che ho dovuto diminuire il budget rispetto al torneo scorso. Di millantatori e imbroglioni non ne voglio più.

BARRA: riassumendo: se tutte le componenti auspicate non ci saranno, andrai avanti lo stesso

Solitamente in questi casi i presidenti scappano…

MONETI: non io.

Questa cosa è condivisa da molti: non dà l’impressione di uno che scapperà, però il problema esiste, giusto? I calciatori quando non prendono gli stipendi, solitamente continuano a giocare, qualche volta anche meglio. È questa la garanzia che noi sambenedettesi vogliamo, cioè la garanzia di poter dare quello che si contrattualizza. Barra è stato molto preciso.

MONETI: io ho sempre pagato tutti i calciatori e continuerò a farlo. Mi spiego meglio: il budget che ho fatto tiene conto delle mie forze e su quello che sono convinto succederà, convinto del budget che ho già condiviso con Noi Samb, mettendo zero sulla voce contributi da parte dell’Associazione ma finalizzandolo ad abbonamenti, incassi eccetera. Ma se non succederà andrò avanti lo stesso, sono obbligato, io non scappo.

BARRA: la domanda era più precisa.

MONETI: allora se, oltre le mie forze, il resto sarà zero, andrò avanti lo stesso, questo aspetta ad un presidente vero. Avrei potuto dirlo anche nel maggio scorso: avrei potuto dire che, siccome mi avete preso in giro, eccovi le chiavi. Saluti a tutti. Sono invece rimasto qui.

Scusami ma avrebbe fatto una str… mentre avrei visto meglio se avesse detto alla città “non voglio e non posso rimetterci ancora per cui solo con l’aiuto di tutti possiamo fare una squadra all’altezza”.

MONETI: Che avrei fatto una str… lo dici tu, mio fratello la pensa diversamente. 

BARRA: ok, per questo campionato metteremo un nostro revisore dei conti, un grande tifoso esperto e disponibile, per evitare di chiedere conti alla fine, vorremmo valutare tutto in corsa.

MONETI: io credo invece che tu l’anno prossimo non mi metterai niente, poi ne parliamo.

Ok, ma se lei dice alla città che ci sarà un revisore di conti di sua fiducia (della città), sportivi ed imprenditori le verranno incontro in maniera più numerosa e sostanziosa, secondo me…

MONETI: chi ha fatto una perizia giurata sulla Sambenedettese Calcio è uno di Noi Samb, più di questo che vi posso fare.

BARRA: vorremmo metterne un altro (dice il nome ma preferisco non farlo senza consenso Ndd)

MONETI: quello che c’è mica è un commercialista mio. Ogni volta che mi avete chiesto i conti vi ho sempre fatto vedere tutto. Ho detto qualche bugia. Lei, Perotti, come presidente Tps, me li ha mai chiesti?

Non l’ho fatto perché credo di non averne diritto. Ad una Asd poi non lo farò mai perché non sarei in grado di giudicarne la veridicità. Come giornalista ma solo informalmente lo feci nel mese di dicembre 2012 ma i due padroni di allora, Pignotti e Bartolomei, non solo non risposero ma mi misero in condizione di lasciare la sala stampa.

MONETI: io non sono né Pignotti né Bartolomei, chiedili a me.  Come ho già espresso più volte, se lei accettasse di dividere la società al 50% con la città (che avrebbe Noi Samb e Tps in tal caso come supporto), l’aiuto che arriverebbe sarebbe sicuramente molto più sostanzioso. Nella mia proposta a lei e Noi Samb scrissi che una buona uscita piccola per il suo 50% potrebbe arrivare anche sin da subito per poi lavorare insieme su budget, squadra (già fatta ma ok) e su altre strategie

MONETI:  Fermati con questa tua convinzione. Non è la mia o tua convinzione, io ho sempre detto che va bene. Allora, chi è che non la vuole?

BARRA: io i soldi per il 50% non li metto. Ma non devi metterli come associazione ma un gruppo di imprenditori i quali Noi Samb e Tps potrebbero supportare nei momenti di bisogno.

MONETI: appunto ma i soldi per il 50% chi li mette?

Io, se fossi un imprenditore,entrerei in società  solo con la proprietà totale della Samb o almeno al 50%. Io la penso così. Si sarebbe dovuto fare prima di fare contratti con i calciatori ma è possibile rimediare con un amministratore delegato di Moneti (o lui stesso) ed uno in rappresentanza degli imprenditori. I 2000 abbinamente potrebbero diventare 3000, le sponsorizzazioni arrivare al massimo consentito, le raccolte delle associazioni di tifosi diventare più corpose.

BARRA: si sono già avvicinate persone che entrerebbero con una Srl in modo indiretto. Il loro obiettivo è quello di entrare nel capitale sociale della Samb. In quali quote non lo so, lo stanno decidendo. Condiviso l’obiettivo, si scrive il tutto e si va da Moneti. Senza condivisione e patti chiari, io per esempio non ci starei. Di errori non voglio più farne. Ci sono meccanismi legali da verificare ma ci sono esperti per capire e trovare una soluzione.

MONETI: ci sono realmente questi imprenditori? Il problema sociale è un altro… (il presidente della Samb lo spiega ma certe cose vanno dette solo ai diretti interessati, come ha giustamente detto a Barra. Ndd). L’importante sarà che la partenza sia con debiti zero. Se si dovesse fare la società al 50% che Perotti auspica si deve fare tenendo conto di patti para sociali ben chiari che tengano conto di eventuali aumenti di capitale e di altre forme di tutele, con condivisione di tutte le responsabilità, si deve stabilire che il budget è ‘x’, che chi ha il 50% deve mettere il 50% di ‘x’.

BARRA interrompe: vorrei precisare che il budget va condiviso sin dall’inizio perché il “gruppo” di amici non deve ritrovarsi a cacciare un milione di euro se qualcuno ha deciso già un budget da due milioni di euro.

“Giustamente” dice Moneti. Io aggiungo che Barra voglia dire che essendo già fatta la squadra l’ammontare è stato deciso da una sola parte. Moneti risponde che non poteva arrivare a questo punto senza squadra. Ha ragione perché alla fine quelli che contano sono i risultati sportivi. Non si poteva stare fermi.  

BARRA: è vero ma sa qual è adesso il nostro sogno più grande? Quello di pagare i giocatori mensilmente e regolarmente.  Né è detto che vogliamo fare una ‘squadretta’.

MONETI: bene questo è molto importante io non accetterò mai di fare squadrette, non fa parte del mio dna. Ma è un discorso che non tiene perché Barra sa qual è il budget per la stagione 2014-15 (fanno cifre che non è giusto pubblicare. Ndd).

BARRA: io esco da questa riunione tranquillo perché Moneti ha assicurato che in ogni caso lui farà da solo senza il rischio che ci scottiamo un’altra volta. Ci piange però il cuore se una persona che viene da fuori deve rimetterci i soldi per la nostra squadra. Quindi la volontà è quella di dare una mano ma anche evitare sorprese.

È lo stesso mio pensiero che si può riassumere così: non vogliamo che millantatori, furbacchioni, imbroglioni vengano da noi a sfruttare la nostra storia calcistica ma nemmeno che un imprenditore ‘straniero’ venga qui a metterci i soldi per farci rivivere i momenti calcistici di una volta: sia perché si tratterebbe di casi più unici che rari,  sia perché senza il nostro aiuto, ognuno per le proprie competenze, il cammino si interromperebbe al primo ostacolo, piccolo o grande che sia. Vogliamo continuità e per averla nessuno deve dire bugie anche se… in buona fede. Non vogliamo, come ha detto Barra, che un presidente della Samb venga addidato come un debitore insolvente. Sia che sia locale, sia che sia di fuori. Tutto qui.

BARRA: Moneti quante volte ti abbiamo detto queste cose. Non voglio più sentirti dire che hai rimesso centinaia di migliaia di euro. Aggiungo che per me questa è un’apertura di credito a Moneti da parte della città

MONETI: condivido tutto. Ma io non mi sarei trovato in certe condizioni se quel giorno che feci in quattro e quattr’otto un circolare di oltre 100 mila euro per l’iscrizione in Eccellenza, qualcuno (con la Q maiuscola Ndd) non mi avesse promesso e non dato quello che io sapevo necessario per condurre un campionato senza patemi. Ho sbagliato a fidarmi ma stavolta non lo accetto più: se non mi arriva quanto concordato. Adesso mi è arrivata l’ingiunzione della questura a mettere a posto il campo, pena l’impossibilità di giocare al Riviera. Se non li anticipo io chi li mette i soldi. Devono darmi la stessa convenzione che ho a Perugia. Se però i tifosi non si abbonano, se nessuno viene alla partita, se il Comune è assente, se l’associazione sparisce, gli imprenditori anche, a settembre me ne vado.

Non abbiamo chiarito ma credo si riferisca a settembre 2015. La discussione prosegue sulla stessa falsariga ma nella parte finale subentrano un po’ di numeri che restano difficili da interpretare nonostante la registrazione audio dell’incontro. Registrazione che è comunque disponibile anche se certi numeri non interessano ai lettori ma a quel gruppo di amici imprenditori che sembrerebbero pronti ad entrare nella Samb.

MONETI: da zero al 50% sono disponibile a tutto. Io il presidente in minoranza non lo faccio.

BARRA: dopo una recente riunione abbiamo capito che potresti andare avanti da solo…

MONETI: non è così, avete capito male. Presto farò una conferenza stampa. Ma adesso vi faccio una domanda: se qualcuno viene a chiedermi quote, che devo fare, secondo voi? Il gruppo di imprenditori accetterebbe egualmente?

BARRA: dipende da chi è?

Anch’io. Conclusione: ci auguriamo di aver fatto un servizio utile alla città. Ma anche che possa portare frutti positivi. Avrei voluto anche che la chiacchierata risultasse utile a Moneti per farmi conoscere meglio perché abbiamo parlato molto anche fuori registrazione. È stato inutile perché ha ripetuto ancora che io ce l’ho con lui perché la Samb ha organizzato una cena e non ha invitato Riviera Oggi. Assolutamente falso, tanto che un mese dopo ho offerto una cena di pesce e premiato società e giocatori. Qualche giorno prima e non dopo la presentazione di Longo.

La vera causa dei dubbi. Ha dimostrato ancor di più di non conoscermi perché è rimasto nella convinzione che io scrivo contro la Samb. Con lui pochi altri ma a me interessava convincere lui. Non ci sono riuscito. Anche se ci siamo lasciati con questa sua frase “A San Benedetto nessun giornalista rema contro la Samb”. Mi è sembrata però una mia forzatura per cui aspetto verifiche.

Prendo comunque per buono il suo invito finale: Tutti uniti con la Samb. Io l’ho sempre fatto e farò di tutto perché l’unione diventi realtà.