
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Avevamo siglato un gentleman agreement col Comune, con lo scopo di poter insieme risolvere il problema della movida molesta. Ora però ci sentiamo offesi”.
Il Quartiere Marina Centro insorge contro il sindaco Gaspari, che avrebbe sminuito i recenti episodi in virtù delle scarse segnalazioni arrivate dal presidente Pierfrancesco Troli. “Fatti come quello della settimana scorsa avvengono con regolarità ogni weekend”, tuona quest’ultimo. “Magari non coinvolgono persone, tuttavia i danni e gli atti di vandalismo riguardano solo oggetti o proprietà. Non ho più esternato e reso pubblici tutti i danni avvenuti dall’entrata in vigore dell’ordinanza solo perché a seguito di un incontro avuto in Municipio si era deciso di remare tutti dalla stessa parte, di evitare proclami e presenze fisse sulla stampa o in tv”.
Ma a questo punto il patto può ritenersi saltato. “Ci sarebbe molto, anzi moltissimo, da segnalare. E allora lo faccio e lo farò da oggi in poi come sempre fatto fino ad ora. L’ordinanza, così come attuata è inutile. Le forze messe in campo sono insufficienti, i controlli quasi nulli e i risultati disastrosi. Danneggiamenti si ripetono con cadenza settimanale, i residenti hanno difficoltà a vivere tranquilli, a riposare, e questo dopo la chiusura dei locali, ai quali, eccezion fatta per qualcuno, nulla può essere imputato sul piano della gestione della clientela e dei controlli svolti. Ogni venerdì e sabato schiamazzi, urla, partite di calcetto nelle vie usando sacchi della spazzature si verificano con costante cadenza. Senza parlare di danneggiamenti a proprietà pubbliche e private. E’ inutile descrivere il malcontento di chi vive in questa zona – prosegue Troli – l’ormai atavica sfiducia nei confronti di qualsiasi ordinanza, poiché i risultati, e sono sotto gli occhi di tutti, sono pari a zero. Ci saranno state multe, fatte a qualche ragazzo che gira col bicchiere in mano, ma tutto ciò è nulla rispetto alla montagna da scalare. E decisamente infruttuoso come risultato”.
Il presidente torna anche sull’aggressione di febbraio, che in molti imputarono ad esponenti di estrema destra, contestando un evidente doppiopesismo. “Come mai, seppur con modalità e gravità di fatti diverse per le vittime, un’aggressione in questo quartiere che molti hanno fatto intendere politica, ha indignato tutti e smosso mari e monti, mentre un’aggressione, ripeto, più leggera e meno dannosa, ma sempre di aggressione si tratta, ai danni di un residente esasperato dalla situazione in cui vive, non abbia trovato la stessa solidarietà e considerazione da parte di tutti coloro che solo quattro mesi prima si erano, giustamente, indignati e scandalizzati?”.
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