SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ iniziato l’11 luglio scorso presso il Tribunale di Ascoli Piceno (giudice Marco Bartoli) il processo a carico del rappresentante legale e degli amministratori di fatto della Piattaforma ecologica srl, la ditta che gestiva il deposito di rifiuti di via Val Tiberina, poi lasciato in stato di totale abbandono. Il capo d’imputazione è quello di discarica abusiva, previsto dal Codice dell’Ambiente.

Nel corso della prima udienza, il Comune, tramite l’avvocato Mauro Gionni, ha chiesto ed ottenuto l’ammissione come parte civile. Hanno quindi deposto gli uomini del Servizio Tutela del Territorio della Polizia Municipale che hanno seguito l’intera vicenda e che ne hanno ricostruito le varie fasi. Successivamente ha deposto anche il curatore fallimentare della ditta.

“Pur nella complessità della situazione giudiziaria e nonostante l’enorme impegno finanziario necessario al risanamento del sito sia stato coperto solo in minima parte dalla fidejussione  depositata a suo tempo dall’azienda presso la Provincia per ottenere l’autorizzazione all’attività –  spiega l’assessore all’ambiente Paolo Canducci – l’Amministrazione comunale si è attivata sin dal 2010, anno in cui la ditta è fallita, per eliminare lo stato di degrado in cui versava l’area provvedendo alla rimozione dei rifiuti pericolosi e del percolato presente con messa in sicurezza del sito. Sono stati effettuati anche accertamenti mirati sul possibile inquinamento da radiazioni o da infiltrazioni di percolato nel terreno e nell’adiacente canale consortile che, grazie alla tempestività dell’intervento di risanamento, hanno dato esito negativo. Tutto questo lavoro ha avuto un costo non indifferente per il Comune, sia in termini economici sia per il tempo dedicato dal nostro personale alla gestione di questa delicata vicenda. Con la costituzione di parte civile – conclude Canducci – puntiamo ad ottenere un ristoro di tutte le somme anticipate in questi anni oltre a quelle che saranno necessarie per la totale bonifica del sito e la sistemazione definitiva dell’area”.