SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una città che si vende male. Giovanni Gaspari striglia le orecchie alla Riviera, colpevole di non valorizzare le proprie peculiarità. “Tutti noi amiamo il brodetto sambenedettese e sappiamo quanto è buono. Poi però se lo chiedi in un ristorante è difficile che te lo servano”.
Per il sindaco “non va messo al centro ciò che piace a noi, bensì quello che piace al turista”. Ed il pensiero si sposta pure sul mercato ittico “mai valorizzato perché visto come luogo di sofferenza e sacrificio”. Senza dimenticare le palme: “Ne abbiamo quasi 10 mila e ci vergogniamo a dirlo. Il limite più grande è che non ci sappiamo vendere”.
Parole pronunciate nel corso della penultima serata di Anghiò, festival del pesce azzurro che ha visto la partecipazione dell’europarlamentare del Pd, Simona Bonafè. “Serve un’Europa amica – ha proseguito Gaspari – non riusciamo a fare pescaturismo, norme sulla sicurezza ce lo impediscono. L’Italia è vittima della burocrazia. Abbiamo festeggiato i cento anni del porto nel 2012, questa città è da sempre proiettata sul mare”.
La Bonafè ha sottolineato la necessità di invertire la rotta sotto il profilo culturale. “Il mare è un asse strategico importante per lo sviluppo. Viene spesso visto come un limite, legandolo ad un problema di immigrazione. I fondi che riceviamo dall’Europa non servono a niente se non si capovolge la mentalità. Lo scatto può arrivare in questo semestre a guida italiana”.
Numeri alla mano, le Marche vengono vendute come la quattordicesima destinazione in Italia, con le mete balneari che perdono terreno a vantaggio delle città d’arte. Debole l’appeal all’occhio straniero: su 100 vacanzieri, circa 85 parlano italiano, mentre la soddisfazione dei turisti che soggiornano a San Benedetto tocca il 70%.
Tornando al sindaco, sono state ripetute le bordate nei confronti del centrodestra: “Il primo vero atto di questa amministrazione nel 2006 fu aderire al Gruppo d’Azione Costiera, al contrario di chi ci aveva preceduto. Non tutte le amministrazioni comunali sono uguali. Il Gac è una straordinaria opportunità. Inoltre, da otto anni lavoriamo per avere il Parco Marino del Piceno. Troviamo la contrarietà assoluta della Provincia, che si oppone per partito preso. Mi domando come mai la destra debba essere conservatrice e contraria all’innovazione”.
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Il brodetto non si cuoce in 3 minuti, occorre prenotare. Se lo prenoti lo gusti in molti ristoranti! O lui il brodetto lo prende precotto?
Per quanto detto dalla miracolata Bonafè voglio proprio vedere questo scatto che promette! Basta che non sia come le altre promesse del suo mentore, tutto fumo e scatti da….gambero!
Prenotando lo fanno in molti , anche d’asporto Ma Gaspari conosce il brodetto?
Gaspari fa una riflessione giusta, ma peccato che lui sia il primo a non mettere in pratica quello che dice. Ma dovrebbe dirla tutta, noi non ci sappiamo vendere perchè per colpa dei vizi della politica abbiamo smesso di confrontarci con il mercato: le iniziative turistiche non si fanno più pensando ad un modello di business basato sulla vendita di prodotti/servizi ai turisti ma su modelli di business focalizzati allo sciacallaggio di contributi pubblici. Ormai i clienti degli operatori turistici non sono più i turisti ma le Pubbliche amministrazioni, e a San Benedetto ce ne sono molti di questi casi,… Leggi il resto »
Da semplice cittadino, ero convinto che il generale degrado (ed in particolare quello turistico) di San Benedetto del Tronto fosse principalmente dovuto ad alcune ben precise problematiche: mancanza di progettualità e di programmazione imprenditoriale, assenza di manutenzione finanche ordinaria, calendario di eventi estivi inesistente e ripetitivo, scarsa pulizia, traffico caotico, rumori, movida selvaggia, scarsa sicurezza sociale, abusivismo etc. etc.
Scopro, ora, che invece il tutto è causato dall’assenza del brodetto (cosa tra l’altro tutta da dimostrare) dai menù dei ristoranti locali…
Stanotte dormirò più tranquillo…ma per favore!!!
Concordo, tranne che per una cosa: per promuovere l’offerta turistica puoi fare quello che dici tu cioè lavorare sul lato dell’offerta sviluppando una destinazione attraente e appetibile oppure lavorare sul lato della domanda convincendo dei turisti a venire perché gli dai quello che vogliono. Gaspari (ma soprattutto Spacca) hanno lavorato molto sulla domanda con le varie missioni in Russia, Olanda e gli altri paesi spesso senza una visione organica delle diverse esigenze dei turisti. Non c’è una soluzione giusta o sbagliata, è una questione di politica turistica, fatto sta che se i risultati non sono positivi ad un certo punto… Leggi il resto »
Gaspari dica apertamente che vuole fare del porto che sta morendo da punto di vista ittico, ma questo fa parte del degrado cittadino in corso.
Sulla battuta del Brodetto sorvolo, probabilmente conosce in linea teorica la ricetta locale.
Chiedere ad un locale di servire anche prenotando il brodetto… equivale a chiedere a Balotelli di farci vincere un mondiale… probabilmente non tutti i ristoratori sono di zona e non tutti l’hanno mai fatto in casa!
la completa disorganizzazione in tutto quel che fa questa giunta e’ arrivato al limite di guardia ed il sindaco ne e’ la sua degna rappresentanza in molti hotel ad esempio il brodetto viene servito almeno una volta a settimana mentre, come giustamente hanno commentato gli altri, nei ristoranti bisogna prenotarlo questo vuol dire non calarsi nella realta’ della propria citta’ un sindaco deve girare in mezzo alla gente e e alla citta’ per conoscere tutto su di essa basterebbe pensare che l’opuscolo con le manifestazioni e varie attivita’ della riviera e’ arrivato agli albergatori solo all’inizio di luglio…. in altre… Leggi il resto »
Su Riviera Oggi Estate (cartaceo) e Piceno24 (online) ci sono da giugno negli alberghi da Alba Adriatica a Massignano. Ma in effetti se quelli di San Benedetto non sono pronti non è colpa nostra. Anche se rimediamo per informare i turisti mettendo in moti la nostra organizzazione che, pur faticando, li troviamo prima che vengano stampati dai vari enti, del nsotro comune in particolare.
infatti direttore non ce l’avevo con lei ma col comune che non programma in anticipo
Una riflessione in controtendenza. Ma cosa vogliamo di più da S.Benedetto? Ho notato che è un elemento quantitativo a rendere felici e a dare la percezione di essere nel “Giusto”. Sto parlando del numero di presenze comparate con la “concorrenza”. Sebbene in proporzione, qualche analogia con il PIL e “la misurazione della felicità” di Bob Kennedy? Il Turismo NAZIONALE ha un trend positivo, e le prospettive nonostante tutto sono buone, poichè strutturalmente abbiamo certe potenzialità mondiali che nemmeno la Malapolitica potrà frenare. Voglio dire che se sei in discesa e non accendi l’autovettura essa si muoverà comunque. Tornando ad aspetti… Leggi il resto »
In questo commento hai detto un po’ tutto ed il contrario di tutto e secondo me dimostra esattamente la mia teoria che il più grosso problema del turismo è l’assenza di una strategia. Senza una strategia condivisa ognuno può dire ciò che vuole portando acqua al suo mulino, ma chi perde è l’intero sistema turistico.
Hai ragione. Facciamola sta strategia
Premesso che non è un lavoro facile, ma ho sempre molto apprezzato quando riuniva negli studi di Rivieraoggi i principali esponenti del turismo locale e li faceva confrontare sui temi un po’ più sistemici rispetto che alle solite scaramucce quotidiane. Quello era un ottimo inizio di un qualcosa che avrebbe dovuto essere sviluppato da qualche assessore del turismo lungimirante che avesse voluto lasciare un segno positivo nel turismo sambenedettese, ma questo tipo di figura politica langue e questo seme si perso negli anni. Siccome ritengo valida la sua idea si potrebbe ripartire da lì, ma ho paura che il terreno… Leggi il resto »
Vediamoci. Chi vuol far crescere il turismo sambenedettese non può fermarsi a qualche antipatia o a qualche sentito dire. Prontissimo a riaprire la tavola rotonda a chi vuol partecipare con l’intento di partecipare tutti con le proprie idee che vanno poi esaminate dall’assemblea e votate nell’ambito però, di un ‘associazione turistica unica. C’è già il Consorzio Turistico? Sì ma mi pare che si comporta come un ente a se stante e troppo politicizzato (la politica deve intervenire dopo per giudicare e finanziare le idee, non prima). La sede dell’ex azienda di soggiorno, oggi C.T. è ideale, riuniamo lì tutte forze… Leggi il resto »
scusami ma ho detto un po’ di tutto, non mi sembra che abbia detto anche “il contrario di tutto”.
Con stima.
all’inizio esalti le capacità della città per poi concludere dicendo che è il modello sbagliato…. Io vorrei far riflettere sul fatto che al momento nessuno sa in città quale sia il modello giusto…..
Non è proprio così! la mia non voleva essere un’esaltazione della città, anzi! ho posto l’accento sul fatto che sbt ha inseguito “l’utopia dei numeri”: gli stessi che citi anche te raffrontandoli spesso con Senigallia. I numeri decreterebbero il giudizio sulle politiche turistiche comunali? Dati oggettivi sulle presenze nelle strutture ricettive? certamente. Lo spunto del mio precedente commento partiva dal fatto che quasi la metà della mia vita la passo proprio a Senigallia, da anni. Il 6 Novembre scorso, commentavi: “Poi perchè non confrontare questi dati con Senigallia? Perchè si scoprirebbe che ha fatto molto meglio di noi con 904213… Leggi il resto »
Scusa ma senza strategie e politiche turistiche non si può determinare a prescindere quali siano i competitor, per le mie conoscenze è impossibile. Se scelgo di posizionarmi nel turismo Low cost, sceglierò delle destinazioni che attuano la stessa strategia, se punto al turismo russo non posso prescindere dal confrontarmi con la costa turca. La strategia è tutto per guidare il settore es indirizzare gli investimenti. Ti sembra che attualmente ci si stia muovendo bene? I dati non la pensano così…. Purtroppo i dati sono l’unico riscontro oggettivo ed incontrovertibile per il resto è puro sentimento dell’interlocutore. Il rapporto con Senigallia… Leggi il resto »
Tecnica applicata a una sfera localistica. Perchè non comprensoriale?
E se un giorno Grottammare e Sbt decidessero di accorparsi in un unico comune diventeremo noi la “Best in class”? sbaglio?
Sbagli? Ci azzeccgi e come e non solo tra Grottammare e San Benedetto. ma q
Sbagli? Ci azzecchi e come. Non solo Grottammare e San Benedetto del Tronto. Ma la soluzione per io e li bellissima oltre che per molti cittadini comuni non cozza con gli interessi delle due cittadine bensì con quelli di quei politici che diminuirebbero come numero e forse verrebbero fuori i più efficienti. Hanno paura di dover mollare l’osso. Specialmente i più incapaci, la maggioranza. Non quella politica dei vari comuni chiaramente anche se molti di loro. Resterebbe sempre l’identità storica con tanto di cartelli stradali a limitare le vecchie città. Io la nuova città la chiamerei “SAMB” risolvendo anche il… Leggi il resto »
Io mi auguro che ci si adotti presto una logica comprensoriale, ma non credo sia così semplice. I dati che analizzo di Senigallia non sono solo migliori in assoluto, ma anche se vai a vedere la rotazione dei posti letto e di durata del pernotto. Per non parlare poi la qualità degli eventi…. confronto imbarazzante, puoi riunire tutto il Piceno ma in quello sono molto più avanti di noi. Se pensi poi ai budget che disponiamo (circa 450.000 solo di tassa di soggiorno) e a come li dilapidiamo, il confronto diventa sempre più imbarazzante…
Di chi è la colpa se non di chi fa parte della giunta Gaspari e di chi l’appoggia?
A questo punto estendo il suo ragionamento e dico “Di chi è la colpa se non dei cittadini che li hanno votati?”
Appunto
Ti ringrazio per l’attenzione che mi stai dando e nel complimentarmi sull’elaborato svolto a beneficio della città, pongo ulteriori questioni che riconosco andare oltre dinamiche individualistiche poichè le tue sono frequenti osservazioni sul Merito e non mere opinioni, tuutavia i dati come potrai insegnarmi possono essere interpretabili. Per quanto riguarda il budget della tassa di soggiorno Senigallia nel 2012 ha incassato €340mila mentre per il 2013 le previsioni erano di € 390mila. Sbt ha importi maggiori. Differenze minime, a meno che non ci si concentri sulle 0,50€ giornaliere per motivare delle strategie degne di questo nome. Altrimenti potremmo anteporre i… Leggi il resto »
Certo che servono politiche turistiche, ma le strategie sono dettate oltre che dal target di riferimento, anche dalle “macro” caratteristiche dell’offerta attuale e dei suoi potenziali miglioramenti “naturali” e a breve/medio termine. Cosa abbiamo da offrire in soldoni? Mare, sole, spiaggia, porto, pesca, strutture sportive, hotel, palme, lungomare, spazi verdi, colline e paesi medioevali vicini. Sicuramente è imprescindibile curare e migliorare quello che abbiamo, massimizzando anche i servizi correlati per semplificare la vita ai turisti aumentandone la soddisfazione e guadagnando in immagine spendibile nelle promozioni commerciali. Il target preciso non lo definirà mai nessuno, Alessandro, perché pensano di dover intercettare… Leggi il resto »
Il turismo di massa come era fino agli ’80 non esiste più esistono molti segmenti intercettabile con un’offerta commerciale ben studiata (cosa che attualmente manca), il turismo familiare, ma lo spieghi tu agli esercenti della movida che si devono allineare alle famiglie? Lo deve fare il Pubblico con una comunicazione chiara e decisa… qualunque sia il target scelto prendendosi le responsabilità dei risultati economici.manca la strategia senza la quale non si può costruire l’offerta turistica.