CUPRA MARITTIMA – Riceviamo e pubblichiamo da Sergio Spina, imprenditore ex presidente della Sambenedettese calcio
“A salvaguardia della mia dignità personale, del decoro della mia figura di presidente della Sambenedettese 2009, che ho svolto con totale onestà e dedizione, ho dato mandato all’avvocato Francecso Voltattorni per l’eventuale azione di tutela giudiziaria.
Desidero comunque rispondere alle dichiarazioni del consigliere Bovara, in quanto infondate e prive di riscontro.
Veniamo ai fatti:
1) i € 500.000,00 pagati dalla ditta Troiani e Ciarrocchi sono stati tutti – SOTTOLINEO TUTTI – erogati ai fornitori, con tanto di fatture quietanziate.
Quindi, l’affermazione è falsa! Tanto che, dopo queste erogazione, il debito vantato dalle imprese subappaltatrici è sceso gli attuali € 930.000,00;
2) sfugge al consigliere Bovara, probabilmente affetto da strabismo politico di parte (a cui sono voluto rimanere sempre estraneo), che il sottoscritto e l’ingegner Cinciripini, già direttore dei lavori, hanno conferito per la realizzazione dell’opera, con particolare riferimento ai € 900.000,00 per la messa in sicurezza secondo il cosiddetto “Decreto Pisanu”, per far giocare la Sambenedettese 2009 alla categoria superiore presso lo stadio “Riviera delle palme”, ben 1.850.000,00 euro; quindi di tasca propria, né appartenenti alla Samb e né al comune; benché spesi su una struttura pubblica.
Sono dispiaciuto per i danni arrecati a tutte le imprese che da alcuni anni non ricevono il dovuto per lavori fatti e somme anticipate dai propri bilanci. Sfugge però, sempre al consigliere Bovara, un piccolo particolare, e come lui a tanti altri, la ditta RDP, quando sono stati firmati i contratti di appalto, non era di proprietà del sottoscritto, dell’Ingegner Cinciripini e dell’altro, ma bensì, facente capo ad altri soggetti i quali hanno lasciato l’opera a metà.
Si chieda il buon Bovara il perché, lasciando a due emeriti imbecilli (perché solo due imbecilli innamorati della Samb potevano fare ciò che abbiamo fatto noi), pur commettendo in buona fede degli errori di valutazione, una bella gatta da pelare per un’opera pubblica già in fruizione. Tanto dovevo.”
Spina Sergio
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A quanto pare non era così fuori luogo ascoltare chi aveva eseguito i lavori allo stadio, e a costoro si sarebbe potuto chiedere se la RDP avesse loro devoluto i 500mila euro…
Il consigliere Bovara avrebbe evitato così di scadere in vernecchie da bar con quelle dichiarazioni su cui non si era neanche documentato.
Solidarietà a Spina che giustamente chiederà soddisfazione all’incauto consigliere.
A questo punto auspico anche un chiarimento sull’ultimo paragrafo della sua dichiarazione.
500mila euro è poco per cedere la superficie per il fotovoltaico. Perché questi regali a Ciarrocchi, l’unico che alla fine qualcosa ha guadagnato?
Giusto Mariano, settore che era gestito da un’altra società con dentro Spadoni… Non sarebbe male recuperare quei soldi, e quantificare il valore attuale della sponsorizzazione per pagare i fornitori e completare i lavori.
A coordinare il tutto dovrebbe pensarci il comune, che con gli attuali personaggi può solo peggiorare le cose.
In pieno stile Gaspariano, anche i fedelissimi consiglieri comunali non perdono occasione per stare zitti e parlano a sproposito solo per difendere la poltrona da verità che potrebbero far ribaltare il palazzo. Ma è questa la più grande abilità di Gaspari tenere salda la poltrona gestendo in maniere ineccepibile dei consiglieri che non hanno alcun merito cittadino per sedere su quegli scranni se non la fedeltà al despota!
Dica la sua sulla questione con un pizzico di ragionamento invece di buttare frasi qua e là senza che abbiamo un senso compiuto
CASTIGNANORB in questo post hai scritto ” abbiamo rivalutato Spina ” .. SPINA?? non si è mai svalutato..è la politica che lo ha costretto ad abbandonare la SAMB.. vedrai delle belle quando comparirà la relazione di Tassotti…. e mi auguro che tu capisca, a mente FRESCA, tra le righe della relazione stessa,cosa, VERAMENTE, un funzionario del Comune doveva fare ” FORSE” per salvaguardare gli interessi del Comune e ” FORSE ” non quello dei privati che definirei gli amici di Attila..