MARTINSICURO – La sicurezza ancora al centro del dibattito politico truentino. Dopo gli interventi in materia dei giorni scorsi dei consiglieri di minoranza, Massimo Vagnoni e Alduino Tommolini, che hanno chiesto alla giunta Camaioni un consiglio comunale straordinario per affrontare il tema sicurezza, a prendere la parola oggi è il locale circolo dei democratici. Il Pd di Martinsicuro e Villa Rosa propone che venga attivata subito una Commissione per la sicurezza urbana al fine di affrontare in maniera partecipata la questione.

“Negli ultimi tempi – si legge in una nota –  è aumentato in modo considerevole il bisogno di sicurezza della collettività sempre più spaventata per l’aumento di episodi criminali che di recente hanno coinvolto la nostra cittadina.

E’ ora che l’amministrazione comunale cessi di assumere provvedimenti spiccioli ed inconcludenti ed affronti il problema in maniera efficace. Nonostante i proclami l’amministrazione ha continuato a mostrare scarso interesse per un problema così grave preferendo limitarsi a pochi interventi provvisori e temporanei che non affrontano il problema in maniera seria e consapevole.
E’ assolutamente da condividere il pensiero della nostra consigliera Simona Antonini : “Crediamo che ogni amministratore debba garantire ai propri cittadini un luogo sicuro in cui vivere, ma è altrettanto importante sottolineare che la sicurezza è il risultato di molteplici azioni che vanno ben oltre il mero concetto di repressione”.

Fermo restando che il Partito Democratico è da sempre contrario a qualsiasi tipo di illegalità in qualsiasi sua manifestazione e situazione crediamo, come afferma il nostro capogruppo Andrea Buonaspeme, che “solo attuando una politica di sicurezza urbana “partecipata”, che integri alle politiche di controllo nuove politiche sociali, facendo interagire tutte le forze sane della città, programmando interventi tesi ad integrare prevenzione e repressione si potrà garantire al cittadino quella “tranquillità diffusa” che chiede per poter esercitare i propri diritti”

Simona Antonini, in veste non solamente di consigliera ma soprattutto in quella di professionista attiva da anni nel settore sociale, ci tiene a puntualizzare che “L’attività di controllo e repressione devono inevitabilmente coesistere con azioni di inclusione sociale soprattutto nella nostra comunità dove è diminuita in modo sostanziale la socializzazione. La speculazione edilizia ha lasciato metri cubi di cemento vuoto non colonizzati positivamente dalla vita delle famiglie ed è qui che trovano spazio la criminalità organizzata.”

Il Partito democratico sostiene che un’azione efficace non può prescindere anche dal rafforzamento di azione delle forze dell’ordine, sulle quali è sicuramente necessario investire sopratutto attraverso il supporto da parte delle politiche sociali.
Siamo in piena sintonia ed avalliamo con forza l’opinione di Andrea Buonaspeme : “Occorre impegnarsi nel lavoro di guida e governo dei processi di sviluppo urbanistico tesi da una parte a prevenire situazioni di degrado e di disagio (es. migliore illuminazione di alcune parti della città) e dall’altra a promuovere spazi che consentano alle collettività di continuare a sentire come propri i luoghi sia in termini di fruizione che di impegno alla salvaguardia e alla loro conservazione. Si tratta di investire sulla riscoperta e la promozione del senso di comunità e del concetto di “bene comune” che contribuiscono a produrre senso civico, responsabilità e impegno alla salvaguardia e alla tutela del bene di tutti, anche attraverso il tradizionale ed efficace strumento del controllo sociale diffuso.”

Al centro di questa strategia di intervento deve essere posto l’obiettivo di rinsaldare le trame del tessuto sociale con interventi che puntino soprattutto sui giovani e che mirino a creare argini alle loro tendenze all’isolamento e all’individualismo esasperato. Con forza il Pd chiede che vengano subito convocate la Commissione Sociale e la Commissione Ambiente e Territorio al fine di affrontare in modo sinergico e nuovo la questione “sicurezza” e le sue diverse dimensioni. L’istituzione di una apposita “Commissione per la sicurezza urbana” al fine di affrontare in maniera “partecipata” la questione e cominciare a tracciare quelle linee guida necessarie per un’azione efficace.

In conclusione, il segretario Mauro Paci, i consiglieri Antonini e Buonaspeme, ritengono necessario il coinvolgimento di tutte le istituzioni, del terzo settore e delle forze dell’ordine così da creare un protocollo di interventi integrati per la sicurezza attraverso tavoli di lavoro e l’attivazione di un tavolo permanente. C’è bisogno di redigere un piano strategico sulla sicurezza in termini di qualità della vita, sviluppo locale e tutela dei diritti.”