SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Consiglio Comunale ha fornito gli indirizzi per definire un raccordo tra aspetti urbanistici e quelli relativi alle attività produttive in fase di approvazione di progetti edilizi in variante ai vigenti strumenti urbanistici per realizzazione, ristrutturazione, riconversione, ampliamento di impianti produttivi insistenti in zone per le attrezzature tecnico-distributive.

Una delibera che non è piaciuta all’opposizione e al gruppo dei Diversamente Democratici, che hanno accusato il sindaco di sposare un metodo non trasparente e strettamente legato all’atto approvato il 28 aprile, quando si è concessa alla Samb ad uso gratuito un’area in zona Brancadoro per la realizzazione di alcuni campetti d’allenamento.

“Così si può causare lo stravolgimento in una zona strategica che era stata considerata l’area in cui sarebbe dovuta sorgere la Cittadella dello Sport – ha dichiarato Loredana Emili – lì non è consentito un intervento edilizio diretto. Noi di fatto andiamo a cancellare una previsione del Prg che chiedeva espressamente un piano particolareggiato”.
Emili e Pezzuoli hanno quindi presentato un ordine del giorno (respinto dall’assise) per impegnare la giunta a far predisporre agli uffici un piano particolareggiato in variante al piano regolatore.
“Voi abusate del termine trasparenza”, ha replicato stizzito Gaspari. “Non c’è operazione più limpida di questa e la rivendico. Non c’entrano niente i campi di calcio”.

Il consesso ha inoltre fornito regole certe per le aree cittadine del centro storico, Paese alto e centro di Porto d’Ascoli in cui non è possibile avvalersi della S.C.I.A. (segnalazione certificata di inizio attività) per interventi di demolizione e ricostruzione o per varianti comportanti modifiche della sagoma.

Via libera infine alla partecipazione del Comune di San Benedetto al bando regionale che prevede l’erogazione di contributi per “autorecupero – autocostruzione”. Come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Paolo Canducci: “Nel bando si prevede la possibilità di destinare edifici pubblici alla creazione di alloggi sociali. I beni comunali oggetto dell’intervento sono l’ex Liceo di via Leopardi, che però necessita di un cambio di destinazione da edilizia scolastica a residenziale, o, in alternativa, l’area comunale di via Tonale compresa nel PRUACS. La Giunta dovrà scegliere uno dei due siti e individuare il soggetto gestore. Tutte le procedure per accedere al bando dovranno essere espletate dai settori pianificazione, servizi sociali e lavori pubblici entro il mese di ottobre 2014”.

Secondo il grillino Marucci i requisiti che il soggetto gestore e le imprese deve possedere sono piuttosto stringenti e potrebbero penalizzare le piccole aziende locali. Canducci ha risposto che sono requisiti in linea con quelli già approvati da altri comuni delle Marche e ribadito che l’interesse dell’Ente è che si possa accedere ai fondi per effettuare l’intervento. Pasqualini (Pd) ha presentato un emendamento in cui si garantisce la partecipazione ai bandi anche ai soggetti gestori e soci della cooperativa di autocostruzione – autorecupero che non hanno mai svolto tali attività specifiche e in cui si richiede che gli aspiranti autocostruttori o autorecuperatori e i componenti il nucleo familiare che andranno ad abitare negli edifici abbiano la residenza da almeno 2 anni nel Comune di San Benedetto del Tronto. La proposta, come emendata, è stata approvata con 15 sì e 9 astenuti.