SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pino Perotti, in questi giorni ‘ambasciatore’ sambenedettese a Chicago Heights, sta coronando un sogno che coltiva da una vita. Un sogno anche mio che sono suo fratello. Nostro nonno Assenti Luigi detto Luigiò ha passato 40 anni della sua vita nella cittadina ‘sopra’ la metropoli Chicago. Partì nel 1910 circa (Pino mi corregga visto che è un super esperto di ricerche storiche e sul posto può approfondirle) e periodicamente tornava nella sua San Benedetto. Faceva il calzolaio e, per sicurezza, non si sa mai, aveva costruito nel giardino della sua abitazione di via Carducci 55, una piccola ‘casetta’ ove conservava tutti gli arnesi del mestiere. Io e Pino la visitavamo spesso da bambini, era ricca di attrezzi che ci affascinavano.

Torno al sogno: Pino da giovedì scorso si trova a Chicago Heights e, conoscendolo, credo che nella nostra ‘città gemella’ stia magnificando le bellezze di San Benedetto non facendosi mancare paragoni veri e costruiti tra le due realtà cittadine. Immagino già tutte le novità che avrà scoperto e che puntualmente faranno parte della prossima edizione di Espresso Rossoblu. Con lui la moglie Silvana (Capecci Giuseppina all’anagrafe). Avrebbe dovuto raggiungerli anche il loro secondogenito Roberto ma non gli è stato possibile per motivi burocratici.

Nella foto che affianca l’articolo lo vediamo nel comune di Chicago Heights insieme al sambenedettese Tonino Travaglini (che mi saluta affettuosamente) e alla vice sindaco Lisa Aprati di chiare origini italiane. Nell’altra foto c’è anche sua moglie Silvana.

Ringrazio intanto Tonino e ricambio  e invito Pino ad inviarci altre foto della sua escursione americana. Escursione che passerà dall’Illinois alla California, esattamente a San Diego dove risiede Umberto Assenti, detto Santarille dal nome di suo padre Sante, nonchè fratello di nostro nonno “Luigiò”.

Umberto è cugino di nostra mamma Maria ed ha nella metropoli californiana un avviato negozio di pasta all’uovo, “Assenti’s pasta”. Fino a qualche anno fa ogni due anni tornava a San Benedetto del Tronto. Grande amico di Gioacchino Fiscaletti con il quale è costantemente in contatto telefonico. Sarà per questo che ha una caratteristica straordinaria, sa prima di noi sambenedettesi quello che succede qui, dai nati, ai morti e anche a qualche innocua vernecchia. Nelle sue serate sambenedettesi era solito frequentare il bar Massimo davanti alla stazione (oggi Blue Express) e il centro cittadino. “Ciao Umbè, un saluto affettuoso da parte de lu parènte Zarè, a te, alla tua famiglia e ai figli. Tienimi a bada Pino che, se si scatena, vi racconta la storia di San Benedetto per tutta la notte“.

Mi scuso con i lettori se mi sono dilungato troppo nel ‘personale’ ma credo che Pino sia un personaggio noto, specialmente nell’ambiente della Sambenedettese Calcio ma anche come professore nella scuola media Curzi. Umberto ‘Santarille’ lo stesso, essendo la sua una famiglia tutta sambenedettese e molto stimata dalle nostre parti.