SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Spacca rispetti il Piceno”. Luciano Agostini attacca il presidente della Regione nel giorno della posa della prima pietra del nuovo ospedale dell’area metropolitana a sud di Ancona.

“Tutta la comunità marchigiana – scriveva mercoledì mattina il governatore – avrà a disposizione un complesso sanitario all’avanguardia, che comprenderà l’ospedale di rete, il nuovo Inrca e la sede di Italia longeva, con un’area per la degenza e una per la ricerca”.

L’onorevole del Partito Democratico ricorda come il sostegno nei confronti della terza età (Inrca sta per Istituto Nazionale Riposo e Cura degli Anziani) vada di pari passo con l’intento di realizzare un ospedale di rete della provincia anconetana, che si aggiungerebbe al Torrette.

Si tratterà del secondo nosocomio di livello – osserva il parlamentare – in un momento in cui si parla di ristrettezze economiche tali da non poter acquistare le siringhe al Madonna del Soccorso di San Benedetto, questa notizia è un insulto. Le risorse sono poche, andrebbero distribuite su tutto il territorio. C’era il discorso del nuovo ospedale a Fermo, quello dell’ospedale unico nel Piceno. Qui da noi ci si limita alle idee, ad Ancona si realizzano le opere”. Gli investimenti andrebbero elargiti in maniera equa, con maggiore attenzione verso il sud della Regione. “Vanno eliminate le criticità. Non è concepibile che si avvii il percorso per una seconda struttura nel capoluogo marchigiano e qui da noi si chiudano i reparti”.

Il ruggito di Agostini va di pari passo con il prolungato silenzio di Gaspari (al contempo presidente della conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 5) sul delicato tema della sanità. Con Spacca il rapporto è diventato idilliaco e tutto l’impegno è rivolto alla possibilità di concedere al presidente in carica l’opzione del terzo mandato consecutivi.
Lo scenario non entusiasma il primo cittadino offidano Valerio Lucciarini: “Non è un problema di terzo mandato o meno. Si tratta di cambiare la classe dirigente regionale. Trent’anni nella medesima istituzione pubblica sono davvero troppi per chiunque”.

Pensiero isolato? Affatto. “Penso che il suo sia il sentimento prevalente”, taglia corto Agostini. “Non bisogna preoccuparsi oggi del destino di Spacca con una discussione estenuante, semmai occorre occuparsi di come governare la Regione in questa conclusione di legislatura. Sanità, lavoro e infrastrutture devono essere le priorità. Vanno messe al centro del dibattito, subito. Occorrono azioni immediate e serie. Se ci saranno, saremo in grado di decidere meglio”.