
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gaspari è avvisato. “Discuteremo sull’opportunità che un sindaco in carica possa candidarsi in Regione, causando il commissariamento del Comune”. Lo dice il segretario marchigiano del Pd Francesco Comi, interpellato in merito alle strategie in atto in vista delle elezioni regionali del 2015.
“La legge consente la candidabilità, non l’eleggibilità”, spiega Comi. Nel senso che una volta promosso a Palazzo Raffaello l’eletto dovrà scegliere tra le due poltrone. Va però capito se, in caso di reale partecipazione alla gara, il sindaco deciderà di dimettersi in anticipo o di aspettare più comodamente l’esito delle votazioni. Nel confinante Abruzzo, la legge regionale impone l’abbandono agli amministratori intenzionati a correre per un posto all’Emiciclo.
“Non siamo un partito monocratico, ci confronteremo. Il primo cittadino non potrà decidere autonomamente. Le valutazioni verranno fatte dal gruppo dirigente del partito. Non posso fare adesso la sintesi di un dibattito non ancora avviato. Decideremo la regola da applicare e quell’orientamento varrà per tutti. Si tratta di una questione politica seria, non sceglieranno i singoli“.
L’idea che Gaspari debba dimettersi alla vigilia della campagna elettorale si sta espandendo anche nel Pd locale. Qualcuno non vede di buon occhio la possibilità che un concorrente al Consiglio Regionale possa gareggiare con addosso l’etichetta di primo cittadino in sella. A meno che il numero uno di Viale De Gasperi non opti per una competizione esterna al Pd, seppur in una lista alleata.
C’è poi da valutare la figura di Gian Mario Spacca, strettamente collegata a quella del sindaco sambenedettese. “Il nostro statuto – continua il segretario – prevede che gli iscritti non possano candidarsi più di due volte consecutive, mentre per il Parlamento il limite è tre volte”. Il governatore rientrerebbe nella prima categoria, nonostante Comi eviti in tutte le maniere la minima polemica: “Non rilascio dichiarazioni, da qui a domenica mi concentro sui ballottaggi, subito dopo ci dedicheremo a definire una proposta attraverso una campagna di ascolto che lanceremo a metà giugno. Costruito il programma, faremo la squadra. La leadership si definirà successivamente, al terzo passaggio”.
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Caro Massimo,
se il pericolo fosse scongiurato da un cavillo burocratico significa che siamo proprio messi male. Ci sono moltissime altre ragioni, validissime, che non permetteranno un’elezione che sarebbe assurda. Principalmente per come sembra che la pensi Renzi. Sul cui carro, ha detto Gaspari, salgono tutti, cosa normalissima per chi pensa politicamente come chi ha portato l’Italia all’attuale situazione. Gaspari fa parte di quella ‘ditta’. Matteo, se ci sei, se sei stato eletto per rottamare, batti un colpo. Se ci sei. Altrimenti gli italiani continueranno a farsi male da soli e tu (Renzi) scomparirai dalla scena.
……….Promoveatur ut amoveatur….
Prima di mandarlo a fare altri guai o a pagarlo per un dolce far nulla in Regione come tanti suoi “amici o compagni”, cari cittadini sambenedettesi, pensateci bene!!
Guardate e ricordatevi come si è comportato da Sindaco. E lo volete pure premiare per un vitalizio, che è l’unica cosa che interessa a loro? Pensateci gente, pensateci! Forse volete mandarcelo così San Benedetto verrà liberata, ma conviene ingoiare il rospo, tapparsi il naso e sopportarlo per un altro paio di anni e così dopo ce ne liberiamo definitivamente. Spero!
Sfrinca a volte esagera ed io lo cancello ma le situazioni le inquadra molto bene. Fino a prove contrarie che, purtroppo, non vedo mai
Mai arrendersi o rassegnarsi. Secondo me tu dai troppa importanza a chi non la merita. Votare loro equivale a votare contro Renzi e se 2+2 fa 4…
Direttore poi me la spiega…
Renzi. almeno nelle intenzioni, ha preso tanti voti, non perché è del Pd, ma per rottamare (in pratica lo stesso desiderio di Grillo e Casaleggio) la vecchia politica. Nel nostro caso, invece di rottamarli, contribuirebbe a promuoverli. E lui perderebbe consensi. Chiaro?
Direttore sarebbe così in un paese privo di clientele e faziosità ma sappiamo che siamo ben lontani da ciò, così come sappiamo che i cittadini non sono bene informati e votano di pancia…. e si vede….
ciao direttore ci rendiamo conto Gaspari alla regione ? sono deluso ed amareggiato se fosse vero dopo due legislature dove lui e tutta la sua compagnia hanno creato quello che si vede sotto gli occhi di tutti …che succede? viene premiato alla regione ….mahhh…… Ora capisco perché il viaggio con Spacca e tutti dovevamo perché ? cosa c’entra con lui ora penso di aver capitooooooo…..non meritiamo un Italia così con questa politica e questi Politici…..
Qualcuno la merita. Cosa ancor più grave: sono più di quelli che non la meritano. Mi riferisco a chi vota naturalmente perché se ci mettiamo tutto il popolo, quelli che la meritano, sono meno del 20%. Eppur comandano
Se ragioniamo in termini politici Gaspari è un vincente! Già perché nonostante tutti i suoi detrattori (di cui molti sono diventati supports), le condanne in primo grado della corte dei conti e tutte le altre nefandezze fatte è comunque stato rieletto, il che significa che i cittadini lo vogliono e quindi ha i meriti partitici per essere promosso. Da tempo dicevo che il comportamento di Gaspari eccessivamente asservito al Governatore non era altro che captatio benevoletie per uno scranno in regione…. magari anche dal lato della Giunta Regionale…
Credo che debba decidere Matteo Renzi perché ogni scelta sbagliata ricadrebbe su di lui. Quella di non dimettersi sarebbe sicuramente sbagliata per la mentalità simil grillina che vuole imporre l’attuale Presidente del Consiglio. E che gli ha portato moltissimi voti recentemente. Se non lo facesse sarebbe una delle prime scelte flop da ex Dc-Pd che non cambiano quel suo partito che lui dice di voler addirittura rottamare. Inizierebbe a perdere tanti consensi. Il suo futuro, infatti, se lo gioca sul territorio. La botte piena e la moglie ubriaca non l’ha avuta mai nessuno.