Riceviamo e pubblichiamo una lettera del nostro lettore, Luca Consorti.

“Vi invio la nuova tipologia di abbonamento per il parcheggio del lungomare. Passavo di fronte all’hotel Arlecchino (…) quando ho notato nelle macchine parcheggiate di fronte, sicuramente dei loro clienti, questo nuovo tipo di abbonamento.

Mi dispiace che nell’articolo di qualche giorno fa, il suo giornale abbia dimenticato di dire che da quest’anno esiste l’abbonamento “personalizzato”! Mi scuso per l’ironia, ma sinceramente sono arrabbiato in quanto noi cittadini normali ci siamo sbrigati ad andare a pagare l’abbonamento per le nostre autovetture e che la maggior parte delle persone che hanno parcheggiato sul lungomare oggi, che entrato in vigore l’obbligo, abbia pagato l’obolo per le sempre più vuote casse comunali.

Mi scuso per la lunghezza della mail, ma se iniziamo così il 1º giugno a fine agosto sarò con il fegato a pezzi.

Nota del Direttore

Avendo appena ricevuto una protesta da parte della famiglia Calvaresi, a scanso di equivoci che per noi non c’erano, precisiamo che nessuna responsabiltà possa addossarsi al proprietario dell’Arlecchino e tanto meno al fratello Marco, attuale presidente del Consiglio Comunale. Anche perché, ci è stato comunicato che il titolare possiede l’abbonamento (a breve lo pubblicheremo) riservato ai propri clienti. Evidentemente si è trattato di un automobilista indisciplinato o magari perché aveva fretta o perché sarebbe andato via subito. Se ha fatto il nome, secondo noi, è stato solo per localizzare il posto in cui l’improprio biglietto era stato messo. In pratica come è possibile dare la colpa al proprietario del garage se davanti all’ingresso c’è un’auto nonostante la segnalazione di divieto di sosta. Per questo preciso motivo ci scusiamo con la famiglia Calvaresi, anche per un riferimento agli hotel in genere (tolto con l’aggiornamento che ha fatto seguito a questa mia nota) che, appunto, nulla c’entra con quanto accaduto.

A parte tutto però la cosa che mi fa più rabbia sono certi sciacalli che trovano subito l’occasione per demonizzare nemici personali senza nemmeno valutare se hanno qualche colpa o meno. Un esempio che dimostra l’importanza dei social network ma anche il suo uso deleterio. Le scuse non fanno mai male. Io mi sono sentito di farle perché ci stava che il proprietario Piero Calvaresi potesse sentirsi toccato. Chi non sbaglia mai?

Abbiamo allegato come immagine l’abbonamento dell’hotel Arlecchino che scade il 31 agosto 2014