SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Circa 250 nuovi studenti da piazzare per l’anno scolastico 2014-2015. I patemi dell’Alberghiero coincidono con l’elevato appeal dell’Ipssar Buscemi, sempre più ambito ed apprezzato dai ragazzi sambenedettesi e non solo. C’è però il problema dello spazio, che si ripropone ciclicamente e a cui, ogni volta, si tenta di rispondere con una soluzione temporanea. Da settembre a giugno l’aiuto è giunto dall’Istituto Tecnico per Geometri di Grottammare, che ha ospitato tre quinti.

Ma dalla prossima stagione scolastica tutti rientreranno nella struttura di Piazza Sciocchetti. “Ai 210 dieci iscritti va aggiunta la percentuale dei bocciati e dei non ammessi”, spiega il preside Alfonso Sgattoni. “Si tratta di 30-40 persone. Una parte non si iscrive o cambia scuola”.

Ad aggiungere preoccupazione c’è poi il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. “Tutte le classi dovranno usufruire dei laboratori – prosegue – speriamo di risolvere le questioni logistiche”.

Il tempo stringe. A marzo il sindaco annunciò di aver chiesto all’agenzia del Demanio di acquisire l’immobile attualmente occupato dallo Ial, che verrebbe sfruttato per il trasloco degli uffici e degli spazi amministrativi. Il Comune aspetta una risposta da gennaio e a questo punto spera in una soluzione entro l’avvio dell’estate.

“Siamo ottimisti – osserva il preside – l’amministrazione sta lavorando da tempo, forse ci siamo. La nostra scuola è in espansione, vogliamo essere l’istituto del territorio. Siamo una città turistica in grado di offrire servizi e formazione. La convivenza con i pescatori, che nelle vicinanze hanno la loro sede, sarebbe prestigiosa. La scuola gastronomica e la storia della marineria a pochi metri di distanza: sarebbe bellissimo”.

Alfonsi rivela comunque di aver studiato un piano b, “un’uscita d’emergenza” da attivare fra tre mesi qualora la situazione non dovesse sbloccarsi e che possa per un periodo limitato scongiurare il sovraffollamento del plesso. L’ipotesi potrebbe magari riguardare la Sacconi, non troppo lontana, chiamata ad accogliere alunni e professori.