
Elezioni Europee. Dire che un risultato simile era scontato è forse esagerato e non vero. È pero facilmente spiegabile. Se ha votato il 57,22% degli aventi diritto significa che il 42,78% non è andato alle urne. Ma un motivo lo avranno pure avuto. Se non tutti almeno la metà, cioè il 21% sì, quelli cioè che non sono andati alle urne in conseguenza del ragionamento che nessuno sarebbe in grado di rappresentarli. Oltre che schifati dal modo con cui l’Italia è stata governata come dimostra chiaramente l’aumento della povertà, l’annullamento della classe media, i ricchi sempre più ricchi, la disoccupazione, i salari da fame per chi un mezzo lavoro riesce a trovarlo.
Non è stato sicuramente un ‘non voto’ per contestare il nuovo rappresentato dal Movimento Cinque Stelle che, fino a prova contraria, non ha mai governato. Anche per questo motivo mi fanno ridere i commenti di una classe giornalistica tutt’altro che libera che considera un flop il risultato del Movimento di Grillo nato qualche anno fa, mentre considera quasi un successo il superamento della soglia (4,4%) del Partito di Alfano, ministro della Repubblica Italiana, scudiero di Berlusconi fino a qualche mese fa. Se i numeri valgono per tutti, Alfano deve lasciare subito il suo posto.
Perché allora quel 21% di, assenteisti dopo ragionamento, non hanno votato M5S per delegittimare quella classe politica che tanti danni ha fatto fino ad oggi? Cioè Pd e Pdl. Secondo me perché Beppe Grillo non ha saputo tenere il giusto equilibrio in campagna elettorale durante la quale ha parlato troppo lui e poco i suoi ragazzi. Prendo ad esempio una trasmissione di Radio Anch’io nella quale la Taverna e Crimi hanno messo in grossa difficoltà i giornalisti interlocutori e lo stesso Ruggero Pò. Riprodurre a Porta a Porta quanto hanno detto con qualche aggiunta necessaria dello stesso leader, i votanti per il M5S sarebbe stato molti di più. Sicuramente quel 21% di astensionisti avrebbero votato per il M5s facendogli raggiungere il 42%.
Ritengo però che sia stato semplicemente un errore strategico e nulla più. Ciononostante M5S è oggi ufficialmente il secondo partito italiano che con le dovute correzioni potrebbe diventare il primo. Errore strategico che non ha commesso il furbo Pd, il quale per evitare che il M5S stravincesse le elezioni (non quelle locali dove il punto debole resta) ha sostituito in tempo il morbido Letta con il più rampante Renzi, aggiungendo ai tantissimi voti clientelistici per i quali il Partito democratico è espertissimo, quelli del personaggio Renzi.
A questo punto mi auguro che Matteo Renzi si liberi delle corde e faccia veramente quello che dice, dall’eliminazione delle Province, alla diminuizione dei Parlamentari, alla voce grossa in Europa, a regole chiare per chi ruba, all’eliminazione del clientelismo simbolo del proprio partito, alla politica vista come affare e non come missione e a tanti altri provvedimenti che i primi a rifiutare sarebbero quelli del Pd. In modo particolare nel territorio, coloro che si sono messi in politica con intenzioni diametralmente opposte a quelle che predica l’ex sindaco di Firenze. “Prediche” ora solo a parole, vedi eliminazione delle province e riforma del senato ancora ai nastri di partenza. Nè può bastare lo zuccherino di 80 euro mensili che alla resa dei conti non sono più di 30.
In conclusione viva Renzi se riuscirà a cambiare il Pd che, nonostante il successo, rappresenta il peggio in Italia in un buon 70-80% dei suoi componenti. Se non potrà o non vorrà o non ci riuscirà, via libera al M5S se la lezione attuale gli sarà stata utile.
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So benissimo che Grillo è un pericolo pubblico per i politici che fino ad oggi hanno ridotto l’Italia ad uno stato ridicolo oltre che sempre più povero. Per quanto riguarda il popolo io, invece, credo che dimentichi troppo, Se così non fosse, accanto ai cognomi Fini e Alfano dovresti aggiungerne tantissimi altri. O gli altri andrebbero premiati? Lo stesso Renzi se non farà quello che dice darà ragione a chi ritiene che sia stato scelto, per l’immagine e l’appeal che indubbiamente ha, al posto di Letta proprio per arginare chi, senza peli sulla lingua, si è messo in testa che… Leggi il resto »
Il problema è che certe persone non riflettono e festeggiano pure quando qualcuno glielo mette in quel posto! Leggono solo certi giornali, guardano solo quello che le televisioni (di parte, a cominciare dalla Rai)propinano loro e loro abboccano. Chissà chi ha promesso una riforma al mese e ancora non ne ha fatta una, chi ha aumentato dal 20 al 26% le tasse sui risparmi in banca, chi sarà che stabilirà che la Tasi è una stangata molto, ma molto, più elevata dell’IMU, chi mette in vendita 70 auto blu usate e ne compra 200 nuove, chi è andato in giro… Leggi il resto »
Tra le tante tue speculazioni ti ho risparmiato quella sui morti. Dovresti ringraziarmi.
Ma come si poteva dare credito ad un comico che in passato anche recente ha rilasciato le seguenti dichiarazioni
La crescita del PIL non crea occupazione
Con le stampanti 3d si costruiscono i motori dei boeing
Nel futuro il trasporto aereo sarà appannaggio dei dirigibili
Un comico che crede la soluzione sia la decrescita felice, che secondo lui la crescita del PIL non crea nuovi posti di lavoro, che voleva chiudere EXPO….giusto per ricordarne alcune.
Per non parlare della sua campagna elettorale…definirla ridicola sarebbe usare un eufemismo
Quindi lei sta bene così. Magari ha un bel posto di lavoro, una pensione abbondante assicurata, tanto denaro da parte per cui cambiare i politici che lo hanno fatto e lo fanno stare così bene è sbagliato. Ha ragione.
Una risposta del genere non merita risposta, visto che si è scaduti sul personale, non me l’ aspettavo
Anche la sua non scherzava