SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non intendevo dire che il Pd incontra il Pd, bensì che il Pd incontra un quarto del Pd, o giù di lì”. Pasqualino Piunti rincara la polemica nei confronti del sindaco, che non aveva gradito le ironie espresse in Consiglio Comunale sulle iniziative cittadine del Partito Democratico. “Nelle tre zone di San Benedetto i risultati sono stati deludenti. Poche decine di persone, quasi tutte tesserate al partito delle correnti, che vede il nostro prode primo cittadino passare con naturalezza da Fassino a Bersani, poi a Civati, ma votando Renzi”.

Un’incoerenza che Piunti rivede pure nell’attività amministrativa: “Piano Regolatore, grande opera, lungomare, Ballarin. Poi più niente, perché nel frattempo è cambiato il mondo secondo lui. Fare il sindaco così per otto anni gratifica solo lui”.

Quindi lo scatto d’orgoglio, ripensando all’era Martinelli. “Noi realizzammo 40 milioni di opere pubbliche, tra cui quel lungomare che Gaspari promette dal 2006 e per il quale si pagano da sette stagioni i parcheggi e da tre la tassa di soggiorno. Ormai quando viene invitato per parlare bene del Pd finisce solo col denigrare i competitors. Vedi anche i Cinque Stelle con la vicenda di Pomezia”.