SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel periodo 2007-2012 il numero degli incidenti e dei sinistri a San Benedetto è incoraggiante e significativo, in quanto è diminuito del 25,50%, con un numero di feriti in calo del 26,90% ed un numero di incidenti che segna meno 36,50%.

Luca Spadoni, assessore alla mobilità del comune, sostiene che “i cittadini hanno maggiore coscienza della mobilità alternativa”. Gli utenti coinvolti in incidenti, per fasce d’età, sono rappresentati, in media, per l’ 89, 3%  dagli over 65. I maggiori incidenti avvengono su rettilinei e il frontale laterale è la tipologia di scontro maggiore; nei mesi estivi è maggiore la media degli incidenti stradali, per l’aumento delle persone presenti in riviera.

Le fasce orarie di maggiore incidentalità sono 12-14 e 17-19. I maggiori punti incidentati sono rappresentati da tre incroci del centro cittadino: via San Martino con via G. Pizzi con 41 incidenti; via G. Pizzi con via Calatafimi con 34 incidenti e via S. Martino con via Roma con 39 sinistri. Dal 2004 questi tre incroci hanno fatto registrare il 18% ed il relativo 20% dei feriti, questo perché le strade sono strette, con minore visibilità e l’area è più trafficata.

Un’altra area incidentata è via del Cacciatore all’incrocio con via G. Da Buglione che nel 2004 ha fatto registrare 37 incidenti con 57 feriti, ma nel 2011, con la costruzione della rotatoria, lo spostamento della linea di fermata ha fatto diminuire la lesività, ma non il numero dei sinistri.

Nel 63,19% gli autoveicoli sono i più coinvolti negli incidenti, mentre il 12,57% sono i ciclomotori. I maggiori incidenti pedonali si hanno durante il periodo estivo e le persone maggiormente coinvolte sono gli over 65.

I sinistri lungo la strada Statale, in otto anni, sono stati 765.

I dati sono incoraggianti e positivi, ma questo non deve far abbassare l’interesse alla sensibilizzazione dell’educazione stradale, non solo nelle scuole guida, e l’incremento della mobilità alternativa.