SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, di Palmiro Merli in merito alle dichiarazioni di Elio Core riguardo alle patologie tumorali in aumento a Porto d’Ascoli:

“Non credo che possa essere sufficiente al signor Elio Core la sua pur lunga esperienza come infermiere presso l’ospedale civile di San Benedetto per potersi ergere ad autorità sanitaria e poter disquisire, senza portare alcun dato ufficiale a sostegno della sua tesi, su incidenza di patologie tumorali in un determinato territorio.

Le sensazioni e le notizie che pervengono, a lui come a chiunque altro cittadino, circa l’ammalarsi di persone nel territorio dove si vive non autorizzano a lanciare pubblici allarmi senza prima essersi informati presso gli organi preposti alla valutazione di questi fenomeni.

Ricordo che esiste ancora l’art. 656 del Codice penale che punisce chiunque diffonda notizie atte a turbare l’ordine pubblico. Le domande preoccupate che in questi giorni cittadini dell’Agraria, della Sentina e di altre zone di Porto d’Ascoli si pongono dopo aver letto le dichiarazioni del Presidente del quartiere Porto d’Ascoli Centro dovrebbero indurre a una maggiore prudenza.

Il Presidente Core continui a dedicarsi a battaglie civili più adeguate alla funzione rivestita, come quella condotta per sottrarre al degrado la stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli, e lasci a chi ha titoli e competenza il compito di vigilare sulla salute pubblica”.