
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Bilancio di previsione approda in Consiglio. Prevedrà un costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati di 10,5 milioni. La copertura avverrà attraverso la Tari, articolata nelle fasce di utenza domestica e di utenza non domestica.
Nel primo caso, l’importo sarà dato dalla sommatoria di una quota fissa legata alla superficie tassabile e di una quota variabile in base al numero dei componenti il nucleo familiare. Mentre per le utenze non domestiche il calcolo si baserà solo sulla base della superficie. Secondo la proposta che giungerà in Consiglio, una famiglia di quattro persone pagherà 155,635 euro più 0,904 euro al metro quadro. Con altra delibera si stabilirà invece che la Tari si pagherà in tre rate di pari importo con scadenza 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre, pur essendo possibile pagare in una sola rata entro il 16 giugno. Con successivo provvedimento saranno definite riduzioni, agevolazioni ed esenzioni per cittadini in particolare situazione di debolezza economica o sociale.
La Tasi sarà finalizzata a pagare i cosiddetti servizi generali, prestazioni la cui utilità ricade su tutta la collettività del comune, come la pubblica sicurezza e la vigilanza, la manutenzione stradale, del verde e dell’illuminazione pubblica, i servizi socio assistenziali.
Il Consiglio sarà poi chiamato ad approvare il Piano generale di sviluppo 2014 – 2016, cioè lo strumento di programmazione pluriennale strategica dell’Ente contenente gli obiettivi da realizzare da qui alla fine del mandato nel 2016 e quindi il bilancio di previsione che movimenta complessivamente, in entrata e in uscita, risorse per 107 milioni di euro per l’anno 2014.
Il Bilancio 2014 costituirà un avanzo economico di 120 mila euro che andrà a finanziare l’acquisto attrezzature informatiche, a contribuire alla manutenzione straordinaria di impianti sportivi e a costituire un fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Comune annuncerà quindi l’adesione alla sperimentazione del bilancio di cassa. Ciò permetterà di ottenere un allentamento del vincolo del patto di stabilità, con la liberazione di risorse destinate agli investimenti.
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