Domanda posta ai candidati sindaco di Monteprandone. 

Molto clamore a Monteprandone ha suscitato l’elevato numero di multe per il semaforo con il controllo Vista Red, posizionato sulla Salaria. Esprimete la vostra opinione in merito a questo punto ed eventualmente ampliatelo sulla gestione della viabilità e della sicurezza sia passata che, nelle vostre previsioni programmatiche, per il futuro.

STEFANO CIAMPINI – Partecipare per Cambiare.

Secondo il Sindaco Stracci il Vista Red sarebbe stato installato per una questione di sicurezza stradale.

Tuttavia, non solo la cittadinanza non è stata avvisata della sua imminente installazione, ma non è stata nemmeno posta un’adeguata segnaletica che ne indicasse la presenza, come  fanno gli altri Comuni. Essa, infatti, era sottodimensionata, fuori norma, coperta dalla vegetazione e da altri segnali pubblicitari.

Inoltre dalla perizia effettuata dal CTU nominato dall’Autorità Giudiziaria è emerso che il cosiddetto “reddelay”, ossia il tempo di ritardo dell’attivazione del semaforo rosso, non era a norma per 200 mille secondi. Il restringimento di tale tempo determina una riduzione della tolleranza nel passaggio giallo/rosso, assolutamente ingiustificata vista la limitata dimensione dell’incrocio. Detta  sìtuazione, oltre a non determinare una maggiore sicurezza nel transito, ha comportato solo un  aumento delle contravvenzioni elevate agli ignari cittadini con conseguente ingiustificato aumento delle entrate nelle casse comunali.

Oltretutto il Sindaco Stracci ha rilasciato su questo tema dichiarazioni  fuori luogo e chiaramente propagandistiche, affermado la possibilità di rateizzazione delle sanzioni o di scontarne gli importi con lavori socialmente utili!

Noi riteniamo  che l’amministrazione  debba rapportarsi con i cittadini in maniera trasparente e collaborativa, condividendo le misure da intraprendere anche in materia di sicurezza.

 

GIANFRANCO RUPILLI – Movimento Cinque Stelle.

Noi del Movimento 5 stelle  crediamo che il controllo della viabilità, e della sicurezza in generale, sia uno dei fondamenti della convivenza civile di una comunità. Come portavoce dei cittadini, ritengo che non è lo strumento “Vista Red”  di per sé  ingiusto, anzi,  ma  l’uso che se ne è fatto: far cassa per poi far pagare ai cittadini di Monteprandone alcune iniziative dell’Amministrazione, che forse, anzi, sicuramente, non hanno nulla a che vedere con il traffico e la sicurezza.
Se avessero voluto regolare, prevenire, e reprimere la “non correttezza” dei cittadini non avrebbero agito nel più assordante silenzio e riservatezza; cosi facendo è stata negata la libertà ed il diritto dei cittadini ad essere informati e resi consapevoli delle iniziative prese, purtroppo, “non è nelle corde di questa amministrazione” agire con questi principi. La sicurezza ed il controllo del territorio non si risolvono con il posizionamento di un semplice  “Vista red”  ma magari con un sistema di videosorveglianza di tutto il territorio sempre attivo. Purtroppo questa amministrazione non ne è stata capace. Noi proponiamo lo sviluppo di una rete di controllo che tuteli sempre la privacy dei nostri concittadini, che possa innanzitutto prevenire comportamenti poco rispettosi delle norme civiche e stradali , per ovviare a tutte quelle sanzioni (300.000 euro circa in pochissimi mesi) con un semplice conta secondi sotto ad ogni impianto semaforico.
Questa Amministrazione, nella persona del primo cittadino, non si è nemmeno preoccupata di ascoltare i consigli di persone con una maggiore esperienza; tutto il  suo comportamento denota la sua grande  arroganza che non gli permette l’ascolto di opinioni diverse.
Tutto questo cambierà con l’arrivo del  5 Stelle.

ANNA MARIA RUPILLI – La nostra città.

Il problema dell’installazione del Vista Red sulla Salaria è stato sicuramente uno dei più annosi in questo quinquennio di amministrazione comunale. A parere del nostro comitato, la repressione non può essere l’unico metodo utilizzato per porre fine alla commissione di illeciti amministrativi. Bisogna intervenire a monte per evitare che si verifichino, facendo opera di prevenzione, che si concretizza  nell’impartire una buona educazione stradale, altrimenti il tutto si riduce nel divenire un mezzo per fare cassa. Comunque, anche qualora il semaforo fosse stata una scelta giuridicamente corretta, non andava fatta in questo particolare momento storico di grande crisi economica, finanziaria ed occupazionale. Nella vita non sono importanti solo le scelte che si fanno, ma anche il contesto in cui si adottano determinate decisioni. Abbiamo chiesto e ribadito più volte all’amministrazione comunale di togliere o migliorare questo dispositivo di controllo semaforico, adottando altre misure idonee che non lascino al “verde” i cittadini” o posizionando un’opportuna cartellonistica posta a debita distanza. Nel nostro Comune la viabilità, veicolare, di mobilità dolce e pedonale va concertata con gli organi competenti, realizzando strade alternative per mezzi pesanti, aprendo la “ famosa bretella”, creando continuità nel circuito delle piste ciclabili e migliorando lo status dei marciapiedi che non consentono la più semplice delle passeggiate ad una mamma con carrozzina.

STEFANO STRACCI – Uniti per la città.

Il Vista Red è stato installato  il 20 ottobre 2012. Abbiamo scelto il prodotto della Microrex perché  è stato ritenuto legittimo anche della Corte di Cassazione. Registra un video che consente di avere una prova incontrovertibile della tempistica del giallo e del Red Delay. Chi ha ricevuto una multa ha potuto verificare l’infrazione contestata dai Vigili Urbani. Non è stato sanzionato chi è passato con il giallo e nemmeno chi, superando il semaforo al momento del rosso, si è fermato prima di occupare metà dell’incrocio. In passato residenti e fruitori della zona si erano lamentati per la pericolosità dell’incrocio nonostante le presenza del semaforo. Nell’aprile 2012 abbiamo anche organizzato incontri sulla sicurezza stradale. Ci dispiace per coloro che hanno dovuto pagare le sanzioni ma il Comune non ha mai pensato di fare cassa con questi introiti extra, avendo l’ente un bilancio sano; prova ne è che nessun introito derivante da tale istallazione era stato inserito nel bilancio di previsione 2012 e la parte non vincolata dalla legge è stata completamente utilizzata(150 mila euro)per un progetto di sostegno all’occupazione e non per coprire capitoli di spesa ordinari. Grazie all’impianto il numero di infrazioni è stato drasticamente ridotto. Siamo passati dalle 40 multe al giorno fatte nel 2012 ad un numero di 3. Ora siamo in attesa dell’esito dell’unico appello pendente presso il Tribunale di Ascoli Piceno avverso una sentenza a nostro avviso tecnicamente sbagliata che ha ingenerato la strumentale convinzione che le multe non fossero legittime nonostante i circa 70 pronunciamenti favorevoli all’Amministrazione. Per il futuro utilizzeremo il semaforo 3-4 ore a settimana in maniera casuale per continuare ad ottenere un effetto dissuasivo e in modo tale che non si torni allo stato di totale anarchia precedente all’installazione del Vista Red.