SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In riferimento alla nota dell’assessore alla Trasparenza Luca Spadoni:

a) pensavo fosse un assessore politico e invece risponde come un funzionario comunale.

b) anche in via telefonica non ha espresso alcun dispiacere personale per quanto sta avvenendo nei nostri confronti. Troppo chiedergli una parola di ovvia solidarietà. Neanche una briciola. Quindi per lui è tutto normale.

c) Spadoni fa finta di credere che un sindaco che commemora le vittime del nazifascismo e del terrorismo ed esclude una testata libera ed indipendente compia un atto personale. Naturalmente è un atto istituzionale del quale anche un funzionario quale lui di fatto si ritiene dovrebbe essere direttamente responsabile, se non nel merito – sarà approfondito da chi di dovere – almeno nell’ovvia logica.

d) Stiamo cercando con il lanternino donne e uomini dotati di un minimo di coraggio, in questa città. L’orizzonte è triste. Luca Spadoni conferma ancora una volta di non essere candidato al nobel cittadino di questa specialità.

e) Spadoni pensa che questa vicenda sia usata strumentalmente da questa testata per creare polemica. Dimentica che sarebbe bastata una sola parola di qualche coraggioso per evitare di creare una notizia ad ogni strafalcione del sindaco che lui sostiene politicamente. Lui oggi ha evitato di dirne anche mezza.

f) In merito alle dichiarazioni di Spadoni, lui ovviamente le ricorda e se non le ricorda le ricordo molto bene io: inverno 2010-11, prima della giravolta di Sel che da critica diventa innamorata del sindaco che ora sostiene. E io posso citare il virgolettato in maniera corretta perché non le ho dimenticate e perché testimoniano come la sua posizione sia cambiata per mera convenienza personale. Pensare che questo sia scorretto significa non avere idea di cosa sia il giornalismo. E le ripeto: “Ma non vi danno niente per quello che fate?” Era presente una testimone, si era in consiglio comunale, di sera.

g) Spadoni mi ha detto che i giornalisti di Riviera Oggi si devono un po’ calmare, che siamo troppo nervosi. Io gli dico che dovrebbe un po’ agitarsi, e invece è na bunazze morta.