SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Che dire. Il sindaco di San Benedetto fa di tutto per dar fastidio a Riviera Oggi, come un bambinetto in vena di far dispetti capitato per caso in Viale de Gasperi 124. E noi che pubblichiamo tutto quello che dice o fa anche se invia le sue note private a tutta la stampa tranne che a noi. E lo facciamo anche per primi. Ingrato!
Desidero manifestare tutta la mia soddisfazione e la gratitudine ai cittadini di San Benedetto e del comprensorio che, con grande senso di responsabilità, hanno fatto sì che non si siano verificati i tanto temuti disagi conseguenti alla chiusura della Statale 16 per consentire lo spostamento del passaggio a livello di via Pasubio sul bypass appositamente realizzato.
Con probabile disappunto da parte delle immancabili Cassandre, che evidentemente non si sono neanche preoccupate di andare a verificare sul posto, ho potuto infatti constatare nel corso di sopralluoghi effettuati sia nella giornata di ieri, sia stanotte, sia stamane, che non si registrano nè code nè proteste in prossimità dello sbarramento.
Evidentemente la segnaletica apposta lungo tutte le direttrici di accesso alla zona interessata, le ripetute comunicazioni effettuate via stampa, social network e radio, le locandine fatte affiggere nei luoghi maggiormente frequentati della città, hanno raggiunto l’obiettivo. Bravi sono stati soprattutto gli automobilisti che, adeguatamente informati, hanno evitato la Statale utilizzando i percorsi alternativi suggeriti.
Questo mi fa concludere che i cittadini spesso si dimostrano molto più maturi di tanti osservatori, la qual cosa ci incoraggia a mettere ancor maggiore impegno per portare a termine nei tempi previsti un’opera che non esito a definire epocale per la nostra città. Epocale nel vero senso della parola, non solo per l’entità dell’investimento (3,5 milioni di euro spesi), ma per esempio penso ad un intervento altrettanto importante che risale agli anni ’60 del 1900 quando venne realizzato il sottopasso di via Mare che segnò una vera e propria svolta per Porto d’Ascoli e che tutt’oggi è di vitale importanza in quanto serve alcune migliaia di auto. Solo per azzardare un paragone con l’opera appena citata, basti pensare che su via Pasubio ogni giorno transitano 30.000 autoveicoli!
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“Scème bje che frette”
Epocale o no, è la prima volta in sette anni che può vantare qualcosa di concreto.
A meno che non consideri epocale anche la pista ciclabile sull’Albula.
I bilanci poi non si fanno solo con i più.
Lasciamolo fare ma credo che fra qualche anno ragionerà, perché ridimensionato, molto diversamente.
E tra i primi suoi cambiamenti ci sarà una visione opposta di Riviera Oggi.