
GROTTAMMARE – Di seguito una nota dell’ex sindaco di Grottammare Luigi Merli sulla cosiddetta “Grande Opera”, il progetto Anima di Bernard Tschumi.
Speravo di non dover più comunicare cose che riguardassero l’amministrazione di Grottammare. Ci si impegna per un periodo più o meno lungo della vita a servizio della collettività, si prova a costruire come abbiamo fatto un giovane gruppo dirigente capace e propositivo e ci si preoccupa di altro, ma la schizofrenia decisionale della burocrazia italiana (leggi Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche) mi costringe, per aver seguito dal nascere questa grande opera, a intervenire, perché ogni cittadino in una situazione di questo tipo ha l’obbligo morale di raccontare la verità dei fatti.
Ed ecco l’Italia che non vogliamo. Cambia il Soprintendente, “null’altro è mutato”, e a distanza di tre anni le autorizzazioni avute diventano carta straccia per il nuovo Soprintendente. Leggo testualmente dalla comunicazione di preavviso di diniego che “un’area dove sono stati spesi 1,5 milioni per realizzare una condotta acque bianche a vista conserva il carattere campestre ed agreste” ma soprattutto, udite udite, che l’opera insisterebbe “in un’area con forte valenza di rapporti con il mare in uno scambio di intervisibilità continua”. Le sarà parso, caro Soprintendente! L’area è a un chilometro e mezzo dal mare, tra l’opera da realizzare e il mare ci sono l’A14, la SS16, la Ferrovia e il manufatto sarà alto soltanto 22 metri, nonostante la Soprintendenza l’avesse autorizzata senza limiti di altezza. Ma non voglio appesantirmi sulle valutazioni tecniche, seppure anche agli occhi di un cittadino qualunque emerga la pochezza delle motivazioni.
Quello che voglio rimarcare è che un burocrate che si sveglia male al mattino può cambiare in maniera significativamente negativa il corso culturale ed economico di un intero territorio. Io non ci sto e penso che come me non ci stiano tutti gli italiani che sperano in un’Italia diversa fatta di regole chiare e di funzionari preparati e di buon senso. La comunità grottammarese non si fermerà di fronte a una burocrazia inutile, incapace e autoreferenziale, pronta a ribaltare proprie decisioni prese durante un iter lungo due anni e mezzo. Un tempo in cui la Soprintendenza, nelle persone dell’architetto Miriam Pompei e del Soprintendente Cozzolino, ha svolto una parte determinante dell’iter che consente l’edificazione dello straordinario progetto redatto da uno dei più importanti architetti viventi Bernard Tschumi, alla sua prima opera in Italia. Venticinque milioni di euro di investimento per la realizzazione dell’opera, con una ricaduta importantissima per le aziende del territorio e uno straordinario volano per il futuro economico del territorio piceno.
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Salve a Tutti E’ ormai opinione comune che in Italia una delle ricette per superare la crisi economica e rilanciare la crescita è lo snellimento della Burocrazia . Occorre scioglierne i nodi , le troppe e complesse regole, i tempi di risposta lunghi e incerti, i pareri lasciati spesso all’umore dei singoli burocrati .Rimodulare la democrazia è l’arduo compito della politica. I costi insostenibili della macchina pubblica e della burocrazia quasi sempre imbrigliano lo sviluppo delle dinamiche socio economiche ed urbanistiche incentivando il degrado e lo stato di abbandono. Credo inoltre fermamente che l’ambientalismo esasperato applicato all’interno di un contesto… Leggi il resto »
Sono in parte d’accordo con lei, quello che non mi è chiaro è:
-che cos’è esattamente A.N.I.M.A.
-quale valore economico-sociale ha, a parte per chi lavorerà alla costruzione
Fare un contenitore per quanto pregiato, senza avere in mente più che chiaro il contenuto, espone il progetto a critiche e a rischi seri di fare una cattedrale nel deserto, sottoutilizzata, o un centro commerciale, o una multisala (è già successo a SBT recentemente). Non dico che vada a finire per forza così, ma è bene prevenire piuttosto che curare.
Salve, su questo articolo può trovare le informazioni sul progetto, tra cui tutti nomi dei professionisti incaricati (la maggior parte di loro ha sede nella provincia di Ascoli Piceno): http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1767006947 Sul sito della Fondazione Carisap troverà l’invito per la procedura d’appalto in cui si specifica che tra i requisiti di ammissione dei candidati vi è in primis che “abbiano sede legale nei Comuni di riferimento della Fondazione” (la provincia di AP): http://www.fondazionecarisap.it/wp/wp-content/uploads/2014/01/Invito-a-manifestare-interesse.pdf Mi sembra già che questi due aspetti abbiano una grande valenza economica. Il progetto durerebbe due anni, 2014-2016. Direi che c’è sufficiente tempo per programmare e riempire di… Leggi il resto »
Ho visto il link.
Un profluvio illeggibile di parole astruse che non mi ha fatto ancora capire cosa sia in sostanza ANIMA.
L’unica cosa che si capisce chiaramente è che non è stato incaricato un solo professionista di Grottammare o zone limitrofe.
Il che è un primo segnale dell’utilità che avrà l’opera per la città…
Tutto questo al di là della questione paesaggistica che lascio agli addetti ai lavori. Cosa che inviterei un pò tutti a fare…
Salve, dato l’interesse mostrato la invito a visitare la pagina facebook a difesa del progetto ANIMA.
https://www.facebook.com/poloculturaleanima
Grazie
Il male resterà CRONICO finchè non ci sarà la possibilità di LICENZIARE chi commette questi errori. Non è possibile che chi sbaglia viene spostato. Chi sbaglia si deve assumere le proprie responsabilità. Completamente.
ma quale burocrazia, la risposta la ha data il responsabile di Legambiente di Ascoli, Ascoli, che come sempre si muove compatta, non sopporta che i 20 milioni arrivino in Riviera, questa è solo la prima salva di cannone aspettate e ne vedrete delle belle.
PS. il dirigente di legambiente del capoluogo pretende i soldi per il capoluogo -area ex carbon- e i verdini della riviera che dicono boh il silenzio assorda
Perché il centrodestra rivierasco non fa pace con se stesso? A SBT criticò Gaspari per aver mancato l’occasione di realizzare la fantomatica “Grande Opera”, a Grottammare gli preferiscono un “nuovo polo scolastico (parole di Raffaele Rossi)… Questo naturalmente a prescindere dell’inutilità dell’ennesimo centro multifunzione in pieno stile “assiro-sambenedettese” (cit. Camillo Langone) dalla dubbia funzione e dall’ancor più dubbio destino, confinato come sarebbe sulla Valtesino, in un paese di 15000 abitanti, con un corso vuoto e desolante, senza neanche una libreria su tutto il territorio comunale… un paese con più posti a sedere a teatro che sederi veri e propri… un… Leggi il resto »