
GROTTAMMARE – Il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e il presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini, dopo la conferenza stampa nella quale hanno esposto i loro dubbi circa la decisione della Soprintendenza delle Marche per la “Grande Opera” A.n.i.m.a., hanno inviato alla stampa una nota stampa nella quale chiedono l’apertura di un dibattito nazionale rispetto a quanto avvenuto.
ANIMA: apriamo un dibattito nazionale
Il lavoro su Anima prosegue nel weekend. Oggi e domani (domenica 4 maggio, ndr) gli uffici comunali e i tecnici della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno continueranno a lavorare sulla predisposizione del documento da inviare alla Soprintendenza in risposta al preavviso di diniego. Mentre prosegue dunque l’iter burocratico, la Fondazione e il Comune tentano di portare la questione a livello nazionale, attraverso una massiccia campagna di comunicazione che intende coinvolgere tutti gli organi di informazione italiani.
“Per il valore economico dell’investimento, l’esemplarità politica del percorso partecipativo messo in atto, il prestigio culturale del progetto di Bernard Tschumi e, soprattutto, il significato strategico che una simile operazione potrebbe avere per il nostro territorio – affermano il Presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini e il Sindaco Enrico Piergallini – riteniamo che il dibattito su Anima non possa rimanere confinato a livello locale ma debba interessare l’opinione pubblica e la politica nazionale”. L’obiettivo tra l’altro è quello di far giungere la notizia di ciò che sta accadendo nel Piceno anche ai responsabili del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Capitale, affinché siano informati sul prestigio del progetto e sui danni di immagine che la cultura italiana potrebbe ricevere da una sua bocciatura.
Riportiamo di seguito il comunicato che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha inviato all’Ansa e alla stampa nazionale.
Il progetto di Bernard Tschumi per il nuovo centro culturale di Grottammare (Ascoli Piceno) riceve inaspettatamente un preavviso di parere negativo dalla Soprintendenza. Grottammare (AP). Il progetto di Bernard Tschumi per il nuovo centro culturale di Grottammare (Ascoli Piceno) ha ricevuto il 30 aprile scorso un preavviso di parere negativo dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici delle Marche. La notifica è giunta al Comune di Grottammare lo stesso giorno in cui al Centre Pompidou di Parigi veniva aperta al pubblico una esposizione retrospettiva sull’opera dell’architetto Bernard Tschumi, già autore del Parc de la Villette a Parigi e del Museo dell’Acropoli di Atene, che nel corso della sua carriera ha dedicato ai luoghi per la cultura il suo maggiore impegno e messo in gioco le sue più apprezzate abilità. All’interno della mostra parigina il progetto per il centro culturale di Grottammare, prima opera italiana dell’architetto con studi a Parigi e New York, emerge come una delle opere che sono state più intensamente dedicate all’interpretazione del contesto ambientale e all’espressione del contenuto culturale da esse attivato. Nelle intenzioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, soggetto che ha promosso e finanziato la realizzazione dell’opera, il nuovo centro culturale è stato concepito non solo per riscattare con un’architettura di grande sensibilità un contesto ambientale compromesso da interventi discutibili, ma soprattutto per creare i presupposti per un miglioramento qualitativo e quantitativo dei flussi turistici sul territorio. Questo, nel presupposto che il turismo possa costituire una opportunità di rilancio per una comunità colpita da una grave crisi economica e sociale. Proprio in funzione di questi obiettivi il progetto è nato ed è stato messo a punto lungo un percorso partecipativo durato oltre un anno. Un percorso che, oltre a sollevare l’attenzione e gli apprezzamenti della critica internazionale, ha coinvolto in prima persona la comunità e le istituzioni locali; compresa la stessa Soprintendenza le cui osservazioni sono state da tempo recepite dal progetto di Bernard Tschumi e che, nonostante questo, sembra oggi porre le condizioni per mettere in crisi l’intero processo.
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Ottima idea far sapere a tutta Italia della vicenda Grande Opera. Scommetto che a trasmissioni come Report piacerebbe davvero sapere che una cittadina di quindicimila abitanti sta spendendo paccate di milioni per un auditorium da duemilacinquecento posti, ancora privo di un progetto culturale che ne giustifichi la realizzazione (a parte le prospettive di trasformarlo a breve in un altro centro commerciale).
….”Una cittadina di quindicimila abitanti stà spendendo paccate di
milioni”??
….Report, potrebbe fare un servizio sulle persone che ancora non hanno capito cosa succede sul proprio territorio……
Invece, io non condivido i commenti e questo modo di pensare anzi di MICRO-pensare. Un approccio culturale retaggio dell’epoca preunitaria? Eppure la storia della località Porto d’Ascoli sta lì a testimoniare cosa vuole dire pensare oltre i propri MICRO-confini… Innanzitutto L’opera verrebbe finanziata quasi nella totalità dalla Fondazione Carisap (…) e non dal Comune che quindi, a quanto si legge, si è concentrato più sulla fase dell’ideazione. Dopodichè tornando al “localismo” e al “MICRO-pensare”, ricordiamo che i centri di SBT e Grottammare (kmq 17,66) distano in linea d’area km 2,76 e km 3,1 in auto. Continuare a ragionare per “Comuni”… Leggi il resto »
E da dove vengono i soldi della Carisap, se non dalle risorse da destinare alle imprese del territorio? Le uniche a beneficiarne saranno, sospetto, quelle dei suoi soci principali, che si incaricheranno di costruire quest’opera con molto corpo e ben poca anima, e magari di gestirla nella sua destinazione finale di grosso supermercato.
L’ultima volta che ho sentito parlare di futuro, evoluzione e sviluppo in rapporto a colate di cemento ho visto nascere questo:
http://tinyurl.com/kpzkva6
Speravo che quei tempi fossero finiti nelle Marche.
….Scusa ptram….ma direi che hai idee abbastanza confuse….
Salve
Purtroppo c’è ancora gente che si ostina a credere che non ci possa essere un “futuro migliore” per tutti. Forse è questo il vero problema.
Grazie per l’attenzione
Il cemento qualsiasi forma gli si voglia dare e a prescindere dall’architetto che ne studierà i modi e le funzionalità, resta tale. Come puo’ sposarsi una simile colata di cemento con i fini e gli obbiettivi di tutela e conservazione del paesaggio e del territorio che il comune di Grottammare si è impegnato a perseguire in virtù della certificazione ISO 14001? E le opposizioni cosa aspettano a prendere una forte posizione in merito??? E’ in gioco il territorio di Grottammare quindi, o considerano la realizzazione di quest’opera un opportunità per la nostra cittadina e assumono un comportamente coerente, oppure sostengano… Leggi il resto »
A prescindere dal fatto che questa “grande opera” è proprio brutta architettonicamente e si integrerebbe in maniera pessima con l’ambiente circostante, mi sembra oltremodo inutile, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che soprattutto il nostro territorio si trova a vivere, andare a spendere 25 milioni di euro per l’ennesima “cattedrale nel deserto”. Se forse lo avete dimenticato, il Palacongressi di S. Benedetto (in teoria un’opera ben più utile di “Anima” per una città turistica) è stato per anni abbandonato al suo destino, prima che l’ennesimo “affidamento ai privati” lo trasformasse in un cinema e lo rendesse quantomeno… Leggi il resto »
direttore forse è il caso di cambiare l’iimmagine di ANIMA, considerato che il progetto presentato e “bocciato”, non è quello dell’immagine qui sopra.
non è polemica, è solo perchè è “completamente” diverso