
Servizio di Arianna Cameli e Emanuele Verdecchia per Super J, tg ore 19. Canale 603 nelle Marche e Val Vibrata, 634 nel resto d’Abruzzo.
Presto ulteriori approfondimenti
GROTTAMMARE – Pubblichiamo il video relativo alla conferenza stampa in cui Enrico Piergallini, sindaco di Grottammare, assieme al presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini, ha manifestato il proprio stupore per la decisione della Soprintendenza della Regione Marche che di fatto ha temporaneamente bloccato l’iter di costruzione della Grande Opera A.n.i.m.a., da realizzare su progetto dell’architetto Bernard Tschumi e su finanziamento della stessa Fondazione. Pubblichiamo altresì le copie di alcuni documenti consultabili nella fotogallery.
Marini Marini ha aggiunto: “Non posso che esprimere sconcerto di fronte a questa decisione incomprensibile. Ho avvisato Tschumi dell’accaduto. Oltre alla sua incredulità ha espresso la viva speranza di veder realizzare quest’opera, che per noi Fondazione rappresenta un investimento importante sul territorio”
Piergallini, alla nostra domanda riguardo eventuali vie legali, ha chiarito: “Prima di adire alle vie legali, spero di trovare una soluzione politica”.
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Ulteriore conferma che, per realizzare qualcosa, si deve farlo fuori da questo paese.
I dubbi non sembrano fondati, c’è ben poco da tutelare in quella zona.
Piuttosto sarebbe utile capire a cosa servirà quello scatolone firmato dall’archistar, che appare una potenziale cattedrale nel deserto se non viene ben riempita di contenuti e di funzionalità plausibili, delle quali al momento non c’è la minima traccia.
Fare una bella e costosa scatola per contenere il nulla è uno schiaffo alla crisi economica attuale e la fondazione non ci fa una bella figura, almeno si dichiari quali attività si pensa di ospitare e come finanziare la gestione e manutenzione nel tempo.
Condivido il commento di “first” aggiugo solo che mentre stiamo constatando i danni del dissesto idrogeologico nella zona dovuto alle pioggie,si dovrebbe riflettere sulla priorità di potenziare le strutture di supporto e sostegno del nostro fragile territorio,e depotenziare la cementificazione dissennata, specie se a discapito delle aree verdi e in prossimità dell’alveo di un fiume.Al di là dell’iter burocratico,c’è il buon senso per il superamento dell’ambizione particolaristica di campanile che vede in una “grande opera” l’abbaglio non mirato a sollevare nè a far evolvere la Comunità.
Due dubbi. Nel metodo. L’amministrazione comunale quando trasmette alla Soprintendenza la relazione tecnica illustrativa (proprio parere) sulla proposta progettuale, l’accompagna con una “proposta di provvedimento” (favorevole o negativa) di autorizzazione paesaggistica. Nel momento in cui il soprintendende, in caso di proprio parere negativo (vincolante), “comunica agli interessati il preavviso di provvedimento negativo”, il Comune “provvede in conformità” (come stabilito dal comma 8, dell’art. 146 del D.L.vo 42/2004). Permettere all’interessato di presentare osservazioni scritte o elementi documentali a propria difesa, entro dieci giorni, prima di emettere il diniego dell’autorizzazione paesaggistica, è legittimo e doveroso (come previsto dall’art. 10bis della L. 241/90).… Leggi il resto »
Condivido in toto. E’ famoso il caso del Novocomum di Terragni che, nel 1927, conoscendo bene l’ambiente cittadino e sicuro che la sua opera non avrebbe avuto alcuna possibilità di essere approvata dalla Commissione del Pubblico Ornato presentò in Comune un progetto in qualche modo camuffato per l’approvazione, abbellito con prospetti classicheggianti ed in linea con i tempi, ma una volta finiti i lavori e tolti i ponteggi ecco lo stupore, lo scandalo, ma anche l’entusiasmo, per quello che è stato riconosciuto essere il primo esempio in Italia di Architettura Razionalista. Alla fine (a opera completata) il responso fu FAVOREVOLE… Leggi il resto »