Un metro e novanta di arguzia nel travolgere il centrocampo avversario e di perfezione nel sommergere a suon di gol i guantoni ostili: Davide Biancucci è il torero del Porto d’Ascoli. Sicuro, guerriero, non molla la presa anche quando i suoi piedi decidono qualche volta di non collaborare. Ha la tempra di un veterano nonostante i suoi 23 anni anagrafici, quando si stacca da terra come la migliore pallavolista e schiaccia in rete, sono dolori per chi vede crescere la classifica dei gol subiti.

Davide, a distanza di sei anni torni ad indossare la maglia biancoceleste. Cosa ha spinto la tua scelta?
“Ci sono stati diversi motivi che mi hanno spinto a fare questa scelta. Il più importante è stato dettato dal fatto che società come il Porto d’Ascoli ce ne sono davvero poche. Un ambiente sano, formato da persone serie e corrette sono prerogative che nel mondo del calcio viene sempre a mancare. Nonostante la categoria, qui si fa tutto in maniera professionale e nulla viene lasciato al caso. Poi ovviamente essendo di Porto d’Ascoli è per me un motivo di grande motivazione giocare con la squadra della mia città e ad oggi posso dire di essere super soddisfatto della scelta che ho fatto quest’estate”.

Dalla Promozione disputata nel 2008, quanto sei maturato calcisticamente?
“Quanto non lo so, ma penso e spero di essere maturato almeno un po’. A detta di chi mi conosceva già da prima sono rimasto uguale o addirittura peggiorato. Ho ancora molto da migliorare”.

Sambenedettese, Elpidiense Cascinare, Maceratese e Grottammare: ambienti in cui vige avere una forte personalità anche per un giovane come te.
“Sono state tutte esperienze bellissime di cui porto bei ricordi, ovviamente in ambienti così per un giovane è un po’ più difficile crescere e maturare con tranquillità perché non puoi permetterti di sbagliare. Tuttavia ho quasi sempre trovato lo spazio per giocare e dimostrare il mio valore”.

Nove reti, un record in questa stagione.
“Più che un record un miracolo! Non pensavo di poter arrivare a 9 gol e se ci sono riuscito il merito è dei miei compagni che mi hanno messo nelle condizioni di farli”.

Come da record è questo Porto d’Ascoli: due promozioni consecutive.
“Queste due promozioni sono frutto di tanto lavoro sia da parte di tutto lo staff tecnico, sia dalla parte della società e sia da parte di noi giocatori. Penso che questo sia il chiaro esempio che chi lavora bene e sodo alla fine ottiene i risultati. Chi semina bene alla fine raccoglie. E noi stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato da inizio anno”.