MONTEPRANDONE – E’ stata presentata nella mattinata di sabato 26 aprile la lista dei candidati al consiglio comunale di Monteprandone. Si tratta di dieci uomini e sei donne che il prossimo 25 maggio concorreranno a sostegno del sindaco uscente Stefano Stracci che punterà per la seconda volta a tenere le redini di Piazza dell’Aquila 1.

Il nome scelto per la lista civica è “Uniti per la città”, che non suonerà nuovo ai monteprandonesi visto che si tratta di un leit motiv che ha già accompagnato negli anni due candidature poi rivelatesi vincenti come quella di Bruno Menzietti e quella che ha portato al primo mendato dello stesso Stracci.

“Si tratta di una lista aperta alle donne, ne abbiamo presentate sei su sedici candidati totali, e si tratta di una lista che presenta dei volti giovani e nuovi visto che portiamo nove candidati diversi rispetto alle ultime elezioni avendo seguito un criterio che ha portato a non ricandidare chi, tra i consiglieri uscenti, avesse svolto più di tre mandati” sono queste le parole con cui lo stesso sindaco uscente ha presentato i suoi fedelissimi. Lo stesso Stracci  ha poi proseguito, a proposito della scelta delle persone in lista, parlando di “un grande sforzo nel cercare di scegliere delle figure che rappresentassero al meglio un’area piuttosto vasta come quella che il comune di Monteprandone copre oltre che un grande sforzo nel cercare di garantire la presenza di figure che possano dare delle ampie garanzie professionali, visto che nei sedici ci sono persone che rappresentano diverse realtà come la scuola, l’imprenditoria, lo sport, l’associazionismo culturale.

I nominativi dei candidati sono nel particolare: Acquaroli Lara, Almonti Renato, Amabili Loredana, Aragrande Federico, Benigni Gabriele, Cameli Ilaria, Capecci Alessio, Cappella Emerenziana, Gabrielli Fernando, Grelli Stefania, Loggi Sergio, Malavolta Pacifico, Morelli Daniela, Neroni Simone, Speca Romano e Troiani Matteo.

Lungo l’elenco fatto da Stracci sui risultati raggiunti durante il suo primo mandato, tra le altre cose troviamo infatti  l’inaugurazione di centri di aggregazione sociale quali il “Centro Pacetti” e il “Giovart“, l’introduzione di un sussidio per le fasce di reddito più basse a fronte della prestazione di lavoro di pubblica utilità e la creazione di “Monteprandone Lavoro” che opera nel collocamento permanente dei lavoratori della zona.

Visto poi, come ha ricordato lo stesso sindaco, che “non vogliamo essere votati per quello che abbiamo fatto ma per quello che possiamo ancora fare”, c’è stato spazio anche per parlare del programma che, tra le prospettive più “succose”, ha il progetto (in odore di approvazione) di una bretella che unisca gli svincoli superstradali di Monteprandone e Monsanpolo, la creazione di una cittadella socio-sanitaria che ospiti in particolare persone affette da handicap e difficoltà deambulatorie e la creazione di una nuova infrastruttura al servizio di sport come la danza, il pattinaggio e la ginnastica artistica che hanno un certo seguito nella cittadina picena.

Una battuta infine sul Vista Red, l’impianto di rilevamento semaforico che tanto ha fatto discutere negli anni per le numerose multe inflitte ai monteprandonesi e non, definito da Stracci “un’idea valida adottata da migliaia di comuni in tutta Italia e diventato uno strumento scorretto di campagna elettorale da parte dei nostri avversari politici i quali sono arrivati addirittura a chiedere i nominativi dei multati per poter fare campagna diretta su di loro”.