
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Rischiamo la paralisi”. Giovanni Gaspari rompe il silenzio e lancia l’allarme dopo che la tanto attesa lettera del Ministero dell’Interno, che sarebbe dovuta giungere in Comune nei giorni scorsi, fatica a vedere la luce.
“Gli Uffici mi segnalano le difficoltà in cui si trovano ad operare in assenza di un bilancio“, dice il sindaco. “E’ evidente infatti che, in questa situazione, non è possibile procedere all’approvazione del bilancio di previsione 2014 mancando i presupposti contabili derivanti dall’atto annullato. Senza bilancio non si possono, ad esempio, sottoscrivere i contratti conseguenti a gare d’appalto e già si profilano minacce di azioni legali per il mancato adempimento di obbligazioni. Imprenditori che propongono prospettive di investimento sul territorio chiedono se sia quest’Amministrazione o un Commissario il soggetto con cui interloquire. La giunta e il Consiglio comunale sono nei fatti impossibilitati ad operare. In sintesi, tutti gli organi rappresentativi dell’ente e della Città rischiano di essere minati nella loro credibilità”.
Il primo cittadino non nasconde il disagio e la preoccupazione: “Dopo essermi imposto un riserbo dettato dal rispetto degli organi deputati a fornire le risposte necessarie, sento la necessità di spiegare alla città quello che sta accadendo. Il 3 aprile, giorno in cui ho avuto notizia della sentenza, ho subito contattato il Prefetto di Ascoli Piceno per avere delucidazioni in ordine al comportamento da tenere. Il colloquio mi è stato accordato per il 10 aprile ma da allora non ho avuto più notizie da nessuno degli organi che hanno il potere e la competenza di indicare come si debba procedere”.
Quindi l’accusa: “Non è accettabile che la quinta città delle Marche, la regina del turismo regionale, alla vigilia dell’avvio della stagione estiva non sia nelle condizioni di programmare le azioni per l’accoglienza degli ospiti né gli interventi per presentare adeguatamente la città. Mi sto attivando affinché i Parlamentari del territorio ricevano quanto prima una dettagliata relazione su quanto sta accadendo affinché possano rivolgersi alle sedi competenti per far sì che qualcuno risponda di questa situazione inaccettabile, ferma restando la valutazione dei danni che San Benedetto sta subendo e di cui qualcuno dovrà rispondere. Chiedo pubblicamente che chi di dovere si esprima chiaramente se l’amministrazione può operare o se debba essere sostituta da un Commissario. Questa situazione di incertezza non è più tollerabile. San Benedetto, prima ancora che il Sindaco e l’Amministrazione, merita rispetto.
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Ma perché chi ci ha messo in questa situazione? Non è il caso che una volta si prenda le sue responsabilità e decida di dimettersi così finalmente il bene della città sarà superiore alle angherie di una amministrazione di passaggio
La quinta città delle marche merita rispetto. Giusto. DIMETTETEVI!!!!!
ma siamo matti!!! sbotta con chi??? è colpa mia forse!?!?
……… “chiedo pubblicamente a chi di dovere” ……..
chi di dovere avrebbe dovuto essere il più votato alle ultime elezioni, quello a cui ci siamo affidati !!!!
la dignità imporrebbe le dimissioni ………. ma evidentemente la dignità non è della politica.
e poi gli salterebbe il posto pronto in regione a fine mandato. o no!!!???
Sindaco Gaspari “…ma se ci dovesse essere una prefettura secondo me improbabile, è improbabile che ci dovesse dire: guardate che questo consiglio voi dovevate rispettare 23 ore piuttosto che 24 noi intanto l’abbiamo approvato l’assestato, noi abbiamo approvato il riequilibrio perché un comune deve lavorare in equilibrio e poi se ci dovesse essere: tranquilli, questa è un’amministrazione solida, tranquilla, che non ha problemi di numeri e non ha problemi di nient’altro e quindi lo riporteremo, lo approveremo ancora ma intanto noi ci mettiamo nelle condizioni oggi, oggi di poter lavorare serenamente per l’approvazione di un bilancio di previsione che dovrà… Leggi il resto »
San benedetto merita risposta……..lei noooooooo
Non è il caso di alzare i toni, in particolare, nella Settimana Santa.
Sono giorni di riflessione, di silenzio, di preghiera e digiuno.
Non finisce mica il mondo se il Comune di San Benedetto del Tronto per qualche giorno “è senza bilancio”…vie più, con la crisi che c’è, gli imprenditori impazienti sapranno farsene una ragione e poi tutti hanno diritto al rispetto.
Ma soprattutto, l’amministrazione non era già paralizzata fin dalla sua elezione, se si guarda il programma di mandato non mi pare siano stati affrontati i grandi temi promessi in campagna elettorale, quindi in sostanza non è cambiato nulla. I cittadini devono rendersi conto che questo personaggio pubblico mente sistematicamente sapendo di mentire ed cittadini hanno il dovere morale di non credergli e di confutare le sue dichiarazioni verificando i fatti. Il resto è solo irresponsabilità civica!
signor sindaco,ma se lei si dimettesse il paese ne traerebbe solo vantaggi,la sua dignita’ non la porta a farsi un esame di coscienza e ritornare a fare l’operaio come lei ha sempre detto non se ne farebbe un problema? verrebbe visto diversamente non piu’ come un sindaco attaccato alla poltrona…ps e’ un consiglio di un amico….SI DIMETTA