
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Otto giorni di silenzio. Otto giorni che alimentano l’attesa e stuzzicano la curiosità. Ma nel mix dei sentimenti percepibili in Comune spunta anche l’insofferenza per un pronunciamento del Ministero dell’Interno che ancora non si è fatto sentire.
Dal Viminale non si sbilanciano e fanno capire che non intendono commentare la faccenda, se non attraverso una comunicazione ufficiale che i più ottimisti garantivano sarebbe giunta non oltre lunedì.
Il copione sta mostrando alcune modifiche in corsa e, seppure nella maggioranza prevalga ancora un “cauto ottimismo”, nessuno nega la stranezza di “ritardo anomalo”.
“Siamo in attesa della mail, la città ha bisogno di una risposta nel più breve tempo possibile”, dichiara il capogruppo del Pd Claudio Benigni al termine di un faccia a faccia col sindaco Gaspari. “Un piccione viaggiatore avrebbe impiegato meno tempo”.
Ad alimentare un clima già teso ci ha pensato Piero Celani, chiamato in causa dallo stesso primo cittadino sambenedettese. “Ha affermato che fosse prassi del consiglio provinciale riunirsi in seconda convocazione. Pure stavolta ha fallito il bersaglio, visto che durante questa legislatura mai ci si è riuniti in seconda seduta. L’articolo 45 del Regolamento del Funzionamento del Consiglio impedisce espressamente che il Bilancio di Previsione annuale e pluriennale e il Conto Consuntivo possano essere discussi ed approvati nelle adunanze di seconda convocazione. Pertanto quanto è accaduto nel Comune di San Benedetto non avrebbe potuto verificarsi in Provincia. Forse Gaspari sperava di distogliere l’attenzione mediatica sull’intricata vicenda che in questi giorni lo vede, suo malgrado, protagonista per spostare gli scomodi riflettori su un altro ente”.
Prosegue il presidente: “Mi meraviglia molto che un esponente del Partito Democratico si dimostri poco interessato o minimizzi la questione del rispetto delle regole formali che sono invece il sale della democrazia. Regole che vengono appunto inserite dal legislatore proprio per garantire il corretto espletamento delle procedure amministrative ed il funzionamento degli organi istituzionali, in particolare di quelli come il Consiglio dove si confrontano maggioranza e opposizione. Invito il sindaco ad informarsi meglio prima di sparare bordate in libertà contro la Provincia e ad occuparsi, con altrettanta solerzia, delle tante problematiche irrisolte della sua città, rendendo in questo modo un servizio più utile a lui stesso e ai suoi cittadini”.
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Quello di indirizzare le proprie cavolate verso altri è normalissimo nel comportamento di Gaspari! Non perde il vizio! Per quanto riguarda questa lettera del Ministero a leggere la stampa locale sembra sia arrivata,volevano ufficializzarla ma poi il Sindaco, come al solito, si è rimangiata la parola e ha fatto marcia indietro. Forse non è gradito il contenuto?