CUPRA MARITTIMA – Sì è svolta il 15 aprile alle ore 21 presso la sala consigliare di Cupra Marittima, la relazione di fine mandato tenuta dal sindaco uscente Domenico D’Annibali. Tale data è stata fissata anticipatamente a quanto stabilito, in previsione della campagna elettorale, che partirà dal 26 Aprile.

All’evento hanno partecipato, oltre gli assessori e responsabili del comune, anche alcuni cittadini e qualche rappresentante dei gruppi di minoranza.

La redazione di questo documento e la conseguente pubblicazione nel sito ufficiale del comune sono obbligatorie quest’anno ai sensi decreto legislativo 149 del 6 settembre 2011, lo scopo è di garantire il coordinamento della finanza pubblica economica e giuridica. La relazione viene perciò trasmessa al Tavolo tecnico istituito presso la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, composto da rappresentanti ministeriali e dagli enti locali.

Il sindaco ha esposto l’intero lavoro compiuto nei cinque anni di mandato, partendo dal turismo, citando quindi le varie attività promosse nel periodo estivo, passando poi alle iniziative sportive e sanitarie diffuse prevalentemente negli ambienti scolastici, arrivando infine alle attività di promozione culturale e artistica.

Punto su cui si è soffermato particolarmente D’Annibali è la questione finanziaria e tributaria, dichiarando di “Voler chiarire ai cittadini il motivo della riassunzione obbligatoria dell’attività di accertamento dei tributi (Imu, Tares, ecc.) a partire dal 2003, all’interno del comune; essa è la conseguenza inevitabile della cancellazione dal registro dei riscossori della “Gestor s.p.a.” successivamente assorbita dalla società “Tributi Italia”, in precedenza responsabile esterna alla riscossione dei tributi.”

Nel momento­ di elencare i lavori pubblici effettuati anno per anno, D’Annibali coglie l’occasione per cercare di delegittimare eventuali critiche, sostenendo che “qualsiasi opera compiuta dall’amministrazione nel corso del mandato ha dovuto fare per la prima volta i conti col peso una crisi globale senza precedenti, in riferimento soprattutto al netto calo di trasferimenti e mutui concessi dallo stato ai comuni dopo il 2009, causa il patto di stabilità.”