SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dovrebbe giungere entro le prossime 48 ore il responso del Ministero degli Interni a proposito del Consiglio illegittimo del 30 novembre scorso.

Una decisione attesa in Comune, dove il silenzio continua a regnare. Non parla il sindaco, né tantomento assessori e consiglieri. Anche se nelle ultime ore ha preso piede l’indiscrezione che vorrebbe l’amministrazione semplicemente ‘diffidata’ dal Viminale e costretta a riconvocare rapidamente l’assise per l’approvazione dell’equilibrio e dell’assestamento di Bilancio 2013.

Il Popolo della Libertà attende l’ufficialità del pronunciamento, ma nel frattempo proporrà in Parlamento un’interrogazione sulla vicenda grazie all’interessamento degli onorevoli marchigiani Remigio Ceroni ed Ignazio Abrignani.

In merito all’ipotesi di ‘cartellino giallo’ a danno della giunta, il centrodestra minaccia un possibile controricorso.

Se il Comune si salverà, il Ministero dovrà informarci sulle modalità utilizzate”, dichiara Andrea Assenti. “Un salvataggio senza la necessità di dover ricorrere al Consiglio di Stato risulterebbe assai anomala e creerebbe un precedente sconvolgente e pericoloso. La sentenza del Tar è esecutiva ed è il nostro unico riferimento”.

Per i berlusconiani “non si tratterebbe di una sanatoria di 2-3 giorni, bensì di un documento finanziario da approvare con sei mesi di ritardo, senza oltretutto che sia stato sconfessato il Tribunale Amministrativo Regionale”.

Il sindaco riferirà sull’argomento nel corso dell’Unione Comunale del Pd, in programma lunedì sera.