
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessun ricorso al Consiglio di Stato, almeno per adesso. Il Comune di San Benedetto sorprende tutti e sospende ogni mossa, in attesa di un segnale dal Ministero dell’Interno.
Il sindaco Gaspari e la segretaria Pierbattista inoltreranno un quesito con la richiesta di delucidazioni su come muoversi in vista delle prossime settimane. A quel punto il Prefetto lo invierà a Roma. Tradotto: finché il Viminale non chiarirà la vicenda, da Viale De Gasperi resteranno con le mani conserte. Sull’immediata consultazione del Consiglio di Stato erano sorti dubbi già mercoledì, confermati in pieno ventiquattr’ore dopo.
La giunta lavorerà in regime di dodicesimi provvisori di Bilancio. Ovvero, le spese mensili rientreranno nel limite di un dodicesimo dei crediti aperti nel Bilancio dell’esercizio precedente.
FRONTE PDL La strategia di Gaspari non modificherà le azioni del Popolo della Libertà. Il centrodestra notificherà venerdì il pronunciamento del Tar del 3 aprile scorso in merito all’assise incriminata, munito della formula esecutiva.
In assenza di questo atto, l’amministrazione comunale avrebbe sei mesi di tempo per appellarsi al Consiglio di Stato. Così facendo, il tempo a disposizione crollerebbe notevolmente.
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