SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Delusi e allarmati da una situazione che potrebbe compromettere il loro futuro politico. I Giovani Democratici manifestano tutto il loro disappunto in una lunga nota, dove chiamano in causa il sindaco, la giunta e i rappresentanti di quel Pd che desidererebbero conquistare tra non troppi anni.
L’attacco è secco e non lascia spazio ad interpretazioni. “L’azione amministrativa appare paralizzata dai tentativi di affrontare ricorsi ed approfondimenti di carattere giudiziario che per altro troppo spesso ci vedono dalla parte del soccombente – denuncia il segretario Alberto Agostini – cosa ben più grave è che a pagare il prezzo più alto è la città che, precipitata nella palude, rischia di perdere il treno della ripresa della quale si cominciano ad intravvedere i primi timidissimi segnali. Tacere, nascondendo la testa sotto la sabbia, è un atteggiamento che non possiamo e non vogliamo intraprendere, perché sarebbe la negazione dello spirito di servizio col quale noi intendiamo e vorremmo che fosse la Politica, quella con la P maiuscola. Non riusciamo più a intravedere un progetto riformatore chiaro ed organico , un’idea complessiva della San Benedetto del futuro che vorremmo si realizzasse”.
Una sberla che fa male, con i Gd che mettono a nudo tutti i difetti di un centrosinistra arroccato su se stesso: “Abbiamo chiesto alla classe dirigente del partito di restituire agli organismi democratici il loro fondamentale ruolo: un luogo di confronto, dibattito e discussione, in cui ogni tesserato possa far valere le ragioni del proprio impegno politico. Abbiamo chiesto di porre fine alle sterili polemiche tra persone ed approdare ad un sano e maturo dibattito interno. Abbiamo chiesto infine di ascoltare e prestare maggiore attenzione ai nostri progetti. Nulla di tutto questo è avvenuto”.
Gli under del Pd definiscono “irrespirabile” l’aria che si respira attorno al Comune e rinfacciano alla maggioranza tutte le promesse non mantenute: “Alcuni di noi non erano neanche alle scuole superiori quando si parlava di Area Ballarin, Prg o Lungomare nord; sono passati quasi 8 anni dal primo insediamento ed ora tutto ciò è finito in un cassetto, sostituito dalla promessa di un piano di manutenzione straordinario degli asfalti e dei marciapiedi che tanto somiglia ai famigerati “asfalti elettorali. Per rifare asfalti e sottoservizi non servono 24 consiglieri, 6 assessori e un sindaco. Basta un commissario. Tale condotta – prosegue Agostini – non ha di certo lasciato immune la salute del Partito Democratico. Questi anni di governo locale, quasi totalmente vissuti in apnea, hanno provocato un’imperdonabile ferita: un insanabile distacco tra la classe dirigente e la base del partito. Sembra quasi che i nostri dirigenti siano impegnati in una difesa a priori, difesa che è a tratti cieca e sorda e che diventa spavalda quando si tenta di etichettare chiunque muova una critica come attentatore del Partito, come colui che vuole solo il male dell’amministrazione. Tutto ciò, oltre a mettere da parte il dibattito e l’ascolto delle idee e delle critiche, crea un inevitabile distacco tra l’Amministrazione, il Partito e i tesserati; ciò è dimostrato dalle scarsissime presenze alle ultime assemblee degli iscritti”.
I Gd, già durante la gestione Zappasodi, avevano spinto l’amministrazione a varare la costruzione dello skate park (proposta arenatasi con la cacciata dell’assessore Marco Curzi), ad istituire un registro delle coppie di fatto e a studiare una soluzione per la delocalizzazione della movida.
“L’atteggiamento nei nostri confronti è stato ambiguo: accondiscendenza a parole ed ignavia nei fatti: il più codardo tra i peccati danteschi. Chiediamo dunque a questa amministrazione e al nostro partito di analizzare con serietà e senza auto indulgenza il percorso degli ultimi anni. È tempo di compiere una svolta decisiva nell’azione amministrativa e soprattutto c’è bisogno di una forte accelerazione che se non arrivasse, lascerebbe aperta una sola strada: quella del giudizio fallimentare del nostro operato. Non sappiamo più come chiedervelo, non nell’interesse dei Giovani Democratici ma nell’interesse di San Benedetto del Tronto, una città intera”.
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Cos’è pubblicità occulta o mettono le mani avanti per non cadere. Mah strano molto strano .
I Giovani democratici avanzano delle critiche più volte ribadite anche sulle pagine di questo giornale, ma curare gli interessi globali con questa cittadinanza non porta voti e Gaspari lo sa benissimo! Per avere voti serve stare dieto ai gruppi di interessi (o clientele) che condizionano la città.
Perfetto
Giá si vede come sono stati curati gli interessi globali dall’amministrazione…
Vogliamo parlare del lungomare nord,dello skate park soprattutto dell’elenco per le coppie di fatto? Il quale é stato vigliaccamente lasciato cadere nel dimenticatoio.
Se c’é quacosa di veramente curato sono le poltrone dell’amministrazione, altro che gruppi di potere.
Spero che la saggezza dei giovani sia fonte di ispirazione per gli anziani!