
GROTTAMMARE – Fa ancora discutere la progettazione della Grande Opera. Dopo i dubbi sollevati da Sandro Mariani (Grottammare Futura), anche il Movimento 5 Stelle, tramite una nota di Andrea Crimella, espone il suo pensiero. Pubblichiamo il comunicato giunto in redazione:
“In passato non abbiamo mai perso occasione per esprimere le nostre perplessità, le nostre raccomandazioni e le nostre considerazioni. Dopo il tanto atteso evento a Roma, per il quale a detta del capogruppo Carboni si sarebbero dovute sentire le campane di tutta Grottammare a festa (ci sono le trascrizioni del consiglio), per il quale si sarebbe dovuto organizzare addirittura un pullman, ci si aspettava qualche chiarimento in più in merito alla gestione e alla funzionalità di questo progetto. Non è chiaro a nessuno quale sia la reale funzione di A.N.I.M.A., o per lo meno nessuno l’ha spiegato con chiarezza a noi cittadini, ciò che sappiamo è che sarà cemento aggiunto a cemento e sinceramente, di questo non ne sentivamo la necessità! Quale sarà il livello di fruibilità dei cittadini? A cosa servirà? L’amministrazione in che modo lo gestirà? Qual è il piano dei costi e degli investimenti post realizzazione? Troppi dubbi non fugati all’ombra dello slogan Sarà un lustro per Grottammare e per tutto il comprensorio del Piceno. Per favore smettiamola con questo piano regolatore che ha tagliato un milione di metri cubi di cemento: affacciatevi da un punto qualsiasi del paese alto, chiudete gli occhi e rimandate il pensiero a Grottammare di 10,20,30 anni fa, poi aprite piano le palpebre e…”.
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Eccone un altro che si sveglia con 2 anni di ritardo…..
Caro signor Vagnozzi,tralasciando la puntualizzazione del fatto che noi si abbia una voce politica da meno di un anno le faccio presente che i nostri primi dubbi e perplessità li abbiamo manifestati addirittura nel nostro programma elettorale,poi nei confronti pubblici fra candidati sindaci e infine con comunicati stampa di parecchio antecedenti a ciò che lei legge in questi giorni.
Salve A proposito di idee poco chiare sui Piani Reg(a)latori cercherò di farmi capire un po meglio. In effetti su di questi strumenti urbanistici si potrebbe scrivere un libro essendo principalmente basati sul principio del “Do ut des” (“dò affinché tu dia”) e di fronte all’interesse personale anche , molti puritani dell’ambiente, spesso e volentieri hanno svenduto e svendono i propri principi . Per miglior chiarimento dirò che in “in Italia” (L.1150/1942) in verità questa storia va avanti da almeno mezzo secolo e da lì una cascata incredibile di leggi e leggine fino ai Poru ( Programmi Operativi di Riqualificazione… Leggi il resto »
La cosa mi fa rivivere la vicenda del Palacongressi di S.Benedetto che all’epoca avrebbe dovuto essere un lustro per la città e portare arrivi e presenze negli alberghi per i congressi (?!?) di chissachi…
Dopo oltre quindici anni si è potuto finalmente utilizzarlo… come cinema!
Pensa un pò…
Salve a tutti Direi che non si può mai essere convinti al 100% di qualunque cosa, anche la più ovvia. Bisogna essere aperti e pronti a cambiare e ad adattarsi ad ogni nuova configurazione della realtà….di questo sono convinto.In linea di principio tutti siamo d’accordo che “la natura” è un bene prezioso e va preservata ma qui non mi sembra che stiamo parlando di aperta campagna e la contestazione mi sembra alquanto anacronistica e strumentale .La natura non ha prezzo e in tal caso non tiferò ne per Guelfi ne per Ghibellini ma altresì penso che affermare che ogni nuova… Leggi il resto »
Gentile signor Matrix green (?) saremmo lieti di affrontare tematiche e dubbi da lei sollevati,rassicurandola sulla buona lettura della relazione di progetto…infine sembra abbia le idee poco chiare sul sito,sull’impatto,sul piano regolatore (regalatore). Saluti
Aggiungo
D’accordo Grottammare non è Roma e in verità chi promuove l’operazione sta assumendo un grande rischio. Le piante e i fiori di solito germogliano se si seguono certe regole ma poi ci vuole una cura costante e degli ottimi giardinieri per non fare appassire il tutto e per mantenere e far crescere il giardino.Questa potrebbe essere secondo me la vera sfida.